Gruppi con nomi stupidi: MICHELE SANTORO

The sound of revolution

Questa sera, se nel frattempo non esce una nuova legge che ne vieti la messa in onda (sempre dato per scontato che qualcuno non decida di farla breve e li ammazzi tutti), ricomincia Annozero: quale modo migliore per celebrare “a modo nostro” se non segnalare l’esistenza di un Michele Santoro dj? Questo Santoro è nato nel 1984, il che inizialmente può far pensare soltanto una cosa: i suoi genitori dovevano avere un bel senso dell’umorismo del cazzo, quello stesso senso dell’umorismo decisamente sadico che deve aver portato i coniugi Vivaldi a battezzare il proprio figlio Antonio (ovviamente non quel Vivaldi ; il critico musicale che non troppi anni or sono leggevo su Rockerilla chiedendomi se il suo nome in calce alle recensioni fosse vero o finto – beh, se ve lo siete chiesti anche voi: era vero). Poi, wikipedia alla mano, viene fuori che in quel periodo il Michelone nazionale stava muovendo i suoi primi timidi passi nel mondo dell’informazione televisiva come travet al TG3, quindi i genitori non c’entrano niente (a meno che già non fossero seguaci sostenitori, diciamo pure ai limiti della pazzia, del notiziario della Terza Rete); resta il fatto che chiamarsi Michele Santoro e uscirsene oggi come dj mantenendo il proprio nome di battesimo, non so voi, ma a me ha fatto ridere. A scanso di equivoci: non ho ancora ascoltato una nota delle sue produzioni (per gli interessati: sono usciti un pugno di pezzi su Beatport alcuni dei quali si trovano anche sul suo myspace ufficiale, mentre il suo myspace personale per ora è abbastanza disadorno) nè assistito a mezzo suo dj set (lui è di stanza a Milano), mi fa soltanto sorridere il suo nome. Per dirne una: a Modena c’è un tizio che si chiama Cesare Cremonini, e il poveretto non è nemmeno un lontano parente del suo ben più celebre omonimo e quasi-concittadino (in compenso Cremonini 2 può vantare partecipazioni da figurante in un paio di film di Pupi Avati). Queste cose mi mandano in shock anafilattico. Come qualche anno fa, quando avevo letto di un povero stronzo a cui era stato imposto di chiudere immediatamente o modificare il dominio del proprio sito Internet; il problema? Il tipo si chiamava Giorgio Armani. E no, non era uno stilista.
Ah, per dovere di completezza: esistevano anche dei Santoro argentini, suonavano uno stoner abbastanza blando ma ignorante al punto giusto, tutto sommato non erano male. Chissà che fine hanno fatto.