in un mondo perfetto i Sepultura si sarebbero sciolti e avrebbero fatto uscire Roots postumo. Così non è stato. Credo di aver già fatto un racconto in linea di massima di quello che è successo dopo, non che fossero cose avvenute nell’oscurità, ma suppongo che se Max Cavalera non fosse mai uscito dalla formazione la qualità dei loro dischi non sarebbe molto migliore. È abbastanza sorprendente, tuttavia, il fatto che l’ultimo disco dei Sepultura sia -in un’ottica piuttosto limitata e priva di prospettive temporali di medio periodo- un buon disco. Quantomeno, forse per la prima volta, più un disco di un gruppo nuovo che il disco di una cover band dei Sepultura che prova a buttar fuori pezzi decenti alla Sepultura con scarsissimo successo.
L’unico problema sono le cover. A parte una terribile rendition di Just One Fix a metà disco, tra le bonus track è possibile trovare nientemeno che una versione aggro di Firestarter. La quale, sia ideologicamente che musicalmente, vola tranquilla nella top ten delle cose peggiori fatte dai Sepultura post-split. Buon fine settimana.
Appena fatta recensione per Vice, stroncato…
Ma non faccio testo.
no vabbè in senso assoluto è un disastro, ma insomma confronto a Dante XXI o cose simili, ecco.
E’ che a me piace sparare sulla croce rossa.