RECENSIONI A CASO

COSMETIC – CONQUISTE (La Tempesta) L’unica cosa che non va è un vaghissimo sentore di gruppo da teen-drama USA anni novanta, che già di per sé oggi sembra una manna dal cielo (potrei negare di aver fatto questa affermazione in cose successive), e comunque abbiamo un gruppo malinconico italiano con le chitarre e quindi dei potenziali Dinosaur Jr de noantri, scusa se è poco. JOHNNY MOX – WE TROUBLE (Musica Per Organi Caldi) è un disco cattivissimo di elettronica minimalista o massimalista (una delle due, tanto nessuno conosce esattamente il significato) fatta perlopiù con dei loop vocali. Concorre al Premio Dissociati per l’anno in corso e lui è uno dei miei più grandi amici anche se non ci ho mai parlato. JAPANDROIDS  – CELEBRATION ROCK (Polyvinyl) è il classico caso di overstatement nel pop-rock attuale, cioè un gruppo viene scambiato per la cosa più grossa in circolazione solo perché ha due o tre pezzi decenti. L’abbiamo visto succedere con Wavves, No Age, Besty Coasty e duecento altri nomi casuali e non abbiamo ricevuto in cambio un disco che resistesse nello stereo per più di tre pomeriggi. Il disco non è ancora uscito ufficialmente, sto solo immaginando come suonerà. DEATH GRIPS – THE MONEY STORE (Epic) l’altra grande cantonata che ti puoi prendere leggendo le riviste è incappare in un supergruppo a caso a cui prendono parte sempre le stesse persone (Zach Hill); i Death Grips nella fattispecie sono il classico supergruppo rap con un’attitudine punk trasversale stile odio tutti ma sono post-tutto, e ovviamente viceversa, cioè un disco che vuole suonare old skool senza suonare old skool e io non ho manco Straight Outta Compton originale, per dire. Piacerà un sacco ai fanatici del post ad ogni costo e alla gente che non ha mai capito un cazzo di musica ma pensa di sì. TONS – MUSINEÉ DOOM SESSION VOL.I (Escape From Today) i Tons sono un gruppo piemontese con Steuso alle chitarre e Steuso è il miglior grafico italiano applicato al ROACK, quindi già di per sé il disco va ascoltato (essendo tra l’altro in streaming sul sito). Il disco è la classica suite doom metal nu-skool con pezzi lunghi, niente di più niente di meno, ma con un approccio onestissimo e pochissime seghe mentali. Il problema è che sono cose che fai due o tre volte nella vita per dire che le fai abitualmente, tipo uscire da un locale alle cinque del mattino e fermarsi al chioschetto davanti a prendere due piadine salsiccia e cipolla. Ecco, i Tons suonano circa come la seconda piadina salsiccia e cipolla. BEST COAST – THE ONLY PLACE (Wichita) è il classico caso di overstatement nel pop-rock attuale, cioè un gruppo viene scambiato per la cosa più grossa in circolazione solo perché ha due o tre pezzi decenti. L’abbiamo visto succedere con Wavves, No Age, Japandrois e duecento altri nomi casuali e non abbiamo ricevuto in cambio un disco che resistesse nello stereo per più di tre pomeriggi, ma l’orsetto tenerone in copertina può farcela al ballottaggio contro la scoreggina arty dei Death Grips per la piazza d’onore di immagine del post di Bastonate. MY BLOODY VALENTINE – LOVELESS RE-MASTERED BY KEVIN SHIELDS (Sony) ho ascoltato il CD1 e non ho sentito nessuna differenza. Considerato che ho già il CD e un vinile pesante comprato qualche anno fa, direi che è ora di basta. Anzi, scopro ora che il sottotitolo del sito ufficiale dei My Bloody Valentine è TO HERE KNOWS WEB e voglio spaccare delle bottiglie in faccia a qualcuno.

7 thoughts on “RECENSIONI A CASO”

  1. mi rifiuto categoricamente di rivalutare un gruppo dopo averlo visto dal vivo. la ragione fondamentale è che è noioso e prima repubblica, ma anche perchè mi toglie energia quando ascolto. “mi fa proprio cagare, chissà come sono eccitanti dal vivo”.

  2. Che cacata i Death Grips. Talmente hype che sono arrivati persino nel lontano eremo dove ormai vivo. Orrida immondizia, direi. Ai My Bloody Valentine ho voltato definitivamente le spalle quando, dopo aver finto di apprezzarli per un ventennio circa, sono stato vittima di un loro pessimo concerto pochi anni fa. Del resto di cui parli non so cosa dire. I Japandroids sono tipo dei Mclusky solo più indie e con più anni addosso a noi. Feccia, insomma. Ho visto gli AW l’altra sera e sto a posto per 45 anni.

  3. wavves ha 1 pezzo buono.
    japandroids hanno 4 pezzi buoni.
    no age non dico che ogni pezzo sia figo ma cmq sono fighi su disco e poi insensati dal vivo.
    se death grips sono hype sono contentissimo di non averli mai sentiti dire!!!!!!
    best coast = amore

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