Tema: IL MIO PRIMO CONCERTO. Svolgimento:

Frankie Hi Nrg

Sono arrivato a definire come “mio primo concerto” quello che fece Frankie hi-nrg MC nell’estate del 1992 o nel 1993 in zona piscina comunale di Ferrara dopo aver letto un libro uscito tre anni fa. Questo libro, il cui autore è Damir Ivic, ho deciso  anche se non ho ancora finito di leggerlo che  è più o meno il libro definitivo, fino a quella data (novembre 2010, quindi diciamo 2010) , sull’hip hop italiano (e soprattutto è una storia ragionata, come da titolo. Tra l’altro si vede che l’autore ha fatto la mia stessa facoltà universitaria, cioè Scienze Politiche ramo sociale a Bologna, giusto un paio di anni prima di me cioè anni ’90, ma questo è un altro discorso).

Questo libro alla fine ho deciso che per me un libro importante perché mi sta aiutando a fare pace col mio passato (Se Baronciani per farlo ha preso un libro sui templari io potrò pure prendermene uno sui repper no?) , col b-boy che avrei potuto essere se al bivio degli anni circa 1992-93 (in pieno stato nascente delle posse e dell’ indie italiano: ho voluto usare apposto il termine “Stato nascente” per fare vedere che ho fatto Scienze Politiche e per citare il sociologo Francesco Alberoni e decidendo che una delle tesi di questo pezzo è che il rep e l’indie italiano attuali sono in gran parte come Alberoni, leggetevi il link e ne converrete) avessi scelto la scienza doppia h e non la linea dritta. Scelta che, non c’è bisogno di spendere troppe parole al proposito, dipende sempre dalle contingenze (abitare in un paese anziché un altro, trovare un disco anziché un altro, iscriversi a quella scuola anziché un’altra, etc).

Tutto sto pippone iniziale per spiegare che da lettore mi sono sempre chiesto quali fossero i criteri dello scrittore di turno di questa sorta di rubrica per decidere quale fosse stato il suo primo concerto: cronologico (il primo in assoluto)? mnemonico? (il primo di cui ci si ricorda), il primo in cui in quel momento si è avuta una epifania? Il primo per fare i bulli? [in questo senso io potrei giocarmela dicendo che ho perso i Nirvana con tanto di biglietto in mano perché ero stato messo in punizione dopo aver vandalizzato una bici ed esser stato beccato dal proprietario che era collega di mio padre; o ancora di essere stato fisicamente un concerto dei Fugazi il 1 Ottobre 1999 ma di averlo perso praticamente per intero perché la mia morosa fuorisede (Lavello, provincia di Potenza) dell’epoca, che per inciso faceva Giurisprudenza, mi aveva fatto uno scherzo al motorola 8700 (praticamente mi aveva mandato un sms di finto addebito di 300000, all’epoca quando c’era ancora la lira si poteva fare questo tipo di scherzi) e io ero impegnato prima a litigar con la signorina vodafone poi con lei?].

Per farla breve: sul versante cronologico se dovessi scegliere i concerti che ho “visto” da bambino dovrei ringraziare il posto dove sono nato e la militanza partitica della mia famiglia, che in blocco faceva la volontaria ai concerti delle feste dell’Unità in un paese e in una città emiliana negli anni ’70-80. Potrei vantarmi di aver visto gli Style Council nel 1985 o i PIL a Ferrara nel 1986 ma non mi ricordo nulla, se non che mio zio Max (nato nel 1960) mi ci ha portato. A livello di concerti di cui mi ricordo potrei dire di aver visto , più o meno sempre negli stessi anni, i Matia Bazar periodo psychedelia occulta, o il primo Luca Carboni, quello di Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film (tra l’altro ho sempre pensato che nella canzone Fragole Buone Buone parlasse di eroina e invece era una storia di corna vissute, come l’omonimo fumetto porno, ma questo è un altro discorso) che non stiamo nemmeno a parlarne di che canzoni clamorose ha fatto Luca Carboni.

Parlando invece di epifanie: mai avute, ad un concerto. O meglio: a posteriori le epifanie ce le ho avute, ma erano state create artificialmente dalla paraculaggine di chi suonava e questa è una cosa dovuta al fatto che sono finito quasi a fare quasi l’addetto ai lavori. E se vogliamo, fattore legato alla parculaggine, anche al fatto che poi io ci ho avuto le epifanie e anche chi suonava ce le ha avuto in direzione contraria, col risultato che la tua epifania è vanificata (tipo: come si fa a dire che hai avuto una epifania a vedere i Litfiba nel tour di Terremoto? O i CSI che facevan le cover dei CCCP? Questa tipologia di epifanie qui insomma)

Per il resto Le epifanie o ce le hai perché sei finito a vedere il primo concerto dei Sex Pistols, dei Joy Division o dei New Order anche, dei Sangue Misto che si sa che alla fine c’erano trenta persone (in tutto) e tutte sono “diventate” qualcuno (questa è la trama di 24 hour party people più o meno no?).

