Ancora tramortiti dal punitivo concerto degli Swans (oltre due ore di dolore e sopraffazione in quel forno crematorio legalizzato che è il Locomotiv) iniziamo la settimana in pesante debito di ossigeno, di sali minerali e di voglia di vivere; la seguente sarà dunque un’agendina ad alto coefficiente di disfattismo.
Se riusciremo a schiodare il culo dalla poltrona su cui restiamo per ore spalmati a fissare le pareti, questa sera dalle 21 al Nuovo Lazzaretto si prepara una bella infornata di punk’n’roll degli incapaci in compagnia della provocante Texas Terri, dei madrileni Tokyo Sex Destruction più altra robaccia sconosciuta di cui mi fa fatica cercare i link. Cinque-sei euro e tanta simpatia da parte del vicinato. Martedì 7 se gli Swans non vi sono bastati e volete farvi un’altra pera di allegria ecco gli Elf Power in funeraria commemorazione pre-anniversario della morte di Vic Chesnutt, al Covo dalle 22 (il prezzo come al solito non è dato saperlo se non previa telefonate astiose alla direzione il giorno stesso del concerto); altrimenti, visto che poi il giorno dopo è festa e quindi bisogna divertirsi, al Ruvido c’è Rexanthony (per un amarcord peso di quando eravamo giovani, belli e felici e l’ecstasy che spacciavano fuori dal Cocoricò era di buona qualità), mentre per gli irriducibili del cucchiaino l’appuntamento da non mancare è con Paul Kalkbrenner al Link, ma solo per i più previdenti: le prevendite sono infatti già esaurite da quel po’, e senza non si entra. Ah, per i necrofili ci sono i Sonics a Cesena.
Mercoledì 8 per i rockettari che non si rassegnano a restare in casa a cercare di smaltire il down al Nuovo Lazzaretto arriva l’indomito Kevin K con la sua bella paccata di reducismo decadentista; ad accompagnarlo gli inossidabili Titbits. Altimenti, Assalti canta e non manda in letargo le menti al Bartleby (per ora non ne so niente, ve la vendo come l’ho comprata). Giovedì riposo, non c’è un cazzo di niente di decente in giro anche ad andare a scandagliare l’intera regione.
In compenso venerdì 10 è il delirio: all’Estragon dalle 21.30 Massimo Volume + Bachi da Pietra GRATIS, al Voodoo Club di Comacchio il sovrano assoluto del death-rap Necro (più alcune prescindibilissime e fiacchissime crew italiane che per senso della decenza evito di nominare, dalle 21.30, non so il prezzo), al Circolo Onirica a Parma i Saint Vitus freschi di trapasso del povero Armando Acosta + altri quattro gruppi ultradoom (nello specifico, Swallow the Sun, Mar de Grises, Solstafir e Graviators, per sapere quanto cazzo spaccano chiedete a Reje, sempre se riuscite a risvegliarlo dal suo sonno millenario), e al Teatro Rasi a Ravenna gli elitari e sulfurei Æthenor (dalle 21, abbastanza euri). Troppa roba, considerando poi che sabato è ad esclusivo appannaggio di highlanders della keta (Onur Ozer al Kindergarten, quindici euro) e saltimbanchi da avanspettacolo (Bloody Beetroots al Link, ventisette euro); in compenso domenica all’Estragon gli High On Fire suonano di spalla ai Fear Factory. L’unico problema è il prezzo del biglietto: trentadue euro.
Tag: comacchio
L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 4-10 ottobre

Oggi è San Petronio. Si potrà festeggiare il patrono della nostra città con una bella gita fuori porta verso sera, magari in direzione Faenza, magari verso il Clandestino, dove intorno alle 22 suonerà (gratis) Liz Green. Comunque in giro non c’è altro. Martedì la scelta è tra farsi triturare i maroni e/o entrare in coma profondo al Covo con le Amiina (dalle 22.30, come consuetudine il prezzo non è dato saperlo ma così a naso sarà sui quindici) oppure spaccare o farsi spaccare le rotule in mezzo al pogo al suono degli arroganti Far From Finished da Boston (dunque menate irlandesi di contorno assicurate) + Kidnappers, Linterno e Le Altre di B (complimenti per il nome ragazzi…): inizio ore 22, prezzi politici. Importante: il concerto avrebbe dovuto tenersi al Blogos ma è stato poi ricollocato al Nuovo Lazzaretto.
Mercoledì dovevano esserci i Uochi Toki gratis all’XM24 ma settimana scorsa è venuto un coccolone al povero Stefano Padovano proprio davanti ai cancelli e il concerto (come del resto tutte le altre iniziative previste nei prossimi 15 giorni) è stato ANNULLATO. Al Nuovo Lazzaretto è ancora tempo di punk rock lercio e malmostoso con i Bulemics; doveva esserci anche quella vecchia scorreggia di Sonny Vincent ma ora non si sa più. Lo scopriremo solo presentandoci in loco dalle 21.30 (il prezzo lo ignoro). Per chi vuole spezzare gli ossicini a qualche moccioso a caro prezzo, all’Estragon per venti euro vi beccate August Burns Red e un altro paio di gruppacci metalcore tutti identici con pettinature orribili e tatuaggi anche nel buco del culo. Dalle 20.
