Appunti a due per un pezzo che parli marginalmente dei Primal Scream

scr

(il seguente non è un vero pezzo, ma quasi. io e il mio amico Daniele/Ashared Apil-Ekur ci scambiamo informazioni legate pochissimo all’ultimo disco dei Primal Scream. I corsivi sono suoi, i non-corsivi sono miei.)

___________

Danié, senti un attimo, mi sono sentito l’ultimo disco dei Primal Scream e ora sto raccogliendo i maroni che sono rimbalzati per tutta la stanza, è una cosa ORRIBILE diocristo, una specie di cacatone pigliatutto che tipo passa dai primal scream storici, cioè roba con un po’ di danza sgonfia tipo Loaded però più brutta (e già Loaded voglio dire, no ok Loaded mi piace ancora però l’ho suonata due o tre volte in certi posti dove mi fanno mettere dischi e la gente non la prende con umorismo) e qualche accennino shoegaze vent’anni dopo che avrebbero dovuto impedirlo per legge e cinque anni dopo che avrebbero dovuto ri-impedirlo, il tutto SENZA UN PEZZO e mi ha pigliato davvero di merda. questa cosa contiene due domande, la prima è come cazzo mi venga in mente tutte le volte che esce un disco dei primal scream di ascoltarlo nonostante non mi sia MAI piaciuto davvero un disco dei primal scream -a parte Vanishing Point per il quale sono disposto a mentire e dire che mi sia piaciuto nonostante a parte quando è uscito io l’abbia messo su una volta nel 2003 annoiandomi a morte. La seconda domanda è che secondo me te sei stato un fan dei primal scream, mi ricordo male? SPIEGAMI.

Il problema dei/con i Primal Scream secondo me è lo stesso che si può avere con quei film anni ’90 che all’epoca sembravano fichissimi e all’avanguardia e assolutamente giusti per il momento, talmente tanto che neanche te lo chiedevi se in realtà ti stessero piacendo davvero oppure no. Pensa a tutti quei film tipo Trainspotting, The Beach, che alla fine non avevano molto di più dell’idea di scritte sovrapposte, sottotitoli, tempi un po’ da videogioco o da videoclip (altro grosso equivoco della cultura occidentale)… Cosa ne rimane ora? Nient’altro che quelle luci un po’ troppo gialle e calde per il cinema d’oggi, è tutto da buttare al secchio, tranne forse i ricordi collegati a quei film che qualcuno potrebbe avere. Non dico che i Primal Scream – proseguendo il parallelo con il cinema che tutto sommato se lo so’ voluti loro – siano addirittura al livello di uno Strange Days (quello equivale in musica a roba come i Filter), ma certo oggi dei loro effetti speciali non rimane nulla. Il mio essere stato un fan dei Primal Scream, così come di quasi tutta la musica che secondo te mi ascolto, per non parlare di tutto ciò che non è musica e che ho finto mi piacesse per secoli quando in realtà non mi piaceva affatto, è dovuto ad una sola ragione: insicurezza personale, fragilità, bruttezza percepita. Se i Can sono Akira Kurosawa, i Primal Scream sono al massimo Battle Royale. Aggiungo una frase da mettere un po’ dove vuoi, cioè che sentire la parola MADCHESTER pronunciata da italiani, di provincia o meno, è una delle ragioni che potrebbero spingermi al suicidio.

quindi alla fine è un problema di IMMAGINARIO, giusto? Cristo sono d’accordo. che poi il problema è proprio il concetto di immaginario, l’idea che a un certo punto certe robe diventano importanti perchè I GIOVANI, ok, non sono specificamente i giovani, ma non mi sembra che se sostituiamo i giovani con la cultura occidentale il problema si scarichi su qualcun altro. Tra le altre cose mi viene in mente che i Primal Scream si sono immunizzati da queste stronzate galattiche tirando fuori una stronzata ancora più galattica: un disco crossover yeah rock/dance e il disco dopo rock’n’roll noia in culo, però SPAIATI rispetto alla moda, quindi i Primal Scream che fanno country girl nel 2006 tipo quando il garage è passato di moda, finalmente, dopo tre anni di deliquio e sofferenze sembrano roba contemporanea. bella mossa. voglio dire, se non avessimo una cultura probabilmente non avremmo neppure i primal scream, e questa cosa penso che ci farebbe stare meglio come specie umana. no?

