Puttin on the Ritz – White Light/White Heat

KekkoFranciBegoli non ha fatto un disegno per la rece e quindi ecco il fronte del disco fotografato da me
KekkoFranciBegoli non ha fatto un disegno per la rece e quindi ecco il fronte del disco fotografato da me

Domenica sera mi sono andato a vedere i Talibam! grande jam come al solito, anzi più del solito, perché per la prima volta hanno dimostrato in maniera inequivocabile che loro sono maestri dello spazio/tempo. Nel senso che per l’80% il concerto è stato il “solito” bellissimo TURBOSKRANNORA (ra da leggere RAH come SUN RA) cioè synth sbrocco strarockfreeskrot di Matt Mottel e turbinio chaotix controlled di Kevin Shea. Sul finale però hanno suonato ritmi normali, per la precisione ritmi swing o strarock, precissisimi che però a buffo turbosglitchavano for real nell’infinito li verso il TESSERATTO DELL’AMORE che grazie a quer cojone regista di Batman L’Obscuro Demente ora conoscete tutti (mi riferisco il bruttissimo film: l’interstizio nella libreria è una stella). Ovvero i due suonavano drittissimi tipo swing de paese che però sgommava verso luogo dove spazio e tempo perdono ogni senso, verso il mondo quantistico sopra nel cielo o nel micro nulla (kuesto pure spiegato per le masse nel simpatico ant man) etc. Insomma era la dimostrazione palese che quando i Talibam! arrivano e “fanno casino” in realtà non stanno facendo casino ma stanno suonando diligentemente pezzi e ritmi de vecchis, ma li suonano lassù nell’iperuranio e quindi a noi paiono robe free casuali invece no sono suonate con calcolo e diligenza, eleganza e potenza ben diretta, etc. Ma non quel calcolo brutto in culo degli euroscemi tristi (boh i genesis? er prog er teatro quelle minkiate li) ma il calcolo abstract che include i numeri irrazionali ma sopratutto ER KAZZO.

Tutto sto preambolo per dirvi che a fine concerto vengo attratto da questo manufattoartefatto qui:

Putting On The Ritz - White Light / White Heat (glitterato 33 giri del 2010) Foto fatta da me.
Puttin On The Ritz – White Light / White Heat (glitterato 33 giri) Foto fatta da me.

Cioè White Light/White Heat dei Velvet Underground (uno dei primi capolavori di quel noise amato dall’antica civiltà dei rumeri) coverizzato per intero da una band formata da BJ Rubin (autore del bellissimo BJ Rubin Show roba skrotusmagiknoiz), i due Talibam!, e contrabbasso+fiati del giro jazz jass NY che vi copio incollo da un altro sito: Moppa Elliott: bass; Jon Irabagon: saxophone; Sam Kulik: trombone; Nate Wooley: trumpet.

Il nome della band omaggia questo classico swing che avrete sentito mille volte tiptappare (magari in versione Frankenstein Junior) e infatti torno a casa tutto eccitato e appena metto sul disco ho la conferma: il modo in cui risuonano per intero l’album dei VU è proprio SWING !!! Non uno swing normale ovviamente, immaginatevi piuttosto una mini Arkestra demoniaca alle prese con White Light/White Heat e capirete come in realtà nonostante la mancanza di chitarre/amplificazione il risultato sia rumeroso e frastornante come l’originale. Ricollegandomi alla descrizione del live dei Talibam! fatta prima, immaginatevi questa gente talentuosissima che sa suonare a livello quantistico senza bisogno di spaziotempo e che naviga nel nostro spaziotempo scegliendo come base de vecchis le canzoni immortali di reed cale morrison tucker. I Puttin on the Rits sono così diligenti ed eleganti che tutti i rumeri le intensità e persino i minutaggi dell’originale sono rigorosamente rispettati, ma sempre in maniera tesseratto.

Insomma ora che pure voi cretinacci di Bastonate pare che amiate sia gli VU che Sun Ra (oltre a cose di dubbio gusto come Taylor Swift e boh quelle cazzate che lo rendono ogni anno sito musicale dell’anno) fatevi un favore e riscoprite l’origine swing che è dentro ognuno di voi con questo raffinatissimo disco jass! Dentro ci troverete pure un cd con cover di pezzi jass suonati in modo jassisstico, c’è pure quella fly me to the moon resa famosa tra noi nerd nel pomposissimo Evangelion. Ci sarebbe stata bene li dentro per prendere in giro i problemi di Shinji il fesso. Voto: 10

CHE CAZZO E’ BELLIISSIMO STO DISCKO DOVETE AVERLO MIGLIOR COVER ALBUM DI SEMPRE PE RUNO DEI MIGLIORI DISCHI DI SEMPRE !!!! KUI’ UN ANTEPRIMA YOUTUBE DLE PEZZO PIU’ NROMALE DLEL?ORIINGALE E QKUINDI ANKE DI QUESTO KVOER SUL DISCO POI TUTTO DIVENTA POIU’ MATTO FINO AD UNA SISTER RAY TROMBORGISTICKA ANDATE A VEDER EI TALIBAM! E COMPRATEVELO!!!! VOTO: 10.12

15 thoughts on “Puttin on the Ritz – White Light/White Heat”

  1. minchia. Direi che “l’intenzione” che i VU han messo in quel pezzo e’ stata colta.
    Anche se l’originale ancora ancora lo puoi mettere su in macchina, questo e’ solo per droghe e poltrona!
    Pero’ il livello di inaudibilita’ e’ molto alto e praticamente non si capisce un cazzo, quindi direi missione compiuta…

  2. dritta sfiziosa, solo non capisco perché voi di Bastonate dobbiate scrivere (quasi) tutto come se aveste 16 anni.

  3. Theo/Giacomo:grazie!

    Richard: giuro a 16 anni scrivevo in maniera molto più noiosa. Per ispirarmi di solito leggo blog scritti da 11enni. Kuindi mi diskpsicace ma non ti kapisko, nel dubbio ti konsilio ruolo di kapò!

    Fracazzo: meglio tardi KE mai 😉

  4. La cosa bella di queste fregnacce indie (parlo del disco) è che sono le uniche al mondo ad avere un livello di TOTALLY WANT IT pari a 100 su 100, e perciò

    TOTALLY WANT IT

    poi non le senti ma

    HARDCOPY NEEDED AAA-PLZ HELP!-AAA
    WILL WORK FOR 1 COPY :-)))))))
    T
    O
    T
    A
    L
    L
    Y

    W
    A
    N
    T

    I
    T

  5. complimentandomi pure per il citazionismo berlusconiano (brrrr), dico solo che tra la noia e prendere lezioni di italiano dai Casamonica al gran completo per risultare più simpatici (a chi poi, e perché?) ci sono interessanti sfumature nel mezzo.
    però alla fine pure sticazzi eh…

  6. Ma guarda ke kontinuo a non kapirti! Kose kasamonika? A ki devi risultare simpatiko? A me sinceramente pari antipatiko kome una KULONA INKIAVABILE. Non kapisko. La konsilio ruolo di kapò.

  7. è solo gusto. Uno ama Eco, uno Volo. Tolti i refusi, leggere TURBOSKRANNORA (eh?) o turbosglitchavano (what?) mi ruga il cazzo. Ma tanto sono vecchia e inchiavabile. Quindi relax.

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