“Le migliori dichiarazioni mai fatte dai negri sulla loro anima sono state modulate al sax tenore”, è una bella citazione di Ornette Coleman. Credo che, nel dire questa frase, Coleman stesse spiegando perché avesse inciso Ornette on Tenor (che, peraltro, è un album raramente citato ma è immane), ed è una di quelle volte che uno sta dicendo qualcosa di molto circostanziato e però, non volendo, dice in realtà una verità assoluta. Nei suoi dischi più famosi, credo in quasi tutti i suoi dischi in effetti, lo strumento di Ornette è invece il sax contralto e ne deduco che non stesse dichiarando cose sulla propria anima – però, e lo dico io che non so nulla, le cose che stava dicendo ci somigliavano parecchio. Questi album famosi parlano tutti di futuro, di cose da venire – era musica pazzamente all’avanguardia e consapevole di esserlo. Forse quello che Ornette non sapeva, nel momento in cui li pubblicava, era che lo sarebbero rimasti e probabilmente lo rimarranno. Ornette Coleman è morto oggi, era molto anziano, l’ultimo suo album che io abbia ascoltato è Sound Grammar, di una decina di anni fa. Ornette ci suona il sax contralto, il violino, la tromba. È musica d’avanguardia che, è retorico dirlo ma è anche vero, nessun ventenne o trentenne è più stato capace di fare. Ornette Coleman è morto oggi, era molto anziano, ha spinto al massimo fino alla fine, è cinquant’anni avanti al suo tempo, e questo per sempre.
il dettaglio degli Eagles è l’orrore che s’infiltra nel quotidiano
fantastico ho sbagliato post
Bel post. Quando non cerchi di fare il sensazionale scrivi bene!
È vero. Però non è che cerco di essere sensaZionale, è che scrivo bene solo quando sono triste.