Dico solo che in un mondo in cui è possibile che nello stesso giorno si riuniscano At The Drive-In e Refused non ha molto senso mettersi a occupare roba. Non ho una vera e propria opinione sulla reunion dei Refused, tranne che evidentemente
1) in prospettiva era meglio l’opzione B (alive by your oppression);
2) ragioni generiche legate a qualsiasi reunion (“sempre meglio che Church of Noise“, “almeno me li sparo dal vivo”);
3) non è giusto togliere a Refused Are Fuckin’ Dead il ruolo di ultima uscita pubblica dei Refused.
Per quanto riguarda gli At The Drive-In, gruppo di GENTE CHE NON CE L’HA FATTA, scusate il caps lock, non ho mai avuto eccessivo rispetto per il gruppo. Hanno fatto uscire almeno un bellissimo disco, in funzione del quale ho ascoltato tutti i lavori precedenti (niente di incredibile, tutto sommato) e gran parte dell’imperdonabile merda di cagna incisa dagli ex-membri nelle successive incarnazioni.
In un caso o nell’altro, comunque, i gruppi hanno semplicemente -immaginiamo- accettato offerte economiche invitanti. Quello che mi dispiacerebbe è se passasse il messaggio stile “finalmente tornano i gruppi veri, quelli che si son sciolti all’apice della loro creatività” che sta rimbalzando sui network in queste ore. Gli ATDI si sono sciolti perchè i due capelloni non riuscivano a stare in mezzo agli altri E per problemi con l’etichetta. I Refused si sono sciolti perchè non avevano più la benzina per andare avanti. Quindi va benissimo, avrete l’occasione di vedervi entrambi in un qualsiasi Estragon strapieno, ma quelli che organizzano ‘ste rimpatriate sono più o meno gli stessi che vendono i SUV ai quarantacinquenni con i primi sintomi da disfunzione erettile.