Oppure mi sono accorto che le epifanie le hai se dentro il gruppo ci sono un tipo e una tipa che vanno in tour e si stanno lasciando durante quel tour: mi ricordo di avere avuto una epifania nel 2001 ad un concerto dei Milemarker mentre cantavano Shrink To Fit e The Installment Plan a Brescia e poi ho capito che  la tipa e il tipo stavano assieme e si erano mollati. Accadde una roba simile coi Lost Sounds qualche anno dopo (2003 o 2004) con Energy Drink and the long walk home a Bologna al Covo o a Carpi (i fatti sono documentati, no phixion).

Fine della premessa.Svolgimento:

Fra il 1992 e 93 in sintesi comincio a interessarmi di musica in maniera “culturale”: inizio a comprare giornali musicali regolarmente (in questo senso è noto che per me le riviste generazionali siano Dymano! e Rumore), comincio a fare attenzione a determinati particolari che sono riassumibili col termine “sottoculturali” etc etc.

Prima di comprare queste riviste la mia cultura musicale “sottoculturale” derivava, per il 90%, dalla visione di DeeJay Television (ultima puntata: fine 1990).  i primi dischi comprati (o fatti doppiare) consapevolmente in questo senso erano tutti dischi rap: Public Enemy, De La Soul, Beastie Boys, Run Dmc. Nel paesino a 67 km dall’Isola nel Kantiere difficile arrivasse la roba dell’Isola Posse All Star e queste cose qui, anche perché l’autoreferenza di quella scena musicale batteva la chiusura tribale del punkhc (ecco perché il titolo originale di American hardcore dava appunto eguale importanza al sottotitolo A Tribal History).  Frankie hi nrg alla fine è riuscito ad arrivare a fare la sua cosa nella casa e al Maurizio Costanzo, per quello ora mi ritrovo a scrivere che il mio primo concerto che ho visto è stato il suo: perché alla fine poteva arrivarci giusto Frankie hi nrg nella mia, di casa. Poi alla fine i veri cani sciolti erano e sono lui e Caparezza, seguirà il dibattito.

Per il resto i dettagli del concerto che ricordo erano questi: sono andato con una Fiat Uno blu la cui targa iniziava con FE 336, guidata da un mio amico neo-patentato, quindi doveva essere il 1993 e quindi io dovevo avere 17 anni. Gli altri tre che erano con me al mio primo concerto più o meno non c’entravano un cazzo con la sottocultura hip hop. L’ amico che guidava poi ha vinto Beato Tra Le Donne il programma tv ed è ancora un mio amico, fa import export di prodotti sportivi da spiaggia fra l’Italia e la Thailandia. Gli altri nella macchina, gli altri due intendo, erano un mio coetaneo nato 5 giorni prima di me che il giorno del suo 18imo compleanno rubò la macchina di un suo amico mentre erano in discoteca e si andò a schiantare davanti alla Questura di Ferrara. Il nome di battesimo di questa persona è nota praticamente solo a me e pochi altri, escluse le forze dell’ordine. Prende un soprannome da un arte marziale orientale, una roba così. Un fatto significativo di questo amico è che una volta in discoteca partì in mia difesa con un calcio volante verso il buttafuori che mi aveva cacciato fuori perché avevo una maglietta dei Bad Religion (tutto vero: era il Casbah di Lido Delle Nazioni). L’altro dei tre oggi è capo reparto al LIDL.

Quell’anno a memoria, o forse anche nel 1994, mi sono fatto un sacco di canne, poi ho smesso. Mi ricordo che nella macchina prima di andare uno degli altri tra ha tirato fuori un pacchetto di sigarette PIENO di canne, o comunque con almeno 4 canne. Ce le siamo accese tutte e abbiamo fatto il giro della morte: tutti facevan un tiro e passavano la canna che avevano in mano, fino a finire le canne. Il posacenere era il gelato al cocco, quel gelato dell’antica gelateria del corso intendo, questo qui insomma:

cocco1

Per il resto ricordo che Frankie si accompagnava ad un gruppo crossover oltre che a Dj Stile. L’altra cosa che mi ricordo è che ho preso il poster del concerto. Il poster è ancora appeso in camera mia, nella casa dove vivevo coi miei genitori.

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