road to Sanremo #4: CRONISTORIA DELL’ALTERNATIVE AL FESTIVAL

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Nel 1996 Elio e le Storie Tese arrivano al Festival di Pippo Baudo in modalità spoof, e tirano fuori un secondo posto. Non è la prima volta che succede, anzi il caso è clamorosamente simile a quello che portò sul podio Renzo Arbore negli anni ottanta con “Il Clarinetto” (e lui che si giustificava con frasi tipo “ma meno male che non ho vinto, sai, passavo di qui e m’han piazzato sul palco”). Ma Renzo Arbore era Renzo Arbore, già personaggio televisivo di ultrasuccesso; Elio era abbastanza grosso da andare tra i big ma non abbastanza grosso da far pensare che avrebbe sbaragliato il festival a forza di gag. Cosa più importante, Elio era un artista che faceva strage tra i giovani. Ai tempi sembrò una rivelazione, a conti fatti era la loro morte artistica: poteva andare molto peggio. L’anno dopo è già diventato un cliché, con l’organizzazione che prova a bissare chiamando un gruppo demenziale a caso (Pitura Freska) per far divertire il popolino e pescare qualche spettatore under-45: una sciagura. Lo stesso anno s’affaccia tra i big anche Carmen Consoli. Carmen Consoli è la Laura Pausini dei fan dei Marlene Kuntz: nasce a Sanremo ma con piglio alternative.

 

Su Noisey.

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