PITCHFORKIANA – Gente figa, gente italiana, gente ex-figa, gente ex-italiana.

MESHUGGAH – KOLOSS (Nuclear Blast)
Per i Meshuggah era fisicamente impossibile andare oltre la tripletta Destroy Erase Improve/Chaosphere/Nothing, dal punto di vista artistico. Questo disco tenta disperatamente di restituirceli nella forma messa in piedi col terzo disco dopo un decennio grasso di onanismo, sbrodolamenti e dischi ispirati alle possibili recensioni degli stessi sui portali metal più in voga. Non ci riesce, ma apprezziamo comunque il tentativo.
 

HIGH ON FIRE – DE VERMIS MYSTERIIS (E1 Music)
Non so se sia perché sono usciti dal cono di luce del Metal Decisivo per il Nostro Millennio, ma i “nuovi” HOF in versione più rilassata e senza ambizioni di scrittura guadagnano un sacco in violenza e concetto. Sembrano sostanzialmente i vecchi HOF con gli Entombed e gli Slayer al posto dei Black Sabbath, lasciando i Motorhead dove stavano prima.

 
 

MELVINS – THE BULLS AND THE BEES (SCION A/V)
Non è il genere, non è il suono, non è il fatto che stiamo parlando di un disco in download gratuito, non è un tributo a dei “nostri anni migliori” che peraltro nella maggior parte dei casi manco abbiamo avuto. Si tratta più del fatto che un gruppo si degna di fare uscire un disco ogni sei mesi e metterci dentro ancora pezzi di questo livello.

 
 


 

Specialino Italia:

HEIKE HAS THE GIGGLES – CROWD SURFING (Foolica)
Nel loro genere sono la miglior cosa che possa capitare. Il loro genere è pop veloce e chitarroso con la cassa un po’ dritta e un po’ no, quella roba che sta per diventare p**k-f**k ma decide di non.

 
 


FATHER MURPHY – ANYWAY YOUR CHILDREN WILL DENY IT (Aagoo)
Roba grossa, nient’altro da dire. Roba grossa. I Liars fatti bene.

 

HOT GOSSIP – HOPELESS (Foolica)
Qua pensavo di essere di fronte a un disastro assurdo, l’idea di un disco degli Hot Gossip nel 2012 senza Fontaneto alla batteria etcetera. Non è così. Forse siamo un po’ dalle parti di quella roba Vice-weird alla Yeasayer/Sybiann ma sempre meglio che, insomma, tutto il resto.

 
 

HIS CLANCYNESS – ALWAYS MIST REVISITED (Secret Furry Hole)
La carriera del Jonathan Clancy post-Settlefish, qui forse al suo massimo risultato, testimonia sempre e solo che il bolognese è sempre e solo dieci volte più figo e in forma dei generi musicali che si ostina (non si sa a che titolo) a suonare.

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