Sveltina: 4 NON BLONDES

Iniziamo a caso un’altra rubrica, nella quale tracciamo le gesta dei gruppi/artisti titolari di una one shot in tempi (non necessariamente) lontani. Giusto per vedere come ti butta se hai fatto IL ROCK negli anni novanta o nei primi duemila.

1993
I 4 Non Blondes si formano a fine anni ottanta e prendono il nome dal fatto che nessuno dei quattro componenti (tutte ragazze, a questo punto) è biondo. Vedono un concerto di una tizia di nome Linda e la invitano a cantare. Nel 1991 spuntano un contratto Interscope per il disco d’esordio che uscirà l’anno successivo col titolo Bigger, Better, Faster, More. Otto mesi dopo l’uscita del disco viene pubblicato il secondo singolo What’s Up, la Canzone del Sole dei primi anni novanta, quelle cose che ai boyscout una ragazza prendeva la chitarra, si metteva tre persone vicino e iniziavano a cantarla (voglio dire, a me è successo). What’s Up diventa un bestseller allucinante, porta il disco a vendere un disastro di copie e rende i 4 Non Blondes un’istituzione del pop. Linda Perry in questo momento è (esteticamente) la quintessenza della cantante di successo nel 1992, vale a dire una mostruosa versione femminile di Kurt Cobain messa su in una maniera così forzata (cappellino, dreadlocks) che per certi versi è facilissimo paragonarla a gente col trip del rock postatomico tipo Al Jourgensen o Rob Zombie (però con le canzoncine romantiche). Non ho mai ascoltato un pezzo dei 4 Non Blondes che fosse What’s Up, a meno di non sapere che chissà che altro pezzo fosse loro. Il gruppo ha iniziato a licenziare membri già ai tempi delle registrazioni del primo disco (è così che entra il primo maschio in formazione, un chitarrista di cui non ricordo il nome nonostante l’abbia letto venti secondi fa su Wiki). Durante le sessions per il seguito di BBFM la band si scioglie, senza finire i lavori e lasciando il disco impubblicato. È il 1994. Alcuni membri si ricicleranno come session-man di scarso successo, altri moriranno di overdose. Linda Perry inizia a suonare come solista a metà degli anni novanta. Mai sentito un disco solista di Linda Perry.

2012
Con un certo imbarazzo –linkandomi alla Wiki di cui sopra- mi rendo conto che Linda Perry ha passato gli ultimi anni duemila a scrivere quasi tutte le canzoni female-pop di successo per cui ricordo di avere avuto la fissa negli anni passati.  What You’re Waiting For di Gwen Stefani, Get The Party Started di Pink, Candyman (cristo, CANDYMAN) di Christina Aguilera. Ha pesantemente messo mano all’ultimo disco delle Hole e scritto un pezzo per Prey for Rock’n’Roll, ha messo insieme una carriera di produttrice di altissimo profilo e sta facendo –immaginiamo- soldi a palate. Risultato: la voce Wiki della cantante dei 4 Non Blondes è dieci volte più lunga di quella del gruppo per cui è conosciuta. I miei nuovi highlight culturali parlando di Linda Perry:
1 il suo principale diletto ultimamente pare essere registrare cover al piano con l’iPhone. Nell’elenco di cover già registrate figura anche Seasons in the Abyss e io col cazzo che l’ho sentita (mi era bastata Raining Blood di Tori Amos).
2 uno dei pezzi incisi per il secondo disco mai uscito dei 4 Non Blondes si chiamava The Ladder. Non è stato pubblicato fino al momento in cui è stato incluso nella tracklist del primo disco di Giusy Ferreri, con il titolo La Scala. Non la so ma la immagino.

4 thoughts on “Sveltina: 4 NON BLONDES”

  1. Come vedere un cazzo di bel film senza pagare il biglietto e senza aspettare 120 minuti. Mi sa un po di Forrest Gump ma coi dreadlock e I SOLDI VERI. Grazie Kekko

  2. Quindi Linda Perry, cagate concesse, è la ragione ultima del pop di qualità anni 2000.

  3. Ok adesso scrivero’ di seguito un sacco di cose che fanno rabbrividire: ho sentito un pezzo solista di Linda Perry (fuori 1) nella colonna sonora di Il Corvo 2 (2) e mi sono incuriosito (3), per cui una volta al baracchino della Festa dell’Unita’ di Reggio Emilia (4) l’ho trovato a tipo 4.000 lire e l’ho preso (5). Non mi e’ affatto dispiaciuto (6). Aveva almeno un paio di singoloni che a What’s Up gli sputavano in testa (7). L’ho persino riascoltato un paio di volte (8). Credo di averlo ancora in casa (9), ma siccome non lo riascolto piu’ da quando mi ritengo soddisfatto, maturo e completo nei miei gusti musicali, se mi chiedono qualcosa a riguardo cambio argomento.

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