Le sensazioni del garage-pop moderno son tutte tipo che prima poi smettono di fare stronzate rumorose e iniziano a voler dimostrare quanto valgono (e la risposta è quasi sempre un cazzo di niente). Nel caso di Nate Williams abbiamo a malapena dimenticato King of the Beach che ci tocca sorbirci l’ennesimo plagio degli Weezer, già che con gli originali si fa una fatica boia
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