i detrattori

Oggi ho letto 5 o 6 status su Facebook, giornalisti e addetti ai lavori, secondo cui l’inclusione di Liberato nel cartellone del prossimo Sonar è una bruciante sconfitta per i suoi detrattori (e.g.). Ecco, ci tengo a precisare che il mio totale disinteresse per la musica di Liberato (farcito da occasionali punte di fastidio nel dovermi trovare ad ascoltarlo in situazioni coatte) dipende più che altro dal mio gusto personale e dal mio modo di stare al mondo, due cose che non sono particolarmente scalfite dal fatto che l’estate prossima Liberato suoni al Sonar o alla sagra della porchetta di Verghereto. La buona notizia è che potete continuare ad  ascoltarlo per 20 ore al giorno da oggi al Sonar, senza che nessuno ne sia infastidito e provi a spiegarvi in cosa state sbagliando. 

6 thoughts on “i detrattori”

  1. Comunque “despacio” significa “piano”, non “spazio”. Ivic rimandato all’esame scritto di spagnolo I.

  2. Continuo a pensare che la musica cantata in dialetti locali sia un grande mezzo per una etnia di trovare il suo posto nel mondo e non deve essere ostacolata.

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