Guarda, la mia citazione preferita in assoluto è quella famosa frase di Goebbels, se sento la parola cultura, tolgo la sicura alla mia Browning, di cui purtroppo si abusa per affermare cose tipo “quelli del PdL sono tali e quali ai/molto peggio dei nazisti”. Perciò, per salvare la faccia di sinistra di Bastonate, mi impadronirò di Beppe Fenoglio e dirò che quando sento la parola cultura, do la parola alla doppietta. Davvero, è insostenibile tutto ciò, visto e considerato anche il fatto che il rock’n’roll, non in senso proprio ma in senso lato di “musica che s’ascoltamo noi che abbiamo fatto scienze politiche e ci sentiamo bravi”, non ha praticamente niente a che vedere con quello che di norma si intende per “cultura”. Cioè qualcosa di collegato al progresso dell’uomo, alla sua evoluzione e miglioramento interiori ed esteriori, qualcosa senza la quale la società non può vivere, qualcosa che rende effettivamente più ricchi coloro che ci si imbattono (la Bibbia, Dante, Shakespeare, i Suicide). Comunque, questo discorso è più noioso di Vanishing Point (alla fine il disco dei Primal Scream più presentabile nei circoli hater) e quindi credo che lo cesserò. Il problema dei Primal Scream è forse quello che dici tu, ma io ci vedo una cosa molto più spicciola. Sono, per l’ascoltatore durocazzo (cioè tipo te o me prima che diventassimo degli hater sprezzanti a tutto tondo), quello che i Radiohead sono per l’alternativo standard e Vasco o il Boss per le masse, cioè dei Topolini perfetti che tutto quello che fanno lo fanno per una precisa, profondissima ragione, e tutta la musica che proviene dalle loro mani o bocche per questo e solo per questo rifulge di luce propria  – illuminando peraltro gentaglia che si trova da quelle parti per caso, e che diventa durocazza e rispettata all’istante, anche se non lo meriterebbe (non so, Lovefoxxx, Robert Plant, e tutti gli altri collaboratori occasionali ad eccezione forse del grande Liam Gallagher)

no però tipo i Radiohead sono dei cazzari ma fanno musica che li fa sembrare dei non-cazzari, voglio dire, salvano le apparenze. cioè sono dei cazzari che fanno musica per tristoni sfatti o tristoni che vorrebbero essere sfatti ma non hanno manco gli skill che servono a stapparsi una birra con l’accendino -tra l’altro i fan dei radiohead sono tutti non-fumatori, ergo un concerto dei radiohead è il posto più difficile ove reperire un accendino per stappare la birra. dicevo, invece i PRIMALS che schifo di nome sono dei cazzari e fanno musica che suona cazzara e lo fanno per un pubblico di cazzari, gente che si devasta di birre heineken ai festi sponsorizzati dall’estrella damm perchè solo heineken raggiunge il cuore dei fan del ROCK, e quindi paradossale il fatto che l’unica volta che li vidi dal vivo ad un heineken jammin festival vennero cacciati a sassate dal pubblico. Gente che fa musica brutta e ti sta sul cazzo a pelle e nonostante ciò (o forse per questo) diventa INTELLIGHENZIA. ma poi voglio dire, Kate Moss? sul serio?

Ma boh, secondo me questo è un trip tuo, e sebbene io abbia molto rispetto per i trip miei e tuoi, io credo che la tua visione dei Primal Scream sia errata. Forse anche la mia. Forse sono soltanto un gruppo di inglesi, di hooligans  (e no, non me ne frega un cazzo se sono scozzesi), di gentaglia, insomma, che fa musica per gentaglia come loro  – in Italia non li viviamo così, in Italia li viviamo come sottile avanguardia art-rock, qualunque cosa “sottile avanguardia art-rock” possa mai significare. Poi hanno dei buoni gusti musicali, non c’è dubbio, e proprio ieri dalle parti di Termini pensavo che Deep Hit of Morning Sun è davvero un gran pezzo. A proposito di inglesi e di concerti: in occasione di un concerto dei Primal Scream all’Hammersmith Palais,anni fa, su Medication un tizio cercò di attaccar briga con me prendendomi a testate. Uno dei momenti peggiori della mia vita, che ha a che fare con il mio disagio ogni volta che sento o vedo i Primal Scream.

boh, sì, forse hai ragione. però per dire la bolsaggine del pubblico degli Oasis non mi dà fastidio, gli oasis sono proprio quella roba lì, invece i PRIMALS di merda hanno una componente cerebrale che mi fa girare le palle. come quelli che si vogliono fare le giornaliste invece che le modelle, ecco, quella componente intellettuale lì per dire mi sfugge o comunque non mi interessa a sufficienza per cacciare il grano che serve a comprare un disco, e il fatto che possieda cinque dischi originali dei PRIMALS dovrebbe essere motivo di vergogna e di fatto lo è. cinque dischi a venti euro sono cento euro, cioè all’incirca otto pieni di metano, avrei potuto girare l’Italia in lungo e in largo passando da posti tipo Battipaglia o Todi. e invece.

