VIVA LO SPAM ROCK

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Nel momento in cui scrivo non è ancora chiaro come saranno esattamente legati il nuovo iPhone e il nuovo album degli U2: qualcuno diceva che sarebbe stato precaricato nel telefonino tipo Magna Charta di Jay-Z, ma pare di no, “sarà una cosa nuova/innovativa che sfiderà il nostro modo di intendere la musica e la telefonia e le campagne di questo genere”, grossomodo. Fino a ieri sapevamo, fondamentalmente, che iPhone6 e il nuovo disco degli U2 sarebbero stati legati in qualche maniera, ed è stupefacente quanto già così il concetto faccia schifo. Diventa una specie di contest di concetti schifosi, a dire il vero. La prima cosa che è successa è stata che la gente sui network, riguardo all’eventualità di essere forzata a possedere un disco recente degli U2 contro la propria volontà, ha usato termini tipo “tortura”.

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Sento necessario dare il mio parere sugli U2. Gli U2 mi fanno VOMITARE, in grassetto corsivo maiuscolo. Di tutti i miei nemici è il più pericoloso è il primo della lista. Non li odio per la loro musica, cioè, sono assolutamente convinto che abbiano fatto dischi bellissimi di un genere di musica che a me non interessa, e questo è più o meno quanto. Non li odio nemmeno per quello che rappresentano, per il fatto che hanno passato la carriera a pestare delle bucce di banana e neanche per quanto è fastidiosa la figura pubblica di Bono Vox, e mentre dico che “non odio gli U2 per la figura pubblica di Bono Vox” sento l’autocontrollo che mi scivola lentamente via, ma è la verità. Odio gli U2 de merda per QUEL SUONO. Quel modo squillante sgarzolino ed equosolidale in cui le chitarre e la voce s’incrociano le une con l’altra e fanno PIRIPIRIPIRIPIRIPIRI tutti assieme e la dimensione di merda in cui vivono, il ROCK puro, il rock democristiano e sociale e di tutti che passa in radio ad ogni ora del giorno e della notte perché vuoi mettere la poesia racchiusa in One. Ci sono altri gruppi che mi stanno sulle palle per lo stesso motivo, tipo i Cure. Per la maggior parte di questi maschero l’opinione, autogiustificando la mia insincerità col fatto che l’odio di questi gruppi sia soprattutto una questione di gusti, e quindi spesso racconto che in realtà non disdegno del tutto dischi come Three Imaginary Boys o War, ma la verità è che l’idea di passare mezz’ora in silenzio ascoltando dischi come Three Imaginary Boys o War è il modo in cui dipingo a me stesso il concetto di “malessere”, la sofferenza della mente che diventa fiacchezza del corpo, la sensazione di non avere vie d’uscita, l’aria che diventa pesante intorno a te, capire che ogni scelta che hai fatto nella tua vita è sbagliata, voler fuggire all’estero ma non paesi anglosassoni. Ecco, quel genere lì di “malessere”, per capirci. Ma il malessere che provo nei confronti dei Cure non è paragonabile con quello che provo per gli U2. La loro musica che passa casualmente in radio o nei posti o nelle playlist delle persone che non capiscono un cazzo di musica, perché l’unica cosa che posso dire di uno che mette gli U2 in una qualsiasi playlist è che non capisce un cazzo di musica, e so che probabilmente è falso e che i dischi degli U2 contengono tante gemme nascoste ma il fetore di quella chitarrina squillante di merda, e torno al punto, mi ottunde la mente, mi distrugge il karma e mi fa riconsiderare ogni cosa brutta io abbia mai detto di qualsiasi gruppo con le chitarre copiate a man bassa dai Korn. Davvero, non c’è nessun altro motivo per cui odio gli U2, non sono andato particolarmente in profondità nella loro discografia, non penso che si siano persi a un certo punto o che siano diventati delle macchiette eccetera, mi stanno semplicemente sul cazzo, fanno musica SBAGLIATA e possono prosperare solo in un mercato musicale SBAGLIATO, quello dei concertoni con centomila persone che pagano duecento euro a testa e il palco con I VISUAL e i carri armati che spuntano da dietro a puntualizzare la loro visione politica che non discuto ma è veicolata da quelle CHITARRINE DEL CAZZO. Ecco. So benissimo di non vestire i panni del critico in questa sede, di essere una persona antipatica che sputa su un gruppo che ha significato tanto per molti e che probabilmente ho speso soldi in cose peggiori, tipo Shootyz Groove, ma NON CE LA FACCIO. Sto perdendo il filo ed è tutta colpa di quei gorgheggi di merda.

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E comunque non ho davvero perso il filo. E in realtà non è così brutto, è molto peggio. L’occupazione militare dei telefonini, scopriamo, non si limita agli iPhone 6, nel qual caso peraltro sarebbe una squalifica dell’oggetto (almeno l’operazione JayZ-Samsung dava l’idea di avere un senso nel millennio in corso, ecco). Dal sito degli U2: Simply go to the Music app on your iOS device, or to your iTunes music library on your Mac or PC, and find ‘Songs of Innocence’ under the artist or album tab. The new album is in iCloud, just tap the track listing to start listening or tap the cloud icon to download. Io per ora sembro essere salvo, ma forse è solo perchè non ho aggiornato il sistema operativo. Obiezione tipica, che vale come possibile critica a un discorso sugli U2 di cui Perché dovrei incazzarmi per il fatto che possiedo una cosa in più? Basta non cagarla. Su queste cose di solito rispondo parlando del digitale terrestre, di quanto la sua esistenza ha fondamentalmente arrecato ingenti danni alla mia esistenza pur non possedendo io un televisore, ma sarebbe il grido di un vecchio che si lamenta di altri vecchi e un possibile gancio per fare arrivare gente del 5 Stelle sul mio sito. Non è questo il punto. Il punto è che l’esistenza di un disco degli U2 nel mio cellulare mi obbliga a farmi un’opinione sulla faccenda, giusta o sbagliata che sia. Come posso boicottare qualcosa che possiedo per diritto innato? Come posso contribuire al fallimento di una campagna pubblicitaria degli U2 se il solo fatto di possedere iTunes mi ha reso parte del suo successo? E perché dovrei voler boicottare la campagna? Perché dovrei pormi questioni legate al diritto di controllare ciò che possiedo nel mio telefonino? Questioni solo apparentemente stupide, credo.

