E niente.

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Tutto vero. Ho scritto dieci righe piene di nomi di gente che volevo ringraziare, da far leggere a Diego Altervista. Ho anche preteso che Diego, nel caso in cui, salisse sul palco con una coppola perché gliel’avevo vista in testa l’anno scorso. Immagino che il tizio sopra abbia ragione.

Intorno alle nove e mezzo di stamattina ho preso la bici e ho fatto un giro per Ravenna con la bambina. Io sono uno di quelli che se la credono, nel senso, un mesetto fa ho inforcato una bicicletta  ed era più o meno la prima volta da quando mi ruppi il braccio in bici, luglio 2004; ci ho messo circa tre giorni a diventare un topo da pista ciclabile, uno di quelli che attraversano a tradimento ogni volta che vedono delle strisce e fanno gesti alle auto (generosamente ricambiati). Tra due o tre settimane inizierò a riflettere sull’argomento, fare bilanci su quanto inquinano i vostri mezzi e aprirò una bike-zine per chiuderla nel giro di una settimana. Che cazzo scrivi sull’andare in bici? Si chiamerà Pedala e vaffanculo. Dicevo, sono in giro con la bici per il centro di Ravenna e subito dietro piazza del popolo c’è un musicista di strada. Lo vedi spesso quando giri per Ravenna, è un ragazzo magro coi capelli corti e canta in italiano con una voce abbastanza dolce e anonima. Ha una custodia per chitarra aperta dentro cui stanno le monete che raccoglie e un ritaglio del Carlino di non so quando con un articolo intitolato Il musicista di strada che ha fatto innamorare De Gregori. Mentre passo sta cantando una versione un po’ alla Guccini del Testamento di Tito. Rifletto un attimo e penso che passando l’ho sentito cantare Il testamento di Tito almeno altre quattro volte, che forse ogni volta che l’ho incrociato lui stava cantando una qualche strofa del Testamento di Tito. Rallento, non mi fermo, passo oltre.

Matteo dice spesso che a scrivere certi pezzi si sente come il critico di Cigarette Burns, quello che ha assistito all’unica proiezione ufficiale di La Fin Absolue Du Monde e da allora sta chiuso in una casa a scrivere la recensione del film. Norman entra in casa e lui batte a macchina in una stanza piena di fogli impilati uno sull’altro. Voglio dire, se ci leggete è abbastanza evidente che abbiamo degli irrisolti. Mi consolo pensando che magari in giro c’è qualcuno che ha passato gli ultimi venticinque anni a suonare un’unica versione extended del Testamento di Tito staccando solo per mangiare e dormire.

Abbiamo vinto un altro Macchianera. Diego è salito sul palco e ha letto dieci righe.

E niente.

Grazie.

13 thoughts on “E niente.”

  1. personalmente vi ritengo una manica di stronzi dalla tastiera facile e quasi sempre – fate le debite eccezioni tipo U2 MERDA SEMPRE E FORTISSIMO + altre che non mi vengono in mente – mi trovo sostanzialmente in disaccordo con la maggior parte delle cose che scrivete.
    ma le scrivete dannatamente bene.
    è per questo che vi leggo.
    …continuate così!

  2. Ieri pensavo: “C’è qualcosa di turpe se un sito come Bastonate, che parla di musica che non piace a nessuno, vince I macchianera. Vuol dire che la gente vota a caso. O sono tutti modaioli di merda che votano per darsi un tono, oppure la festa della rete è una cricca chiusa che si fa I pompini a vicenda…”

    Io vi leggo e voto da anni.
    Non credo mi sia mai piaciuto un disco di cui avete detto bene e certamente ne ho amati tanti di cui avete detto male.

    Questa cosa spiega meglio di mille parole I danni che ha fatto Grillo al nostro Paese.

    Complimenti. Sempre tantissimo rispetto e stima.

  3. Una nota di dispiacere per i 400 Calci che stavolta non ce l’hanno fatta, ma complimenti vivissimi a voi

  4. Boh, a me piace leggervi, per stile e punto di vista, l’argomento poco importa. Vi leggerei anche se il sito fosse a pagamento.

  5. Abbiamo troppo stile per rispondere alle critiche (MUORI STRONZO) però, prima di accoglierla o non accoglierla, vorrei capire che significa DISCORSI SERISSIMI PER PROCURA. Ho idea abbia ragione ma non ne sono certo.

    Oh, e ovviamente la vittoria è al 99% del nostro grande leader Francesco (Totti), e al 100% COMPRATA.

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