
Per un sacco di tempo ho pensato che No Surprises si chiamasse Lucky. Ho comprato il mio primo lettore CD un annetto dopo l’uscita di OK Computer; Nicola mi masterizzò il CD e io sbagliai a copiare i titoli delle canzoni sulla copertina. “Bellina la 10, come si chiama? Lucky.” La mia canzone preferita di OK Computer inizialmente era Lucky, e mi piaceva molto anche quella dopo Lucky (cioè Lucky, appunto). Di lì a poco mi abituai a utilizzare il CD come formato standard, e questo fa sì che per la maggior parte degli album usciti tra la fine degli anni ’90 e la prima metà degli anni 2000 le mie canzoni preferite di un dato disco siano “la uno”, “la tre”, “la sette” e via di questo passo.
(non so se avete mai notato che nei dischi rock la sette è spesso una delle canzoni più belle)
Poi ho continuato ad ascoltare OK Computer, che è il mio disco preferito dei Radiohead (secondo posto The King Of Limbs, terzo posto non pervenuto). Da una decina d’anni la mia canzone preferita è Let Down, perché Diego la suonava per ultima, in chiusura ai dj-set anni ’90 che facevamo assieme. Una volta mi raccomandai: “mi raccomando chiudi con la 5 di OK Computer”.
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(l’immagine è di ravenna8bit, il mio account instagram preferito)
La cosa di associare titoli sbagliati ai pezzi a causa delle cassette copiate è il manifesto della nostra generazione.
La 7 di Ok Computer è “Fitter Happier”, una delle mie preferite in assoluto. Ma non so se vale come disco rock. Sono a venuto a conoscenza che esiste una versione con la voce di Max Collini.
E sti cazzi non ce li mettiamo?
Associare titoli sbagliati ai pezzi perchè hai sbagliato a masterizzarli o perchè li hai scaricati da Emule col titolo sbagliato.
E rimanerci male con le tipe quando ti fanno capire che è inutile sapere la canzone a memoria se poi il titolo è un altro.
@anonimo: booooooooooooooooring
allora non sono l’unico stronzo ad avere The King Of Limbs sul podio
Per qualche tempo è girata, nell’internet, una cover di Something dei Beatles che risultava a nome Radiohead. Io l’ascoltavo e dicevo “Bella. Allora quando vuole sa cantare.”
Poi ho scoperto che era una demo voce e chitarra di George Harrison, peraltro edita ufficialmente (il massimo dello scuorno).
Ci avevo pure scritto sopra (l’idea era di scrivere su alcune cover dei Beatles, ne ho scritte 5 o 6 e poi ho mollato).