VIA
Il primo A Storm Of Light ci piaceva anche se non era un granchè: i motivi sono sostanzialmente due, cioè che 1 era molto meglio di come l’aveva dipinto la critica (la quale s’era accanita in un modo davvero allucinante, considerato il fatto che era un disco del giro Neurosis) e 2 VINNIE SIGNORELLI. Il secondo disco degli A Storm of Light era più o meno la stessa roba con meno verve. Nel frattempo il consenso popolare verso il giro Neurosis stava continuando a scemare, giustamente peraltro. Il presente è un’altra raccolta senza un perché, con meno verve ancora, un paio di componenti più irragionevolmente anni settanta e VINNIE SIGNORELLI ancora alla batteria. Va bene fare il tifo, ma già il precedente abusava della nostra pazienza. Boh. Però il titolo è molto lungo e molto goth metal.
STOP