LA PREMESSA DELL’ASSASSINO (Pete The Ripper, tipo)
Siccome siamo di cultura emiliano-romagnola (io emiliano, Farabegoli romagnolo: meglio precisare perché non è scontato che voi lettori siate più colti dell’italiano medio che va all’Eredità): non buttiamo via niente, se poi parliamo di un genere che fa delle frattaglie il suo nome e come detto noi siam di cultura che del maiale non buttiam via niente (nel senso buono: veniam da na terra povera e laboriosa e bla bla) e siccome poi alla fine scriviamo tutti e due sullo stesso giornale (che sì, esce ancora) è successo che avevo preparato una recensione dell’ultimo dei Cripple Bastards, che poi sul numero dopo è diventata n’altra cosa proprio (lo vedrete a Marzo, per chi compra ancora le riviste “ma esce ancora” “ma ho smesso di comprarlo”).
Cogliamo l’occasione che l’album esce il giorno di San Valentino e inauguriamo la sotto-rubrica
SOLUZIONI ALLE SCIARADE DELL’AUTORE
#1 CB= gioco di parole fra Charlie Brown e Cripple Bastards
#2 uomo nella foto: Greg “The Hammer” Valentine (Valentine=lettera di san valentino)
Ah, il pezzo sopra non l’ho editato né controllato: né io né Farabegoli abbiamo cazzi di farlo: who makes the grammar nazi?
#3 Premessa dell’assassino: troppo facile dai, non è un typo (negative)
Il pezzo sopra è 1800 battute, come avrebbe dovuto essere dentro a un giornale con una gabbia grafica rigida. Sucate voi e lo spazio infinito di dire la vostra senza limiti e provate venire voi al mio angolo, che voglio vedere quanto durate (per me manco du minuti)
#4 Pete the ripper: un pezzo dei CB, che a sua volta alla fine del pezzo nella spiegazione del pezzo citano un film di Fulci (NY ripper aka Lo Squartatore di New York)
#5: Der Kommisar era una canzone di Falco
#6: summa e glossario sono il contrario: ho fatto l’istituto tecnico e l’ho scoperto guardando su internet.
CRIPPLE BASTARDS
Nero In Metastasi
Relapse
ascolta: Strage Di Ostacoli
cripple-bastards.com
voto: 8
Il sesto lavoro sulla “lunga distanza” (ossimoro per “il genere” hardcore-grind ma perfettamente calzante a un gruppo “de-genere” come i CB, sia per la loro attitudine che per la sterminata produzione discografica) in 25 anni di esistenza (sesto se consideriamo come full lenght anche l’lp di cover Frammenti Di Vita) fotografa la band, inizialmente originaria di Asti, in stato di (dis)grazia totale.
In questo disco, alla formazione stabile a quattro oramai definibile come quella “storica” e attiva dal 1998, si affianca per la prima volta alla sei corde di Der Kommissar una seconda chitarra: elemento di novità assoluta per il gruppo che, per pregiudizio, potrebbe far storcere il naso ai puristi del genere (così come la presenza di una canzone “lenta” della durata di 9 minuti come Splendore E Tenebra). Anche se poi a pensarci potremmo già definire Nero In Metastasi l’album della consacrazione anche prima di ascoltarlo: arriva dopo le 10000 copie vendute (avete letto bene: un album dei CB può arrivare a vendere, nel Mondo, cifre che nel belpaese sono a malapena appannaggio dei pochi gruppi italiani che vanno in copertina ben prima del sesto album e/o del quarto di secolo di carriera) dell’lp precedente; dopo che la band è stata, fra il 2008 e il 2012, costantemente in tour in 4 continenti; è il primo lp in lingua italiana (occhio come al solito ai testi di Giulio “The Bastard”: uno dei marchi sia di infamia che di fabbrica dei CB, a seconda dei casi) a venire dato alle stampe dalla Relapse.
Dopo averlo ascoltato, invece, la conferma-smentita: è probabilmente la summa dei glossaristi Cripple Bastards. Niente di più, niente di meno.
Marco Pecorari
DIO BASTARDO E BASTA.