Un tempo i Magik Markers suonavano la musica più eccitante in circolazione e nella serata buona sapevano essere la migliore live band del mondo; ora sembrano la brutta copia della brutta copia della brutta copia della brutta copia della brutta copia dei Times New Viking – o di qualche altro gruppetto con tipa alla voce parimenti innocuo e inerte di cui ti scordi dopo sette secondi – a cui un orangutang sbronzo abbia appena praticato una lobotomia frontale. Devo essermi perso qualche passaggio nel frattempo.