FOTTA: Arabrot – Solar Anus

Dunque il prossimo pezzo se chiama Solar Anus, che in inglese vor dì “er buco der culo der sole”.

Solar Anus è nell’ordine uno scritto di Bataille, una piece di Ron Athley, la seconda traccia di quello che probabilmente è ancora il miglior disco degli Zu ed ora pure un disco degli Arabrot. I quali, se non li conoscete, sono un grandioso gruppo noise norvegese, attivo da una decina d’anni che ha cagato fuori una discografia di tutto rispetto con almeno un episodio prodotto da Billy Anderson. Su Stereogum c’è in download/streaming la prima anteprima del disco, sobriamente intitolata Madonna was a whore e passibile di confronti serrati. Il disco in uscita è registrato da Steve Albini. Nel prossimo pezzo parlerò male di Nevermind, quindi devo gettarvi un osso. Segue la press-sheet del disco, tradotta con google.

Dopo aver eseguito un pezzo commissionato quadrifonia a Henie Onstad Art Center fuori Oslo lo scorso fine settimana, Arabrot hanno confezionato chitarre e amplificatori pronti per un viaggio negli USA per registrare il loro quinto album di Steve Albini (Pixies, Nirvana) Electrical Audio Studio.

L’album si chiama Ano solare e sarà rilasciato nel mese di settembre attraverso il formato Fysisk.

Una settimana di registrazione è seguita da 17 mostra sul canadesi e americani East Coast, tra cui uno spettacolo al influente dell’industria musicale del festival SXSW.

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