EXTREME 8 BIT TERROR (Sonic Belligeranza)

 
Il metal è quella cosa che ti inchioda il culo e ti fa fare le cornine ruttando, la corsia preferenziale dalle quattro pareti di una cameretta verso la vita, un corso accelerato alle meraviglie e agli orrori del mondo, per molti l’unica scuola veramente formativa; comunque roba seria, e in quanto tale da trattare come si conviene, con rispetto, dedizione e devozione. L’8-bit metal (come pure l’8-bit rock, o l’8-bit pop, o l’8-bit polka) di per sé è una roba abbastanza semplice da imbastire nell’era del digitale e dell’incorporeo, basta rastrellare qualche base MIDI da qualche archivio freeware in giro per la Rete, modificarla attraverso programmini freeware pure loro e il gioco è bell’e fatto: una veloce ricerca, un po’ di smanettamenti col mouse e tempo cinque minuti (dieci per i perfezionisti) e più o meno qualsiasi canzone sulla faccia della Terra diventa un possibile sottofondo per il penultimo livello di Castlevania. Un misero giochino retronostalgico, un’innocua cazzatella ricreativa da e per nerd zuzzurelloni degna giusto di un commento nonsense su youtube. Ma DJ Balli e i suoi cenobiti conoscono bene l’argomento, troppo bene per pensare di potersela cavare con un giretto di ricognizione in Rete e qualche preset plasticoso del cazzo: piuttosto, gameboy modificati a sfare, Sound Forge a palla e un’attitudine che è figlia di un amore autentico per la musica da cui prende le mosse. Non c’è traccia di spregio nelle deferenti riletture di Bulldozer e Vanadium ad opera di Micropupazzo, nello spettacolare Iron Maiden medley di Mat64 così vicino in spirito e riuscita all’indimenticato (perlomeno da queste parti) Powerslaves – il migliore tribute album alla Vergine di Ferro che io abbia mai ascoltato – e che dire delle nervose, schizzate rendition di Regurgitate, Napalm Death e ancora Iron Maiden del fumettistico Dr. Pira e di una colossale War Ensemble che previa Balli trattamento diventa un monolite breakcore tetrissimo e straniante, da acido salito male, quattro minuti e mezzo che piacerebbero anche a Kerry King (in tutto questo c’è anche una cover di quel povero cristo di Richard Benson, ma sticazzi). Extreme 8 Bit Terror non è roba per chi non ha mai ascoltato, preferibilmente in tenera età, almeno un disco degli Iron Maiden, e men che meno per chi non ha saputo guardare oltre le mutande leopardate dei Manowar e ignora o deride o stigmatizza dall’alto della sua discografia dei Wilco (nome a caso sostituibile agevolmente con quello di qualunque altro fiacco gruppo da morte del cuore) l’unica cosa vera con cui entrerà mai in contatto. È il 2011 e lo spirito continua.

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L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 18-24 luglio 2011

e noi pure.

 
Stasera e domani per chi ne ha da spendere c’è da fare la spola tra Filippo Re e Bolognetti: hip hop francese da una parte e blues tirolese (con reading di Giovanni Succi in apertura) dall’altra oggi, e Dirk Hamilton contro Ex-Otago (che, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, un tempo che mai come ora sembra ere geologiche fa erano un gruppo da devozione totale) per domani, il tutto gratis e ad orari che al confronto le galline vanno a letto tardi. Mercoledì dubbio amletico divorante: delirio 8-bit metal a Faenza + coda con gli Yacht (o come cazzo si scrive) gratis al Museo delle Ceramiche (tutti i dettagli nel flyer più sotto), oppure delirio street punk/grind al Nuovo Lazzaretto con Lobotomia per la prima volta in Italia e Total Chaos (dalle 22, portate l’ossigeno e i sali minerali)? Intanto mi metto avanti e inizio già da ora a cucire toppe degli Amebix sul mio giubbotto di ecopelle sbrindellato. Giovedì ancora ping-pong Bolognetti-Filippo Re: il nuovo fenomeno pitchfork-pilotato Washed Out da una parte, i giovani di belle speranze Yo Yo Mundi dall’altra. Venerdì l’overdose: Death By Stereo al Blogos (dalle 20, quindici euro), Avi Buffalo al bagno Hana-Bi a Marina di Ravenna, il guitar-hero lesbico Kaki King a Filippo Re, e pure le CocoRosie a Ferrara per i più temerari. Sabato è il giorno degli eroi: Sepultura al Rock Planet, Joanna Newsom e Josh Pearson a Ferrara e Lou Reed a Sogliano al Rubicone. Basta la parola.
Da venerdì a domenica al Centro Polivalente United Sport scatta We Love Vintage; ogni giorno dalle 15 a mezzanotte (domenica dalle 11 a mezzanotte) mostre, mercatino vintage e concerti a nastro, il tutto a cinque pidocchiosi euro compresa una consumazione. Siateci.