Allora, prima di tutto gli Oasis so’ della Lazio (link: http://oasisnotizie.blogspot.it/2012/10/robbie-williams-e-noel-gallagher.html) e questo li mette senz’altro al riparo dall’odioso intellettualismo di chi è troppo magro, o acculturato, o femmina per apprezzare serenamente la vita in generale. Davvero, la Lazio è un riparo, e la lazialità l’unico atto sinceramente ribelle ancora concesso a un uomo libero, perlomeno in Italia, perché Milan, Juve, Inter, chi vuoi tu, per non dire la Roma, sono perfettamente inseriti, integrati o integrabili nel quadro generale che rende una persona un intellettuale. Aggiungo solo che anche i Weezer sono della Lazio, e questo non è per proseguire nel fuori tema ma per dichiarare che entrambi i gruppi, Oasis e Weezer, sono più maschi, solidi, concreti e degni del nostro denaro – insomma più belli, migliori – dei Primal Scream. Devo dire che avere dischi non l’ho mai vissuta come vergogna (forse è un modo che ha la mia mente per non esplodere come un Glimaldello quando lambisce il fatto che tra U2, Radiohead e Clash – a pensarci bene, sempre lo stesso gruppo – ho tipo 30 dischi), mentre francamente confesso solo a fatica di avere addirittura dei box limitati e costosi proprio dei Primal Scream.

il cofanetto e le cose così sono davvero lo spartiacque tra l’uomo e la bestia, parlando di ascoltatori di musica. tra l’altro è strano perchè in genere quelli che si prendono i film nel cofanetto al titanio con sedici milioni di inserti in genere sono considerati (tra i fan dei film) degli scoppiati senza arte nè parte con soldi da buttar via e qualche fosco segreto nel CV. Voglio dire, che te ne frega del commento audio del produttore che passa sopra la voce di Bruce Willis? nessuno li ha mai visti. io almeno non li ho mai visti. così come Kowalski live at the Budokan registrated on the tazza of the cesso, special dvd features, bobby gillespie deals with a heckler, remix non richiesti di Weatherall (il quale comunque è molto meglio dei primal scream, a parte i 2 lone Swordsmen che facevano pena e altre cose che non ho sentito però almeno il remix dei Fuck Buttons era molto meglio di qualsiasi cosa fatta dai fuck buttons), dicevo? sì, tutto il resto. i massive attack o uno di loro sono stati beccati tipo nella curva del Napoli però. dio che schifo pure i Massive Attack, in particolar modo i Massive Attack schifosi ma anche gli altri, quelli insospettabili che definirono il suono della loro epica e della loro epoca senza che, anche in questo caso, nessuno gliel’avesse richiesto. Gentile da parte loro, ma ancora una volta, la cultura? (qui sono passate tipo otto ore in cui perlopiù abbiamo dormito e guardato serie TV) ASPETTA ferma le rotative ci ho pensato stanotte e ho deciso di fidarmi di te, nel senso che i Primal Scream ora mi piacciono per questo e quest’altro motivo, cioè per la dabbenaggine del tutto. rimane il problema di KATE MOSS, ovviamente, quello non finirà mai. però c’è da dire che se uno fa il dj, ancor oggi che saranno dodici anni che è uscita, Some Velvet Morning salva qualche pista. stai lì a mettere della GRUVA e nessuno fa una piega e poi sei costretto a mettere some velvet morning e qualcuno la balla sempre. il modo in cui viene ballata, non so perchè, è che ti agiti un pochino con le gambe un po’ aperte e agiti il pugno destro come se la canzone ti stesse bussando nel cervello. Dico la Some Velvet Morning remixata, credo sempre da Weatherall, non la versione originale in coda a Evil Heat che invece fa un po’ vomitare. quindi sì, diciamo che come concetto quello dei Primal Scream sfattoni in botta con le droghe e gli anni settanta in generale mi prende bene nel momento in cui viene preso da qualcuno per raccontare qualcos’altro, ha una sua onestà di fondo. non ti concedo altro al momento. e rimane il problema della cultura, del riferimento. Perchè se dico I was blind now i can see tutti quelli che stanno leggendo pensano che io stia citando Bobby Gillespie e non il cieco a cui Gesù Cristo nel 32 D.C. applicò una miscela di fango e catarro negli occhi curandogli la cecità? non è anche questo il lato oscuro e pernicioso della cultura di cui sopra? Quando abbiamo deciso che buttare nel cestino i classici e prendere in mano Dave Eggers ci avrebbe fatto bene come specie? Probabilmente in terza liceo, che è un momento decisamente pericoloso per prendere queste decisioni. conosco gente che in terza liceo si è fidanzata con una delle più fighe del liceo e oggi cantano ancora i cori in chiesa e se gli dici I was blind now i can see pensano che tu ti stia riferendo al cieco a cui Gesù Cristo nel 32 D.C. applicò una miscela di fango e catarro negli occhi curandogli la cecità. Voglio dire, non sanno assolutamente UN CAZZO di chi siano i Primal Scream. Mi sembra una lacuna evidente.

