IL DISCO
Registrato nella camera da letto del chitarrista Phil Douglas con un budget totale di 200 dollari, interamente investiti nel noleggio di microfoni, No Matter Where We Go..! è un disco che ti esplode in faccia fin dalle prime battute dell’iniziale Doom! Doom! Doom! (non si conti l’inutile intro My bedroom is like for artists, part 2, trentacinque secondi di samples a cazzo e corde pigiate a caso, scazzi di feedback e pedaliera che si dimenticano prima ancora della fine), una bomba totale sganciata sul mondo con incoscienza e candore assoluti nell’estate 2005 da una Deep Elm sull’orlo del collasso. È una di quelle esperienze capaci di cambiare una vita dal momento stesso in cui ne si entra in contatto: un disco che ridefinisce fin dalle fondamenta il concetto stesso di “stare bene“, che brucia di vita e incita a lanciarsi a capofitto nella vita, che risveglia sentimenti sopiti dal tempo e arricchisce di nuove ed esaltanti sfumature espressioni quali “purezza”, “convinzione”, “intensità” e “onestà”. Con un’energia e una voglia di vivere impossibili da quantificare e irresistibilmente contagiose, con testi che eruttano spontaneamente dal cuore e dalle budella, sparati a perdifiato contro il vento, da urlare a squarciagola fino alla completa e irreversibile consunzione delle corde vocali; su tutto, una dichiarazione come Ain’t no matter where we go, our hearts will always follow, che è né più né meno il corrispettivo americano di Ovunque tu sia, dovunque io vada, saremo sempre unici. No Matter Where We Go..! testimonia una band in fiamme, allora al massimo delle potenzialità; un picco mai più raggiunto neppure dai Latterman stessi che, tempo un tour massacrante tra locali microscopici e appartamenti di chiunque fosse disposto a ospitarli e un altro album appena sufficiente (lo spompo We Are Still Alive, pubblicato meno di dieci mesi dopo), si scioglieranno repentinamente, probabilmente divorati dalla loro stessa totalizzante passione. Alcuni di loro hanno ricominciato da capo con altri nomi e altre band; ma dal 2005 e per sempre vivere bene significa Latterman.
PERCHÉ NON STA NELLE CLASSIFICHE DI FINE ANNO
Non ne ho la minima idea, e sinceramente non me ne frega un cazzo. Ma quello che penso è che va bene così, è giusto così. Ognuno ha quel che si merita.
PERCHÈ STA QUA DENTRO
Perché è bello. Da quando è uscito lo riascolto periodicamente e ogni volta mi fa stare bene, mi fa sentire vivo e mi restituisce il sorriso anche quando non ne avrei alcun motivo al mondo. È un concentrato di sensazioni positive, una sorta di greatest hits di tutto quel che dovrebbe essere la vita, e proprio non riesco a immaginare una sola ragione al mondo per cui possa non piacere ad anima viva.
Ma che bello!
Grazie per la scoperta.
Fa schifo….Urli da cavernicoli dall’inizio alla fine. Un talento innato per la dissonanza…voglio dire, neanche provandoci mille volte un gruppo riuscirebbe a non azzeccare nessuna cazzo di nota nel modo perfetto e assurdo in cui lo fanno loro…in una parola: sfighè 😉
certo. e nemico pubblico è un “mezzo passo falso”.