Il layer successivo di concetti del cazzo in merito contempla tutti i discorsi legati alla mia opinione sulla campagna di qualcun altro, che non di rado segue un criterio induttivo di, uhm, universalizzazione della mia idea sulla faccenda (il fatto che io consideri gli U2 vecchiume non vuol dire che lo siano). Nel senso, quello che critico non è il disco degli U2 e non è nemmeno lo sgradevole effetto di possedere un disco degli U2 legalmente senza averlo mai voluto. La mia critica diventa una critica al marketing dei due colossi coinvolti, considera parole tipo target, possibili boomerang commerciali e via dicendo. Mi imposto su questa traccia per almeno due minuti prima di rendermi conto di quanto sono ridicolo: non è il mio lavoro, non voglio che sia il mio lavoro, non ho nessuna qualifica che dia autorevolezza al mio parere. Odio gli U2 per via di quei suoni sgarzolini di merda, non ho mai aspettato con religioso silenzio il keynote di Apple; non potrebbe fregarmene di meno di quanto questa mossa farà calare o crescere i fatturati di questa gente. E a conti fatti l’esistenza di un nuovo disco degli U2 finirà per permeare la mia vita in modi molto più sgradevoli di come farebbe stando nella mia playlist di iTunes. Alla radio, per dire, mentre faccio la spesa al supermercato e partono quei PIRIPIRIPIRIPIRIPIRI a zanzara suonati dall’impianto, e qualsiasi altra situazione di ascolto coatto su cui non ho alcun controllo. Gli U2 non basta non ascoltarli.

E alla fine sempre di spam-rock si tratta, come i gruppetti che si segnano il tuo indirizzo email e ti mandano il link a soundcloud senza avere idea di che musica ascolti, e tu annoiato li butti nel secchio delle cose che non ascolterai mai. Si tratta di musica buttata addosso a un miliardo di persone nella speranza che cinquecento milioni la ascoltino e cinquanta milioni la trovino gradevole, facciano girare la macchina, diventino uno snodo culturale inevitabile. La statura di entrambi così enorme da renderli uno standard istituzionale, una cosa su cui ha più senso discutere di diritti piuttosto che di prodotti. Il punto è che se al posto di un disco di merda ci fosse stato un Unforgettable Fire, non sarebbe cambiato niente. Nemmeno se al posto degli U2 ci fossero stati i gruppi accanto a cui andranno a finire nell’iPod senza che io voglia (Tussle e Volcano Suns). E nemmeno se al posto di un dispositivo Apple il disco fosse stato messo in streaming su google o Facebook: si tratta comunque di pensiero unico, di nessuna possibilità di organizzare il dissenso, e del fatto che la questione di cui parliamo sia così poco importante che non varrà la pena mettersi di traverso. Non vale mai la pena. Vai avanti trent’anni a non porti il problema e ti trovi in un mondo in cui il gruppo più famoso sono gli U2.

Bella merda.

10 thoughts on “VIVA LO SPAM ROCK”

  1. hai ragione, del fatto che te lo schiaffino nel… vabbè, quello che hai non frega un cazzo a nessuno, a me sta aggiornando iTunes proprio ora,. sta a vedere che c’è dentro la sorpresa, ma appunto non capendo un cazzo di musica a me gli U2 piacevano e me lo ascolterò volentieri facendomi lobotomizzare dal marketing della mela ecc ecc

    però indipendentemente dal fatto che uno conosca (che non piaccia è improbabile) Unforgettable Fire, è clamoroso il fatto che questi abbiano preso coscienza che tanto i dischi non li vendono quindi tanto vale farselo finanziare dalla Apple, è perlomeno un sintomo della fine definitiva di qualcosa (magari anche del Record Store Day, chi lo sa), di sicuro è la continuazione dei concertoni da 100k tizi sudati con la bandana e la tipa sulle spalle, ma sono 15 anni che non ci vado per cui posso continuare a disprezzarli senza complessi

  2. Io non ho dispositivi apple e manco iTunes sul PC.
    Da me, per dire, non entrano.
    Quindi il modo ci sarebbe. Certo, sottende un certo sbattimento e la rinuncia a molte cose fighe (penso eh, non so di cosa parlo), ma non ci vedo grossa differenza con il boicottare Amazon.

  3. “però indipendentemente dal fatto che uno CONOSCA (che non PIACCIA è improbabile) Unforgettable Fire”
    Hai invertito l’ordine di quei due verbi per sbaglio?

  4. eh beh certo…si dovrebbero ascoltare i disconi che ti passavi nella tua autoradiolina..roba da diversi, alternativi e gente che sa suonare..o cantare. ma ti rileggi quando scrivi ?
    che miserie…

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