Sì, la prima cosa è che non me ne frega un cazzo dei tuoi stupidi cofanetti di film, che senso ha possedere un film? Sarebbe come fare un box set di bei momenti andati; il cofanetto musicale ha tutta un’altra epica, tutta un’altra storia e impostazione che parte e si radica nella concezione della musica come bene materiale, che è peraltro ciò che fonda le vere passioni musicali e che rende te, a ben vedere, un malfattore, un parvenu, uno passato di qua per caso e che per il fatto di aver amato un paio di album minori dei Suicidal Tendencies ha creduto di potersi relazionare con gente come me. Cioè io TANGO i dischi, ne sfoglio i booklet quando ci sono, è questo che mi interessa, la musica viene molto dopo e a ben pensarci per questo ci piacciono i Primal Scream – perché anche loro, è evidente, possiedono e tangono dischi.

Per quanto riguarda il Napoli e i Massive Attack: niente di strano che gente di Bristol (il porto/il mare/la povertà/la commistione di culture/Capossela) prenda in simpatia Napoli e il Napoli (il porto/il mare/le zoccole/il mediterraneo/Capossela), intellettualizzabilissimo al contrario della Lazio, quindi il caso che porti è di nessuna rilevanza. Certo è che, pur non volendo negare ai Massive Attack una certa rilevanza con Blue Lines, loro stessi rimangono colpevoli di Mezzanine, uno dei più atroci casi di cavallo di Troia discografico che porta gli Achei-Illetterati musicali all’interno delle mura della nostra Ilio-Hater (le quali mura sono costituite da cd impilati – in basso, quelli che ascoltiamo di meno). Una cosa così non si può perdornare. Insomma, Massive Attack carini i primi, merda tutto il resto.

 

Sulla seconda parte di quanto scrivi: anche io stanotte pensavo che tutto sommato i Primal Scream mi piacciono, mentre non apprezzo particolarmente la loro versione di Some Velvet Morning (il remix non lo conosco proprio, ma io non ascolto remix per principio), trovo irrilevante l’apporto di Kate Moss che a sua volta è abbastanza colpevole dell’aver condotto tra le nostre fila di Legionari Romani Legio Decima “Odiantes” diverse migliaia di barbari e buzzurri che hanno scambiato il rock’n’roll per un fatto estetico. Quindi boh.

Sulla citazione di Bobby Gillespie: la ficata di quella citazione è che lui non sta citando il cieco di Cristo se non indirettamente, bensì il pezzo Yoo Doo Right dei Can e in questo si è dimostrato, Bobby Gillespie dico, del tutto avanti, perché tutti noi abbiamo ascoltato Monster Movie (gran titolo) molto tempo dopo Screamadelica (titolo coione e der cazzo) – è fisiologico -, e a tutti noi ci ha fatto dire “AAAAH, I SEE WHAT YOU DID THERE!”, anzi, ci ha fatto dire “I was blind, now I can see what you did there!”, rendendoci parte del gioco citazionistico a nostra volta, e perciò a nostra volta complici e colpevoli.

beh, ok. Gran gruppo comunque. I Primal Scream. Anche i Can. Sentiti due volte, tipo, però piacendomi. Boh, senti, mi hanno passato il codice per la colonna sonora di Rush. Non c’entra niente ma adoro Ron Howard e devo vedere se funziona l’embed di Deezer.

