la posta del cuore di bastonate: RECENSIONI CORTE DI ROBA ARRIVATA VIA MAIL

Per certi versi è abbastanza sconfortante rendersi conto che anche se alle ultime elezioni il 5Stelle ha preso il 25%, la musica italiana è fatta ancora per buona parte da individui che risiedono nel paese reale. Tanto per dire, stamattina ho letto un comunicato stampa su Rockon nel quale veniva annunciato un concorso itinerante per alcuni live club italiani, volto a selezionare cinque gruppi particolarmente tosti dal vivo a cui verrà PERMESSO di suonare (immagino dietro lauto compenso) “sul Puglia Sounds / Mambo Stage nel cuore del Sziget Festival”. Ora io sono decisamente una persona noiosa, ma se tra le vostre aspirazioni c’è partecipare a un concorso per riuscire a suonar gratis in un palco chiamato PUGLIA SOUNDS in un festival che si tiene a BUDAPEST, ecco, credo che davvero dovreste considerare l’idea di sciogliere il gruppo.

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A farla breve ho iniziato a pensare che diocristo sto qui a fare il fighetto parlando di etica dell’indie rock propriamente detto e poi fuori ci sono ancora decine di migliaia di batteristi pronti a tutto. Quelle che seguono, quindi, sono dieci recensioni di gruppi che ci hanno chiesto un parere (loro o il loro ufficio stampa) via email. Alcuni proprio specificamente a noi, altri infilandoci a viva forza in una mailing list. DRAMA EMPERORPATERNOSTER IN BETRIEB Una roba tipo industrial metal caciarone ma con delle chitarrine postpunk alla Rapture invece dei chitarroni grassi e nessun pezzo decente, tipo. SEDITIUS MISPLACED Qualunque sia la lingua in cui cantano hanno una pronuncia indegna e dovrebbero cambiarla. Il genere non è identificabilissimo, nel senso che sarebbe rock’n’roll tradizionale ma con certe evoluzioni strumentali vagamente Don Cab e altri momenti che sembra tirare verso i Cap’n’Jazz. Io non ho mai avuto un gruppo ma immagino che se ce l’avessi mi chiederei che musica ho voglia di suonare e la risposta non sarebbe “tutta”; boh, in giro c’è roba peggiore. CORRADO MERAVIGLIAL’OCCASIONE Questo l’ho già ascoltato non ricordo dove, ma me lo ricordavo molto più scalcinato e lo-fi (ed efficace). Musicalmente è roba veramente bruttissima, ma lui ha una voce così fastidiosa e dei testi così strani che in qualche modo ti prende, almeno al livello di “mi ascolto quella dopo e vedo dove va a parare”.  VACANZACANCELLO Suonano emo, non che il nome e il titolo lasciassero spazio a dubbi. La copertina è bellina, il disco è OK, registrato veramente di merda, non riesco a capire i testi, non ho pagato soldi, li promuovo. La cosa migliore è ascoltarli su itunes mentre scrivi: fanno un formidabile effetto generazionale, t’immagini di essere a casa con le finestre aperte e stai scrivendo il tuo terzo bestseller e dei ragazzetti stanno provando nella casa di fronte facendo un gran baccano incomprensibile. Se esci, ti metti a urlare  e provi a farli smettere sei un babbione, se sorridi li compatisci e continui a scrivere pensando a quando eri giovane sei comunque un babbione. Vaffanculo. GLI ALTRIFONDAMENTA, STRUTTURE, ARGINI Una roba stile ultimo Anna Karina ma senza aver registrato un primo Anna Karina che mi induca ad andarci con la mano leggera. È un disco su cui sembrano essere stati spesi soldi e sostanzialmente rovinato da voce/testi pesantissimi dal punto di vista del contenuto e fastidiosissimi nell’emidioclementità del canto. Aridatece gli Affluente. 3FINGERSGUITAR – ROUGH BRASS è promosso nello stesso comunicato stampa deGli Altri e quindi pare brutto non parlare anche di lui: musica intimista fatta di chitarre con corde di acciaio squillanti e bla bla bla, AKA la cosa più grossa che potrebbe diventare è il David Tibet de noantri e io non voglio essere nei paraggi nel caso dovesse succedere davvero. ETEREA POSTBONG BANDBIOS è –a quanto leggo- un concept album sulla serie di Fibonacci. È buono soprattutto per dimostrare che è possibile avere un album in comproprietà col mio gruppo italiano preferito, mettere nella copertina un cavolfiore romanesco precoce, suonare peso e riuscire comunque a non interessarmi. ZONA MCSCRIVERE COL SANGUE Questo è un altro che collabora fisso con il mio gruppo italiano preferito, o insomma uno dei, ma comunque sempre gli Uochi Toki ed è fatto più o meno sempre della stessa pasta ed è fuori come un coppo e lascia sempre il sospetto che il titolo del disco non sia stato scelto con un generatore automatico di titoli di dischi rap. D8 DIMENSIONOCTOCRURA I D8 Dimension mi stanno simpatici perché hanno indirizzato la mail alla REDAZIONE DI BASTONATE, blog composto da nove persone quattro delle quali non le ho mai viste manco in foto, e ci hanno fatto i complimenti per una recensione anche se non credo l’abbiano capita bene. Insomma mi dispiace davvero stroncare il loro disco, ma si tratta una roba cyber-metal fearfactoriana prodotta benissimo e con linee vocali tipo Maynard Keenan, cioè il peggior genere musicale concepibile unito ad un’estetica nu-metal primi anni duemila imbarazzante. PLUNK EXTENDMAXIMUM KALEIDOSCOPE ROLLERCOASTER, a dispetto del nome, non è un album di psichedelia fritta ma una roba di rock-in-italiano terrificante  che ricorda vagamente i demo che si ascoltavano negli anni novanta, un mefistofelico incrocio tra Riccardo Fogli e Diaframma, un disco così privo di senso comune che non riesco a capire se -giustappunto- il disco più irredimilmente brutto e triste che io abbia mai sentito o una cosa geniale che mi si rivelerà tra due settimane mentre starò facendo altro. Nel dubbio smetto di sentirlo seduta stante e mi segno il nome del gruppo così che quando saranno diventati i Marta sui Tubi potrò dire “li ho stroncati su Bastonate before it was cool”.

7 thoughts on “la posta del cuore di bastonate: RECENSIONI CORTE DI ROBA ARRIVATA VIA MAIL”

  1. vabbè ma ben tre savonesi bastonati nella stessa recensione, allora dillo che sei di genova.
    sul mio disco però sono abbastanza d’accordo. davvero!
    bacioni.

  2. DIOCRISTO ho ricordato solo al tuo commento chi cazzo era corrado meraviglia 😀
    comunque no, non sono di genova, giuro su dio. 😀

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