MEGAPIEGA

fabrizio_corona_bc11

“TOR-TEL-LINIII E BOC-CHI-NI, TOR-TEL-LINI E BOC-CHI-NIII”
Pierobon ne aveva appena parato un altro da distanza ravvicinata a EMILIO BENITO DOCENTE del Rimini e intanto Meggiorini aveva da poco iniziato a travestirsi da giocatore di calcio e metteva lì un gol fantasma per il Cittadella e poi quello della condanna a metà secondo tempo. E via ancora il coro sui tortellini e sui bocchini, io mica capivo dove fosse l’offesa per i romagnoli in quel coro lì, che alla fine son due cose belle e tu non litighi con la morosa impugnandoti la patta dei jeans e gridando “Downton Abbey e piscio da seduto” ma il senso è che quel Rimini lì era più forte di quel Cittadella là, perchè c’aveva Ricchiuti e da scemi avevano perso Vantaggiato. Però s’è goduto e si è andati tutti al Pepenero a festeggiare.
Perchè è così: la riviera è fatta un sacco dalla GENTE e DAI POSTI. E insieme si uniscono e fanno una polis greca avanti di duemilacinquecento anni con sei mesi di attitudine ultraestiva di figa, settore alberghiero di cemento condonato, aperitizi e bamba. L’Italia che ispira e che va in vacanza, praticamente.
Hemingway aveva Key West, il punk italiano ha l’Emilia Romagna e se i Distanti ci mancano un sacco la botta di culo è che la loro influenza è lì nelle robe nuove che escono. Non è questione di eredità, è proprio un solco di tradizione tracciato e c’è solo da seguirlo: è uscito il disco nuovo dei Riviera e si chiama Riviera, c’è ancora la tromba che tira su la pacca e il magone da vecchie foto di scuola.

Capolavoro da testa bassa e abbracciarsi forte, punk di sussistenza e autarchia sentimentale coi testi TUTTIVERI TUTTOMALE TUTTOBENE a la Giorgio che arrivano sempre lì dove devono arrivare, all’organo della malinconia derivativa con cui abbiamo imparato a galleggiare col sorriso e la sabbia in mezzo al culo, a tenerci lì dove dobbiamo essere e cioè ad ascoltare un disco che è talmente punk romagnolo che per capirne tutti i riferimenti e i risvolti bisogna avere poco più o poco meno di trentanni almeno. Quasi come per andare al Pepenero.

Facciamo che siamo tutti belli e bravi abbastanza da fare il pre-order da fallodischi, dai che “Risata” è il pezzo della vita.

4 thoughts on “MEGAPIEGA”

  1. Vantaggiato era venuto al toro, il toro quello di colantuono/beretta/colantuono e gente tipo l’agile Loria e Pratali e Di Michele che si vendeva le partite finchè non l’hanno menato fuori dal ristorante.
    Poi ai playoff col brescia un rigorissimo+espulsione su bianchi non dato, e rachid arma che per poco non ti piazza il gol promozione ma invece niente, e quanto dolore.
    Di Vantaggiato c’era un articolone del tuttosport a tuttapagina sul fatto che Vantaggiato aveva l’hummer.
    adesso abbiamo Alessandro Gazzi da Feltre che gli hanno fatto anche un’intervista sul mucchio per via che ascolta i my bloody valentine

  2. Capirò un cazzo, ma più che di una scena florida io inizio ad avere l’impressione di una band che fa uscire un disco nuovo ogni tre mesi.

  3. no vabbbene il punk e gli abbracci virili, la musica emo e i testi che parlano invariabilmente dell’ex morosa ma, cazzo, ce ne fosse uno che cerca di cantare in modo almeno un filino diverso da quello dei FBYC

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