Niente da fare. il disco è QUI. sentitevelo.

9 thoughts on “Appunti a due per un pezzo che parli marginalmente dei Primal Scream”

  1. si ma cmq sempre 10mila volte meglio di quelle merde dei Soundgarden e delle voci UUEYAH schifo de merda (compreso robert plant demmerda giustamente citato da daniè come comprimario). Madonna che schifo i Soundgarden! e qui si vuole pure pensare a rivalutare un fenomeno tipo Primals Scream/Massive Attack. Pensiamo ai veri anni ’90 al liceo da me non c’erano Primal Scream (proprio che non sapevo chi fossero e nessuno sapeva chi fossero), e il rock era identificato con UUYEAH ma SUONATO BENE (aka soundgarden de merda conditi da verdone che ne parla bene in confronto ai nirvana rei di non suonare bene, non parliamo de quei cojoni dei pearl jam poi). In un luogo da cui kekko proviene (colpevolmente come me e tanti altri) un giorno Soundgarden hanno battuto MBV, l’inizio della fine, un po’ come quando voi (non io) avete deciso di leggere cose orribili tipo Dave Eggers (DIOCRISTO DAVE EGGERS) e invece di giocare ai videogiochi o guardare cartoni animati avete scelto di vedere SERIE TV!!! ovvero: GUARDARE IN MANIERA SERIA I TELEFILM! REGA’ I TELEFILM!!! CON LE PERSONE VEREEEEE!!! TELE FILM AMERICANI!!! MA NON WEIRD AMERICA (che porco dio è uguale all’italia quindi evviva!) NO! PROPRIO AMERICANI AMERICA FRANKLIN ROOSVELT WASHINGTON!!!! XVXvcxvxCV!CV!C!”!”” madonna mia ogni volta che ci penso sto malissimo, ogni mese prego per la fine di questa “moda” che rende cultura dei TELE FILM e invece no. Quando finirà? QUANDO !?

    E ora segue classifica dei migliori dischi dei Primal Scremmaa:

    1. EVIL HEAT (deep hit e non solo miglior disco tranne quella some velvet morning li, in più c’è robert plant che non da fastidio con la voce ma con un’armonica a bocca molesta quindi top)
    2. VANISHING POINT
    3. XTRMNTR (più per cause collaterali che per il contenuto musicale in se)
    4. SCREAMADELICA

    10. tutti gli altri

  2. Comunque oggi intellettualizzano scrivendo tipo su Esquire che non apprezzare le serie tv oggi è come se uno vivesse nella Firenze del Rinascimento e non apprezzasse la pittura. Questo per dire della totale sopraffazione che stiamo subendo dagli stronzi, che se sfondano de telefilm e sitcom e vogliono pure esse colti. Roma merda.

  3. OH! ti amo! TI AMO!!! (tranne roma merda perché c’ho totti a fantacalcio che ho fatto totalmente a caso per provare il gusto del calcio fantastico) che poi capito ma chi se ne frega io non ce l’ho con i telefilm o il vedersi i telefilm, voglio dì ho giocato a giochi orendi mi so visto i peggio film cojoni, ma non ho gridato agli altri cose tipo “oh ho visto pacific rim e ho finito il nuovo tomb raider: una roba che guarda tipo white light white heat mischiato alle migliori intuizioni di Omero e agli insegnamenti di asharedapilekur!” più una cosa tipo “che tajo tomb raider nuovo lara se sfracassa e sembra proprio di stare nelle tombe a fare esplorazioni misterio ahah! odio lavorare d’estate!” ecco

  4. Beh, “Screamedelica” era proprio bello, il “Dixie Narco E.P.” pure, “Vanishing point” e “Xtrmntr” anche, “Evil Heat” mica male per un cazzo e poi mi sono perso il resto, che mi ero stancato.

  5. veramente robert del naja è figlio di un napoletano.. ‘eccerto che ti pare non lo sapessimo?’ ‘ah. eh.’

  6. è il secondo pezzo di bastonate (di quelli che ho letto) di cui non capisco forma e contenuto, “sticazzi” direte voi, e va bene così. comunque non credevo che voi pensaste/scriveste veramente così… cioè, pensavo fosse uno stile voluto, e invece? una volta ero anch’io così, però. sticazzi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.