Fuori piove e io sono nel parcheggio del centro commerciale con una ragazza e le dico una cosa stupida e forse offensiva, poi un’altra, e lei me dice che la cosa che le ho detto è stata stupida e brutta e offensiva e io per fare lo sciolto inizio a spiegare le mie ragioni ma va tutto male e lei mi dice un’altra cosa brutta e allora mi offendo e voglio passare il resto del tempo a litigare e poi insomma, non è che le parole che ho detto le posso tanto tirare indietro, è come con le cicatrici. Presente? Le cicatrici rimangono lì e possono piacerti o non piacerti ma rimangono comunque. A me piacciono. Ho una cicatrice sul sopracciglio sinistro ma non è stata una litigata con una ragazza, sono stato menato dai fascisti o sono caduto dal seggiolone, non ricordo bene, lunga storia. Non so come mi sono cacciato in questa situazione, però. A un certo punto dentro la macchina l’aria non si respira più e allora esco e prendo la mia auto e me ne torno a casa incazzato e deluso e preso male. Fuori piove che dio la manda, il viaggio verso casa è lungo tre quarti d’ora e io non sopporto me stesso e le cose che ho detto e credo che domani la sistemeremo e rimarrà una cicatrice minuscola, impercettibile, ma finché non succede non succede. Poi l’acqua scroscia sui vetri e penso a cosa scriverle prima di dormire. Le tempie rilasciano un po’ di tensione. Al resto ci pensa la musica. Nell’autoradio ho il CD dei Bachi da Pietra che in questo momento è l’unico che hanno fatto, si chiama Tornare nella terra e va suonato forte. Qualcuno ha bisogno di spurgare lo scazzo con cose tristi e sussurrate e malinconiche e che non diano fastidio, io mi faccio gli impacchi di rumore assordante. I Bachi da Pietra stanno a metà tra le due cose e comunque non somigliano a molta roba in giro. Succi e Dorella attaccano a suonare e Succi dice che voglio scopare la vita nel sangue e sborrare sulla fine del mio essere di carne. È come quando sono chiuso in cameretta e mugugno da solo ad alta voce. Poi le cose con la ragazza le ho sistemate e i Bachi da Pietra hanno fatto uscire altri dischi. Tutti belli. La canzone più bella è sempre la traccia uno: Primavera del sangue, Casa di legno, Servo, Pietra della Gogna, Haiti. Non so dire se sia una scelta precisa o solo la mia percezione. I dieci anni successivi li passo a fare cicatrici ed asciugarle con altri dischi. Le canzoni di Succi sono dure come tutte le canzoni belle. No, ci sono anche le canzoni belle e morbide. Quelle di Succi però sono dure.
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Bachi Da Pietra
Habemus Baco EP
05 maggio 2015
vinile/digital
Wallace, La Tempesta, Tannen / Audioglobe
in anteprima Tutta la vita
GODO.
bachi vi amo.
considerato che questa è la traccia n.2, qui le cose sono due:
o la traccia 1 si rivelerà una delle più belle canzoni italiane degli ultimi come minimo 10 anni, o la tua si rivelerà pubblicità ingannevole! (però hai creato hype quindi hai vinto in ogni caso) 🙂