Giovedì calma piatta: potrebbe essere una buona occasione per sconfinare in territorio straniero, per la precisione all’Extra di Recanati, dove suonano gli Shellac accompagnati dai Bellini (dalle 22, diciotto euro). Entrambe le compagini saranno anche venerdì 8 al Locomotiv, stesso orario e stesso prezzo, solo a temperature equatoriali e volume minimo; le medesime condizioni ambientali che si potranno riscontrare, parallelamente, al Nuovo Lazzaretto per Lipstick Vibrators (zozzoni francesi punk rock) e Postalmarket Babies (dalle 22, cinque euro). Comunque vada, poi tutti al SynkLab a drogarsi al suono delle pulsazioni minimal-ignoranti del grande Danilo Vigorito (dalle 24 a oltranza).
Sabato 9 poi ce n’è per tutti i gusti: i nostalgici del post-punk troveranno pane per i loro denti al Farm con i rigidissimi Soviet Soviet (articamente boreali già dal nome), burloni e rednecks tutti all’Estragon per gli Hayseed Dixie (dalle 22, quindici euro), per i thrashers di sedici anni che si vestono come ritardati degli anni ottanta c’è il festival thrash metal a Comacchio, per gli amanti del trash e i rottinculo Immanuel Casto al Locomotiv (dalle 22.30, dodici euro), per i turisti della musica elettronica e i fighetti che la musica elettronica non sanno neanche dove sta di casa Digitalism al Kindergarten.
Domenica si potrebbe pure andare a fare del sano melodic death metal reducismo alla vecchia con i Dark Tranquillity all’Estragon, ma il prezzo un po’ ci blocca: ventisei euro, e ai dischi dopo Damage Done non ho voluto avvicinarmi nemmeno con un palo lungo 30 metri… forse è meglio tenersi i ricordi…
L’agendina dei concerti Emilia Romagna – 20-26 settembre

Strana settimana: oggi e domani non c’è un cazzo da nessuna parte (a meno che i Phantom-X a Comacchio non vi siano piaciuti talmente tanto da voler fare il bis; nel caso, stasera al Nuovo Lazzaretto dalle 21.30, non so in prezzo), da mercoledì invece un bagno di sangue continuo con triple o quadruple sovrapposizioni da mangiarsi i gomiti comunque vada. Si parte per l’appunto da mercoledì 22: al Modo Infoshop alle 20.30 Xhol Recordings Night con Utat e Burial Hex (gratis), al Locomotiv i folli Melt Banana e il solito Bologna Violenta (dieci euro, dalle 22 a mezzanotte), mentre di nuovo a Comacchio un’overdose di brutal death e grind alla porca madonna con i leggendari Malignancy e, in ordine sparso, i macellai svizzeri Carnal Decay, i buzzurri inglesi Kastrated, i Blood of Seklusion direttamente dal mattatoio di Modena, e le glorie locali Oblivion. Il tutto a partire dalle 20.30 al Voodoo Club, prezzo dell’ingresso non pervenuto.
Ancora peggio (o meglio, se siete in possesso del dono dell’ubiquità) giovedì 23 con, a bruciapelo: Jeffrey Lewis al Clandestino (dalle 22, gratis), The Haunted + guests al Blogos (dalle 21, diciotto euro), i riesumati Zounds + PiscioSangue (complimenti per il nome ragazzi…) + Howling Machines all’Atlantide (dalle 22, l’ingresso sarà sui cinque euro soliti), e per finire un’orgia di post-black metal, post-hardcore, post-qualsiasicosa all’XM24 in compagnia dei temibili Liturgy e altri sgherri non da meno (tra cui i sempre micidiali Marnero) che potete vedere elencati nel malmostoso flyer più sotto.
Chi venerdì 24 pensava di tornare all’XM24 per spaccarsi allegramente ossa e orecchie con i Racebannon non lo faccia: il concerto, come del resto l’intero tour europeo, è stato ANNULLATO. Ci sarà comunque di che perdere la testa al Nuovo Lazzaretto con il mitico (è proprio il caso di dirlo) Wino, uno che basta guardarlo in faccia per diventare un hippie lurido con la cirrosi epatica; prima di lui i Darsombra, inizio ore 22, prezzo da definire. Parallelamente, i Quireboys al Sottotetto (eccone altri che sull’alcolismo molesto potrebbero tenere fior di seminari), OvO al Grottarossa, Calibro 35 all’Onirica e, per chi si vuole imbottire di keta con stile, il minimale Alex Under al Kindergarten.
Sabato è ancora delirio con Danny Tenaglia all’Echoes, il Banco del Mutuo Soccorso in Piazza della Pace a Crespellano, DJ Hell al Cassero (all’apprezzabile cifra di dieci euro), i Bachi da Pietra al festival Ipercorpo a Forlì, e per le teste gabber il terminale Born to Be Hard 666 (the Hell’s Gate Edition) a Fidenza, di cui trovate scaletta e tutte le info Qui. Comunque vada, domenica si collassa alla grande.