lista dei dieci-dodici-boh dischi più belli e importanti mai pubblicati da degli italiani (Bastonate is the new Rolling Stone but with no figa)

Ho dichiarato in tempi non sospetti la mia stima per Rolling Stone. Cioè, Rolling Stone è Rolling Stone ma di tanto in tanto c’è un pezzo figo, o almeno sopra la media, ecco tutto. E ci scrive un sacco di nostri sodali (noi no). Comunque niente, è uscito il numero cento di Rolling Stone ed è stato celebrato con una lista dei cento dischi italiani più meritevoli di finire in una lista con cento dischi italiani. A compilarla è un gruppo di cento esterni, tra cui almeno quaranta tra scalzacani, incompetenti, teste di minchia e gente che scopa regolarmente (almeno sembra dai risultati). Costoro hanno partorito un elenco di cento titoli che a prima vista sembra la lista più carica di WTF mai pubblicata da un essere umano, e a seconda vista sembra quasi peggio. Dicono comunque che il numero sia molto bello, quindi andate in edicola e compratelo. Io lo farò, e nel frattempo magari colgo l’occasione per farmi la sponda e piazzare sul blog una lista dei dieci-dodici-boh dischi più belli e importanti mai pubblicati da degli italiani secondo una poll effettuata in seno allo staff di Francesco di Bastonate. Naturalmente non ci ho ragionato un secondo, ho escluso robe che mi piacciono ugualmente sulla base di discutibilissime scelte macro (tipo tutto sommato mi ascolto De Gregori molto più spesso di quanto ascolto i Frammenti, e Melma&Merda molto più di De Gregori etc), ma alla fine è solo per rompere il cazzo e dichiarare con malcelato orgoglio il nostro amore per le liste di qualsiasi tipo. Ingoiate la lista e non rompete i coglioni. Se avete liste migliori, ne sono assolutamente convinto, postatele sui vostri blog. Mancarone Splinder.

LAGHETTO – SONATE IN BU MINORE PER QUATTROCENTO SCIMMIETTE URLANTI
Io e questo disco siamo BFF. È un disco di genere non di genere e loro sono il più grande gruppo mai esistito al mondo, e quindi questo –essendo il loro migliore- è anche il miglior disco mai registrato. Contiene Uomo Pera, Devoured by Carlabruni, L’odore dei pomeriggi (quando li butti via) e svariate altre cose ugualmente belle.

SANGUE MISTO – SXM
Sì, insomma, dovevo sceglierne uno tra tutti quelli che in qualche modo sono legati a questa cosa e comunque probabilmente questo qua è il disco che ho ascoltato di più in assoluto. Non riesco a spiegarvi com’è che è il mio disco preferito.

ZU – IGNEO
Dovevo sceglierne uno anche degli Zu, vado con il migliore, piuttosto casualmente un disco uscito su Wallace che è un po’ il modo che ho di includere quella che nei duemila, una cosa o l’altra, è stata la mia etichetta preferita.

FAUSTO ROSSI – EXIT
Non so se avete mai fatto caso a questa cosa che tutti i tag di Bastonate sono pezzi del testo di Blues. Non fosse stato per Reje non l’avrei mai ascoltato. Omaggi.

CONCRETE – TIPO TUTTO
Dei Concrete se non erro è uscito solo un disco diciamo lungo, che si chiama Nunc scio tenebris lux, ma potrei anche avere sparato un nome a caso. Poi c’è un10” e alcune robe clamorose tipo uno split con Antisgammo. Se vai a cercare in Italia un gruppo più sofferto e preso male in quel genere lì non trovi nulla. Oddio, anche non in Italia è difficile. Ho sentito dire che a un certo punto qualcuno ha stampato un CD, forse SOA o qualcosa del genere, io non l’ho mai visto, non mi pongo domande –specie perché Google in queste cose non aiuta.

UOCHI TOKI – UOCHI TOKI
Quello con ottanta pezzi, una dozzina dei quali grindcore. Ci mancano.

PIERO CIAMPI – L’ALBUM DI PIERO CIAMPI
Non ho un disco di Piero Ciampi, ho scaricato degli mp3, questa passa per essere una raccolta supercompleta delle sue cose che per la maggior parte non ricordo manco che titolo hanno ma mi spaccano in due. Piero Ciampi è per me trentacinquenne quello che Fabrizio de Andrè è per me venticinquenne, vale a dire diobbò ma te non hai idea come me la vivo diobbò, però è morto povero e male ed è molto più crust. Contrariamente a Fabrizio de Andrè che invece negli ultimi anni è diventato per tutti IL FABER e gli stessi dischi che allora ci gasavano, adesso ci fanno schifo al cazzo a tutti.

BACHI DA PIETRA – NON IO
A caso, tra i Bachi da Pietra. Includiamo ancora Wallace, Bruno Dorella, i Madrigali Magri e i dischi dove invece che il cantante c’è un depresso che parla. A me i Massimo Volume non piacciono.

CRIPPLE BASTARDS – YOUR LIES IN CHECK
Gente tranquilla.

FRAMMENTI – L’APPESO
Alla fine dell’arcòr e del punk storico italiano, se mi faccio un esame di coscienza, non m’è mai fregato un cazzo.

CRUNCH – WORTH MENTIONING
Del noise invece sì. Questo è uno dei pochi dischi dell’italia diciamo PESA che non passava per i posti occupati usciti pre-2000 che riesco ancora ad ascoltare e anzi mi prendono meglio ad ogni nuovo passaggio.

THE SECRET – SOLVE ET COAGULA
Non volevo sembrare un nostalgico.

(Ma sì, mettiamoci pure un disco degli Uzeda o dei Bellini, chi se ne frega. E poi magari To The Ansaphone, l’ultimo dei Nativist, Assalti Frontali/Brutopop e altre cose simili)