Grant Hart (1961-2017)


Una cosa la devo ammettere: ci ho sempre sperato. Ci speravo prima che le reunion andassero di moda e ho continuato a sperarci quando le reunion sono diventate una tappa semiobbligatoria per qualsiasi gruppo rock che avesse contato anche solo un po’ fino agli anni novanta. E ho continuato a sperarci un paio d’anni dopo, quando la reunion di un gruppo era normale come il primo demo, una semplice realtà dei fatti con cui semplicemente toccava fare i conti. E ci ho sperato ancora, quando vedevo i gruppi riformarsi un anno dopo aver finito di incassare i soldi del tour d’addio. E più la situazione diventava patetica, più pagliaccesche e rovinose e insensate diventavano le reunion, più ci ho sperato. E più m’incazzavo coi gruppi che lo facevano, più ci speravo. Le voci erano brutte, si diceva che non si guardassero manco più in faccia, si diceva che tra cause e intermediari e diritti sul catalogo storico una cosa del genere non fosse manco pensabile. Poi vedevi Grant Hart scheletrico in qualche documentario e leggevi la biografia di Mould e capivi certe cose, ed è sempre stato facile razionalizzare e calmare la testa su questa cosa, ma col cuore mi sento di dire di non aver mai smesso di sperarci. Un giorno avrei fatto una cinquantina di chilometri e pagato il biglietto, e li avrei visti tutti e tre sullo stesso palco, e loro avrebbero fatto tutte le canzoni a cui potevo pensare, tutte attaccate e senza dire una parola tra un pezzo e l’altro come si sente nei video e nei bootleg, tutto Warehouse in fila e poi due ore di canzoni dai dischi prima, rigidamente alternati –una di Bob Mould e una di Grant Hart. Che poi è la stessa cosa che mi è successa questa mattina, quando mi hanno detto “è morto Grant Hart” e l’ho letto su Variety e non c’era nessun’altra conferma in giro e con la testa lo sai che è vero ma il cuore delle volte continua a battere con la sua velocità e continua a buttar sangue e a sperarci anche dopo che la notizia l’han ribattuta tutti quanti, e adesso pian piano vedrai che si ferma

2 thoughts on “Grant Hart (1961-2017)”

  1. Everything Falls Apart and More insieme a boogadax3 e una cassetta dei migliori gruppi new wave inglesi e americani sono state delle epifanie quando ero teenager.
    Grazie Hart.

  2. Come mai tutti sti giorni di latenza… Rumore l’ho letto, Prismo é finito da un po’ ed io non mi sento tanto bene. Dove devo cercare??? Più bastonate e meno cazzeggio…

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