Per prima cosa questa non è una foto ma un dipinto. Io pensavo fosse una foto, e anche la prima volta che ho chiuso il pezzo ero convinto quelle di Dan Witz fossero foto che i tizi di Quasi definivano “dipinti” intendendo “composizioni accurate” o “occhio d’artista” e quella robaccia lì. Invece sono autentici dipinti di gente che poga e si mena in modo creativo ed ammassato. Sono davvero piuttosto fighi, ma la maggior parte delle foto in bianco e nero slavato a cazzo che stanno dietro quei CD che non ascoltiamo più mi sembrano molto meno scorreggione e più intense, il che pone un nuovo limite al concetto di “minimo risultato col massimo sforzo”. Però sono fighi, in salotto devono essere una gran storia.