Once a mucchietto, forever a mucchietto. Ci sono cose nella vita che non cambiano, difendiamo i nostri colori, i pretoriani non si arrendono e insomma, per dirla fuori da ogni metafora,
VOGLIONO CHIUDERCI IL MUCCHIO!
I motivi sono quelli che soffriamo tutti: i cazzo di tagli di Monti che gira con l’accetta (in forma educata e dettagliata è tutto spiegato qui). Ora, perché in questo caso è diverso.
E’ diverso perché se noi ne capiamo qualcosa di musica è perché abbiamo letto questa rivista, le recensioni, gli approfondimenti, e se siamo corsi a comprare i dischi di – in fin dei conti – du stronzi drogati, è perché GUGLIELMI LI HA FATTI PARLARE in interviste leggendarie che non hanno pari su nessun’altra rivista in nessun’altra lingua (le so tutte) e che, in buona parte, sono in grado di citare testualmente (ho risolto vari CdA sulla base esclusiva di quanto spiegatomi dai cantanti rock per tramite del Mucchio negli anni – grazie, ragazzi! E, signor Direttore, we can fuck forever, but you will never get my soul – and now you can MOVE!)
Per lo stesso motivo, se volete sperare di arrivare a capirne di musica non dico quanto noi, ma almeno una parte, avete bisogno del Mucchio e di leggerlo per 25 anni almeno, in pratica avete bisogno di un abbonamento subito
No, ragazzi, a parte tutto, le pensioni, il precariato, il salame che costa di più –
i precari e le famiglie che si indebitano, ok ma qui stiamo parlando di cose SERIE
Gioventù
Libertà
Passione
Chitarre elettriche e stronzi sul palco
– Non diamogliela per vinta, tutto ma questo no, non fate i piottari, saltate due cene fuori (donne piottare fatevi invitare una volta di meno ed esigete un abbonamento in regalo da parte del vostro maschio radiocomandato) e
ABBONATEVI PRESTO, SUBITO, ENTRO GENNAIO
Possono toglierci il diritto al voto
Ma non ci toglieranno mai
il nostro rock’n’roll
Disclaimer: l’autore di questo pezzo non ha e non ha mai avuto rapporti di lavoro con Il Mucchio ma sì, lo ha letto e sì, si è già abbonato
ma vaffanculo