Il mio primo pezzo su Vitaminic risulta essere una recensione dei Tussle all’epoca del terzo disco, una cosa lussuosa che riascolto ancora molto spesso –come del resto tutti i dischi dei Tussle. Ci sono entrato perché Marina Pierri aveva messo un annuncio stile “cerchiamo gente”. Ne parlavo con un amico, me l’ha consigliato dicendo che Marina Pierri era una buona persona sotto cui lavorare, diciamo. Ho iniziato a tenere una rubrica sul fatto che stavano tornando gli anni novanta, questo verso fine 2008. Poi l’ho abbandonata, poi l’ho ripresa in mano, poi l’ho abbandonata. Nel frattempo mi sono messo a fare del continuativo. Un annetto dopo, più o meno, ho aperto un blog che si chiamava Bastonate. Ho pensato che esistevano blog metal ma non blog di musica depressa e fastidiosa e pesante. L’idea iniziale era quella di copiare i 400 calci e traslarlo pari pari sulla musica rovinata. Non ha funzionato. Poi ho pensato che sarebbe stato figo rispolverare una vecchissima idea che è quella di una webzine esclusivamente dedicata allo SLUDGE, l’ho chiesto a m.c. e agli altri e viste le prime cose che hanno scritto mi è venuta una fotta esagerata. Nel corso del tempo si sono aggiunte tre persone: un blogger di Ferrara che viola la regola di Bastonate come blog scritto da non-blogger, un tizio di Roma che conoscevo per vie traverse, un tizio di Vitaminic a cui ho imposto una rubrica scritta in veneto.
Il logo di Bastonate l’ha disegnato uno di Vitaminic. La maggior parte dei pezzi ospitati li ha scritti gente che scriveva su Vitaminic. Marina, Ray, Federico, Giampiero, Paolo, Giorgio, Delso, Alex, Benty, Enzo, Elena, Nuri, Paso e gli altri mi hanno girato pezzi sulla loro collezione di dischi e sui negozi di dischi e sulla prima volta che hanno ascoltato Nevermind e su un sacco di altri cazzi senza che dovessi mai buttar fuori un euro. E qualsiasi altra cosa che ho avuto in testa di fare, parlando di musica, è sempre passata in una fase iniziale dalla mailing list della redazione. Domanda: “mi date una mano?” risposta: “diobò che te la diamo.”
La mia prima connessione internet in casa risale al dicembre del 2000. Avevo già la scimmia della musica, da un bel pezzo. Scrivevo per fanzine e cose simili. Non avevo idea di dove mettere le mani. Sono capitato su Vitaminic cercando informazioni sui Crunch, un gruppo noise di Roma. Il cantante/chitarrista aveva fondato un altro gruppo che si chiamava Barrato e su Vitaminic si potevano scaricare due pezzi. Poi c’è stata una specie di acquisizione da parte di una società chiamata Buongiorno, e poi una nuova incarnazione, e poi è stato rifondato nel 2007 con Marina e credo Enzo a capo della baracca.
Se dio vuole tra un po’ vado a vivere con la mia fidanzata. Stavo assieme a lei quando ho iniziato con Vitaminic. A settembre siamo andati al matrimonio di Marina. C’erano Enzo, Tommaso, Daniele, Nuri e nell’afterparty c’erano pure Elena Mariani e Alice Lazzati. Ho dormito due volte a casa di Tommaso, una volta a casa di Marina e due notti a casa della morosa di Federico Pucci. La prossima se va bene dormo una notte a casa di Benty. Nel dicembre del 2011 c’erano Tommaso Marina Nur e Daniele a casa mia. Paolo è di casa. Enzo mette dischi all’HanaBi –sempre meno spesso. Simone Rossi ha scritto un libro e gliel’ho illustrato, anche lui ha un paio di collaborazioni con Vitaminic. Continuo a tramare/progettare/pastrocchiare con la stessa gente di allora. Quando fai le cose con la gente e continui ad amare le cose che fai, insomma, vai avanti.
Vitaminic chiude oggi. È stata una bell’esperienza.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
(rutto)(altro rutto più lungo)(rutto muto)
Dispiace. Purtroppo John Nada raramente si sbaglia: “Life’s a bitch, and she’s back in heat!”
eggià. Nada diceva anche: “Ma che freddo fa
Ma che freddo fa
Basterebbe una carezza
Per un cuore di ragazza
Forse allora si che t’ amerei
Cos’è la vita ah ah
senza l’ amore”
oh crap 🙁