Non è che non mi faccia cagare la cover di Creep fatta da Vasco Rossi, sia chiaro. L’ho sentita alla radio l’altro ieri ed è stato davvero piuttosto terrificante -anche vista tutta la questione di contorno, gente che va, gente che viene, vuoto spirituale, revisionisti in fila indiana, gente che argomenta a favore su temi del genere “ora finalmente in italia si cagheranno i Radiohead”. Non voglio nemmeno dire che i fan di Vasco Rossi siano belle persone (anche se con molti ho avuto cene e bicchieri di birra più che decenti).
è solo che in questi giorni sta andando fortissimo un’argomentazione, cioè che in qualche modo anche solo pensare di cambiare il testo di Creep e renderlo in italiano, ammesso e non concesso che quello di Vasco Rossi sia italiano, sia una sorta di omicidio a sangue freddo di uno degli immaginari generazionali chiave degli anni novanta. E niente, mi preme solo ricordare a chi se lo sia fatto passare di mente che il testo originale di Creep è una delle cose più barbaramente stupide e insulse che il pop grosso degli anni novanta abbia prodotto al di fuori del giro Natalie Imbruglia -parla in effetti di quanto faccia schifo non essere una persona figa e farsi notare dalle ragazze fighe, e non considera l’ipotesi di cambiare vestiti, discografia o taglio di capelli invece di starsene seduti a lagnarsi. Ecco, dico solo che se esce una cover del cazzo non devi per forza sentirti stuprato a sangue. Puoi semplicemente non ascoltarla, e magario dio del cristo puoi perfino non ascoltarti l’originale. O almeno non sentirtelo dentro.
Come spin-off metto un bel cazzo di video di Negative Creep, che non avrà ‘sto testo da premio nobel ma almeno il riff spacca il culo.
Grandissimo. E ora, grazie a questo post, spero che in Italia si caghino i Nirvana.
no, valido, dai. I Nirvana è giusto che rimangano affare per pochi.