Sale sul palco intorno alle dieci mentre un disco sta ancora suonando in sottofondo, inizia a sistemarsi le cose e ad accordarsi una chitarra acustica. Sembra avere bisogno di cambiare una corda. Va avanti a cazzeggiare con la chitarra dieci minuti abbondanti e non riesce a trovare il bandolo della matassa, sembra nervoso. Torna dietro al palco con la chitarra in mano. Per un’altra ventina di minuti non succede nulla, qualcuno racconta di averlo visto chiuso in uno sgabuzzino in lacrime e con le mani nei capelli. Lou Barlow ha un sacco di capelli. Non fosse per i capelli e per quei vestiti da fricchettone sarebbe la mia copia (limitiamoci ai capelli). Qualcuno dice che mi sa che non suona. Di fianco a me c’è un tizio venuto apposta da Firenze.
Poi risale sul palco, saranno le dieci e mezzo, e sembra in palese stato confusionale. Prende in mano un ukulele e inizia a strimpellarlo, si scusa e dice di aver rotto la chitarra. Blatera un paio di pezzi. Non ricordo nulla dei Sebadoh e tantomeno del Barlow solista, non so piazzare le canzoni in un ordine preciso ma con una chitarrina che si sente a malapena sta dando uno spettacolo mai visto. La gente a bordo palco chiacchiera come se qualcuno avesse staccato la musica dall’impianto e stesse aspettando di essere cacciata via dal locale. Nel frattempo l’Uomo continua ad implorare dal cielo l’arrivo di una chitarra e annuncia placidamente di non aver più in mente nessun pezzo che potrebbe suonare con l’ukulele. A un certo punto gli arriva una Rickenbacker o qualcosa di simile e il concerto diventa una cosa magica. Metà della gente davanti se n’è fuggita via, Lou ha messo insieme un certo numero di sfighe che affliggono la serata: ha rotto la chitarra, ha perso gli occhiali a fare il bagno (pare sia sua abitudine fare il bagno con gli occhiali addosso), è divorato dalle zanzare, ha suonato due sere prima con i Dinosaur Jr e gli manca la voce. È solo in questo momento, da quando ha iniziato a suonare, che ricordo che lui è il bassista dei Dinos. Quello che mi fa più strano in questo momento è che lui sia il membro ESTROVERSO dei Dinos. Sta suonando da un’oretta seduto, con i piedi scalzi piantati uno sull’altro in una posizione che sembra un paralitico, ha i capelli costantemente sul volto e non guarda quasi mai in faccia il pubblico. Suona un pezzo dal prossimo disco della band, sembra molto bello, mima con la bocca la parte in cui c’è l’assolo di J Mascis. Metà della gente rimasta fino ad ora ha odiato il live, la maggior parte degli altri ha apprezzato nonostante le condizioni, una ventina di persone potrebbe averla considerata una delle cose più belle mai successe su un palco. Potrei essere tra questi ultimi.
(foto per pressappoco)
Anch’io, e mi ha fatto una tenerezza incredibile quando a un certo punto ha detto “bene, questo è l’ultimo pezzo che so suonare con l’ukulele” e davvero non sapeva più che pesci pigliare: un uomo disperato.
la posizione dei piedi era qualcosa più di cristologico che di paralitico!
Aiuto bastonate!
Al concerto ha detto che il giorno dopo sarebbe uscito un nuovo ep dei sebadoh su bandcamp, ma non si trova un cazzo. Lo avrà messo con un altro nome (ha detto “segreto” mi pare di ricordare)? Qualcuno sa niente?
10 punti XD XD !11!!!11
non ne so niente, peraltro mi son perso che l’abbia detto. magari stavo battendo i pezzi a qualcuna.
sebadoh.bandcamp.com
è fico