MANCARONI: Rival Schools – United by Fate

IL DISCO
Walter Schreifels attraversa vent’anni di musica rock come una sorta di outsider di lusso, tra contratti major e ritorni al rock indipendente repentini e sostanzialmente insensati. La musica di Walter Schreifels non vende quanto la musica di altri, e il suo non-look di ex punk ripulito ma non troppo (somiglia a quello che mi è venuto a sturare il water la settimana scorsa, in effetti) non fa breccia, specie quando gli anni iniziano ad avanzare sul serio e la stempiatura si fa evidente. Walter Schreifels è nei Gorilla Biscuits che incidono Start Today (il suo contributo, pare, fu determinante). Allo scioglimento mette in piedi Quicksand, uno dei più grandi gruppi della storia del rock, con il quale incide due capolavori su major prima dello scioglimento nel ’95. Nello stesso anno, sull’onda dei successi di Green Day et similia, riunisce i Gorilla Biscuits sotto la denominazione Civ (il nomignolo del cantante, per capirci) e gli scrive un disco nuovo di zecca intitolato Set Your Goals. Il risultato è incredibile, uno dei più bei dischi punk del periodo. Nel periodo immediatamente successivo prova la sorte con un altro gruppo di nome World’s Fastest Car, con il quale sembra essere in uscita un  Revelation, ma la band si scioglie prima di poter pubblicare. Poco dopo riforma i Quicksand per un tour di supporto ai Deftones di Around The Fur, grandissimi fan dell’uomo e della band. Tom Capone in quel periodo ha la testa negli Handsome (un buon gruppo del giro new York formato con l’ex-Helmet Peter Mengede), e tra i membri iniziano subitissimo a nascere tanti scazzi da non permettere di proseguire l’avventura. Dopo un paio d’anni iniziano ad arrivare le prime notizie del nuovo gruppo di Schreifels: si chiama Rival Schools e consta di quattro vecchi arnesi dell’accacì newyorkese. Alla batteria Sammy Siegler, che nello stesso periodo è dentro ai Glassjaw; alla chitarra Ian Love, un altro che zitto zitto sta continuando a muoversi con decoro e stile in mezzo al nuovo indie italiano; al basso Cache Tolman, uno dei settecento ex-Iceburn che non sono Gentry Densley. L’ho fatta corta. Sta di fatto che dopo un EP con Onelinedrawing il gruppo licenzia un disco lungo intitolato United By Fate (è una citazione), che per impegni contrattuali di Schreifels esce su Island. È un disco di noise rock molto pop che sembra voler riportare in auge il rock quadratissimo degli ultimi Helmet (che a quei tempi sono ancora quelli di Aftertaste), degli stessi Quicksand/Handsome, degli Orange9mm di Tragic e persino un po’ dei Radiohead di OK Computer (versione posthardcore), con un tiro allucinante e un cuore che qualsiasi nu-metal band dopo il ’97 se lo sogna.

PERCHÉ NON COMPARE NELLE PLAYLIST DI FINE DECENNIO
Perché il nu-metal si è bruciato in tre o quattro anni e ha lasciato così tanti brutti ricordi che nessuno ci ha più voluto avere a che fare. L’uscita di un disco del genere nel 2001 poteva far pensare a dei cugini di secondo grado. L’emo ha fatto una fine anche peggiore, di indie rock e/o (soprattutto) college rock nessuno ha più sentito parlare da tempo immemore. Rival Schools non è riuscito a sopravvivere fino alla pubblicazione del secondo album e non ha fornito alcuna linea di continuità al proprio suono, lasciando le playlist di fine decennio a cose più manifestamente anti-rock (nel senso di chitarre abbassate, in soldoni).  Se c’è una cosa di cui essere sicuri con Walter Schreifels è che le cose finiranno sul più bello.

PERCHÉ COMPARE QUI
Perché i pezzi in sé sono la fine del mondo, l’attacco di Travel By Telephone è una delle cose più positivamente emo (qualsiasi cosa voglia dire) del 2000/2009 e Undercovers On finisce facile nelle 10 canzoni del decennio di cui sopra. E anche perché in questi giorni esce il disco solista di Schreifels, programmaticamente intitolato An Open Letter to the Scene, e per quanto ne sappiamo ora i recentemente riformati Rival Schools potrebbero far uscire un nuovo disco prima dell’autunno. Nel caso, forse, potreste non volervi far cogliere di sorpresa. I WANT TO BELIEVE