Non so se c’entrino il compresso del padrone bianco o l’invidia del pisello dei neri ma qualsiasi disco di stampo anche vagamente soul esca sul mercato dei generici viene salutato a prescindere come un possibile capolavoro senza tempo. Sospetto che la mentalità sia la stessa di dire “non ho gli strumenti concettuali per capirlo e comunque tutto quel groove mi fa stare bene”. A me l’ultimo disco di Pharrell fa più l’effetto di mangiare quelle buste della findus che le puoi mettere in padella senza aggiungere l’acqua e son pronte in 5 minuti, però nel caso di Pharrell ti scordi di accendere il fuoco e te lo devi pappare così, tipo semifreddo ai funghi liofilizzati.