CE LO CHIEDE L’EUROPA: Our Love, il nuovo disco di Caribou che a questo giro suona molto più club feat. Costantino Vitagliano ex tronista / ex tutto

Anna Magni
Anna Magni

Lo scorso weekend sono andato ad un addio al celibato a Milano Marittima (RA), divertendomi peraltro un sacco nonostante io non sia avvezzo a questo genere di situazioni mondane. Cena al Pacifico Dinner e poi un salto al Pineta – ma non è questo il punto, il punto è che al Pacifico mentre sorseggiavo tranquillamente il mio aperitivo ho visto Costantino Vitagliano. Era seduto ad un tavolo da solo e smanettava con lo smartphone, del tutto incurante di ciò che lo circondava o forse attentissimo ad essere notato dalla gente manco fossimo dieci anni fa quando era considerato un divo e si parlava soltanto di lui. Aveva in testa uno strano cappello che lo faceva sembrare un qualcosa a metà strada tra Brad Pitt e Badly Drawn Boy e mi ha trasmesso un senso di tristezza tale da mandarmi in paranoia per un paio di minuti buoni – giusto il tempo di riempire lo stomaco con qualcosa di solido che mitigasse gli effetti dell’alcool, con qualcosa che mi facesse riacquistare sembianze umane.

 

E poi, una chiacchiera tira l’altra, un altro giro / un altro regalo / un altro aperitivo e Costantino è sparito nel nulla, vaporizzato. L’ho ritrovato qualche istante dopo, quando sono dovuto correre in bagno a svuotare la vescica. Aveva un cd in mano e me l’ha allungato. “Sai già cos’è”, mi ha detto. Io sulle prime non ho capito ed ho pensato al peggio, poi ho riconosciuto la copertina ed ho realizzato: una copia promo di Our Love di Caribou, gran colpo. È subito partita in sottofondo Finally di CeCe Peniston, ma probabilmente solo nella mia testa. “A questo giro suona parecchio diverso dal solito. Più dance, più club, come se nella testa di Dan Snaith il progetto Daphni avesse preso il sopravvento sul progetto Caribou. Sembra un fake del disco invece suona proprio così”. Incredulo non ho trovato la forza di replicare ed ho lasciato parlare Costantino, anche perché a dire il vero non ero nemmeno sicuro ce l’avesse con me; probabilmente ce l’aveva con il se stesso famoso di dieci anni fa, quando faceva il tronista ed una certa Italia era tutta ai suoi piedi. “Rispetto a Swim mancano una Sun o una Odessa, arriva dopo parecchi ascolti però quando arriva è una bella storia che vorresti non finisse mai”. Io ero basito, Costantino pareva un fiume in piena. “Dentro ad Our Love si respira un’aria che ti pare di stare dentro a Your Woman di White Town – che è tipo la canzone più bella del mondo a mio insindacabile giudizio – solo che qui tutto è più etereo, gassoso. Tanto per dire, Our Love (la title track, per usare una definizione che ti infastidisce tanto) pare Good Life degli Inner City suonata su Marte, Can’t Do Without You e Julia Brightly sarebbero opera di Moby se solo Moby avesse ancora decenza e senso artistico, Back Home è gli Art Of Noise suonati ad un rave sull’Enterprise. E non sono nemmeno sicuro che la tracklist sia giusta, non sono nemmeno sicuro che tutto ciò sia vero. Un disco talmente bello che pare immaginario”. Potevano essere passati 5 minuti oppure un’ora, a quel punto ero imbarazzatissimo ma soprattutto dovevo ancora svuotare la vescica e quasi quasi speravo nell’arrivo risolutore di un poliziotto come nel video di Outside diGeorge Michael (che poi è tratto da una storia vera, ma tant’è). “Oggi Caribou è roba da hipster e piace a tutti, chiunque va ai suoi concerti e manca poco che ce lo ritroviamo sulla colonnina destra di Repubblica, ma ti ricordi quando si faceva chiamare Manitoba e lo ascoltavamo in tre? Dico, prima che Handsome Dick Manitoba dei Dictators gli facesse causa e lo obbligasse a cambiare nome? Handsome Dick Manitoba titolare dei diritti sul nome di una farina e di una provincia del Canada te lo ricordi, vero?”. Certo che me lo ricordo Costa, però ora placati e lasciami andare a pisciare. “Caribou nel frattempo ha preso un PhD in matematica ed ha continuato a fare musica di qualità divenendo idolo degli hipster, i Dictators ormai suonano alle sagre della birra. Contrappasso perfetto”. Non ero ben sicuro di cosa fosse un PhD e soprattutto di cosa potesse voler dire con la frase ‘contrappasso perfetto’, ma sono praticamente certo che in questo caso Costantino avesse ragione da vendere. Nella vita bisogna sapersi costruire una posizione. “Da quando ho litigato con Daniele Interrante la mia esistenza non è più la stessa. Mi sento solo e nessuno mi considera più, ma in fondo meglio soli che male accompagnati. Interrante ora sta con la figlia di Faber De Andrè e recentemente gli hanno pure ritirato la patente per guida in stato di ebbrezza, guarda che brutta fine che ha fatto”. Costantino ha iniziato a ridere, un ghigno satanico che pareva non doversi fermare mai più. Io mi sono spaventato. sono corso fuori dal bagno e come un cane ho fatto pipì nel vaso di una pianta, incurante del fatto che il Pacifico Dinner è un posto di classe e certe cose non si possono fare. Meno male che non mi ha notato nessuno.

La copia promo di Our Love chiaramente me la sono tenuta, a caval donato non si guarda in bocca. Per riprendermi dallo shock ho raggiunto i miei amici già seduti al tavolo ed ho ordinato una frittura di pesce gonfiabile; la serata danzante al Pineta è andata benone al netto di parecchi momenti musicali a dir poco discutibili. Ho ritrovato Costantino Vitagliano solo a fine serata all’Autogrill di Castelbentivoglio Est (BO), quando sono dovuto correre in bagno a svuotare la vescica. Aveva un cd in mano e me l’ha allungato. “Sai già cos’è”, mi ha detto. Era una copia promo di Pop-Hoolista, il nuovo album di Fedez – ma non ne parlerò in questa sede perché è arrivato un poliziotto come nel video di Outside di George Michael e sono saltati tutti gli schemi.

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