QUATTRO MINUTI: Flaming Lips/Prefuse 73 EP (casa discografica: boh? Non mi interessa, non perdo nemmeno tempo a cercarla)

file under: copertine che fanno schifo al cazzo pur avendo la pretesa di essere all'avanguardia

VIA

Iniziamo copiando: “L’EP, stampato in vinile a tiratura limitata e venduto solo presso il negozio Guestroom Records di Oklahoma City, conta 4 tracce che miscelano la tentacolare ispirazione di Coyne e soci con i glitch e le sperimentazioni tipiche di Prefuse 73. Il disco non è certo adatto a tutti i palati, l’acidità propria dei due protagonisti si somma in vertici a volte ineffabili, ma i fan dei Flaming Lips non resteranno certo delusi.”

Faccio partire (non ho l’EP stampato illegalmente perché non andrei mai e poi mai in Oklahoma, l’ho scaricato illegalmente), ascolto, interrompo. Riprovo più tardi ma interrompo ancora. Al terzo tentativo riesco ad ascoltarlo tutto. Una, due, tre, quattro volte, giusto per capire che l’EP dei Flaming Lips insieme a Prefuse 73 non è adatto a me perché è una delle cose più tediose che siano mai esistite nella storia della musica. Insopportabile. Ma perché la gente non si diverte invece di infastidirci con musica del genere? Perché la gente non si diverte invece di ascoltare musica del genere?

Per scrivere tutto questo ho impiegato un minuto e mezzo. Me ne resterebbero due e mezzo ma esco perché c’è una bella giornata di sole e voglio vivere la vita.

STOP

Gruppi con nomi stupidi: RIFOKI

"Cazzo, amico, riesco a vedere attraverso i palazzi!"

 

Rifoki è il nome della partnership tra Bob Rifo e Steve Aoki. Mi ha fatto ridere. Saranno almeno tredici minuti che continuo a ripetermi “Rifoki” gongolando come un autistico con la bava, e cercando di ricordare altri moniker altrettanto stupidi. È difficile. Per ora mi sono venuti in mente soltanto Glanzig (una scrausissima cover band che esegue, per l’appunto, soltanto pezzi di Glenn Danzig), i preadolescenziali Ti.Pi.Cal e l’insuperato (fino ad oggi) Raku Sugifatti. Sicuramente ne esistono molti altri, e probabilmente anche di (ancora) più dementi, ma al momento non mi sovvengono. E comunque: RIFOKI. Non so a voi, ma a me leggere questo nome per la prima volta ha fatto lo stesso effetto di una striscia di boliviana pura dentro narici vergini, come tirare del wasabi. BUM! Dritto al cervello. Ora ho soltanto bisogno di un logopedista.
Ah, il disco non l’ho ascoltato e al momento non riesco a immaginare manco un barlume di ragione valida per farlo: mi basta ripetere il nome un paio di volte e sto già in crociera. Se ne parla comunque qui e sta in streaming qua.