Senza titolo (ma questa è meglio)

Magari fatevi la lista delle reunion assurde e sgamate che vi piacerebbe veder prendere piede verso la fine del 2009. Al mio primo posto da quando ascolto musica ad oggi vengono gli Husker Du, ovviamente, e ormai sto quasi quasi diventando sfiducioso -ma perchè mollare proprio ora? Speriamoci. Comunque in linea di principio se siete fanatici di musica pesante distorta cattiva merdosa e accacì potreste aver bisogno di una rinfrescata sui depressi che si sono riuniti recentemente nella giusta omertà del resto del mondo. Fatevi una lista mentale: Lifetime, Coalesce, Earth Crisis

NO, VAFFANCULO. Mi è scesa la depressione. Ricomincio senza massimi sistemi, altrimenti mi tocca andare in terapia.

rorschach

Verso la fine di settembre i Rorschach terranno cinque concerti nella Costa Est. Te li immagini cinque tizi che non suonano come gruppo da diciassette anni –riservandosi comunque di fare roba fighissima con altri progetti tipo Deadguy- rimettersi assieme per suonare cinque concerti? Si rischia di piangere. Si rischia la macchietta. Dio del cristo, i RORSCHACH si stanno riformando. Mica i Sottopressione. Se vi servono biglietti lasciamo un link. L’immagine l’abbiam presa sempre da Brooklynvegan, non avevamo voglia di spulciare troppo. Alleghiamo anche un commento visuale estatico di stampo avant:

sxe

Palestra-core atto #3452245366542546

oxI Coalesce sono un monumento di indipendenza artistica all’interno del postHC statunitense che conta, una delle menti più illuminate di tutta la scena, un autentico faro per migliaia di persone che ne hanno adottato (copiato) lo stile portandolo a un certo successo commerciale sull’onda di un guardaroba ed un taglio di capelli più consono. Questo se vogliamo parlare in generale. Fa eccezione, naturalmente, il disco che Relapse ha appena dato alle stampe, che si chiama Ox ed è il primo lavoro di studio in dieci anni con scritto Coalesce sopra, frutto di una reunion che dire esangue è poco (sostanzialmente si sono riformati per suonare ad un festival che non si è tenuto) e costruito sul concetto di NON risaltare manco per un secondo, manco per sbaglio, in mezzo a tutti i mostri metalcore che hai contribuito bene o male a generare. Si salvano, nel disco in questione, alcune divagazioni di chitarra acustica e altre amenità che si sentono per due o tre secondi all’inizio dei pezzi, per un ammontare complessivo di circa mezzo minuto di illuminatissimo non-allineamento accacì lungo tutto il percorso. Meglio che niente, ma anche no: persino Eminem s’incazzerebbe a morte se gli dicessero che la cosa migliore dei suoi dischi sono gli skit. Però la copertina è davvero molto curata, chissà quante notti insonni.