C’è Manzan e c’è Mongardi. C’è disagio, pessimismo e malessere. Potrei dire cantautorato femminile italiano doom e infatti lo dico, con tanti saluti sia al resto delle presunte malafemmine (giornaliste comprese) che a buona parte dei cantautori degli anni zero, escluso Brondi per il quale è noto il mio debole. Si è sciolta e c’è da credere che farà molto più come Miss Violetta (per la quale è noto il mio debole) che come Moltheni.
IllBillLaimbeer