Navigarella #2

gente che fa cose a caso MA negli anni settanta a Los Angeles

IL MIO FEEDREADER
Stereogram, il quale -ricordiamo- ci ha dato i suoi personali music blog awards dell’anno scorso facendoci piombare addosso pacchi di proposte sessuali da entrambi i sessi, ha fatto un restyling e cambiato i feed.
Leggo su ideologic, cioè Stephen O’Malley -che come blogger è di sicuro meglio di Greg Anderson- che dal 27 gennaio apre una cosa di Nico Vascellari a Parigi. La musica a cura di SOMA, appunto. Oltre a questo un’altra bazzecola, tipo che Burzum sta per cacar fuori un altro disco.
Contestualmente, Wayne Coyne sta cazzeggiando con una canzone chiamata “is David Bowie dying?” che potrebbe essere inclusa nella fantomatica joint-venture Flaming Lips/Neon Indian. A proposito di questo ieri sera stavo rispolverando Embryonic e QUANTO CAZZO SPACCA? Non lo riascolto spesso per non fare perdere il senso al resto della mia collezione di dischi.
Julio Iglesias e Giulietto Chiesa sono la stessa persona, li avete mai visti assieme? (chi dice “stile” e ti lama nella Scena è una iena). Ritorno in grandioso stile di Spadrillas in da mist, anticipato da un crash culturale di dimensioni epocali. Spoiler: Accento Svedese included.

IL MORTO DELLA SETTIMANA
Mi autocito: Trish Keenan.

IL LEAK DELLA SETTIMANA
Earth. non è proprio di questa settimana, ma è leakkato. L’ho sentito. Uccidetemi.

LA/LE FOTO DELLA SETTIMANA
Los Angeles Free Music Society. Ad essere sinceri è un link di tre mesi fa, ma ci sono capitato ieri sera

PER IL LOAL
Beh la settimana è stata più o meno monopolizzata da tutta la storia berlusconi VS badilate di figa multietnica. L’apice del climax viene raggiunto quando Vittorio Zucconi, ad Annozero, si prende un paio di secondi per porre fine ad un’oretta di Daniela Santanchè Show.

PITCHFORKIANA – Hipstamatic summer, Buckcherry, Hellyeah, Walter Schreifels, Ted Leo

(è uno dei primi risultati se cerchi su google immagini *apro più culi di Rocco a Praga*)

HELLYEAH – STAMPEDE (UNIVERSAL)
Un gruppo (il monicker tradotto significa tipo Diobò, alla grande) tra Motorhead e primi Down senza pezzi, con Vinnie Paul alla batteria e il cantante dei Mudvayne alla voce. Non è che sia un brutto disco, ma non è quello il problema. Peraltro Vinnie Paul (il quale ha tutto il diritto di suonare la musica che vuole con chi gli aggrada) non capirebbe il problema manco se passasse cinque anni a non ragionare su nient’altro, cosa che allo stato attuale non sembra avere intenzione di fare. Al suo posto probabilmente farei qualcosa di simile, cioè un disco qualunque (FORSE senza una ballad elettrica intitolata Better Man, ecco), e su Bastonate il disco si beccherebbe comunque un 4.8 a stare larghi.

VVAA – HIPSTAMATIC SUMMER
Sarebbe una compilation estiva messa in free download da Colasanti su Stereogram. Il titolo, probabilmente casuale, si riferisce all’applicazione di iPhone che trucca le foto digitali come se fossero Polaroid (notare tra l’altro l’ironia di fondo, Colasanti che si autodichiara Enzo Baruffaldi dell’era iPhone). La selezione è molto più figa, tipo il dj-set dell’estate che non ti sei meritato: drugapulco, Deerhunter, Japandroids e svariate altre cose che buttano benissimo se hai il lettore mp3 subacqueo. 8.3

WALTER SCHREIFELS – AN OPEN LETTER TO THE SCENE (BIG SCARY MONSTERS)
College-pop stile colonna sonora di OC, senza pretese ma con pezzi. Probabilmente è il peggior disco a cui Walter Schreifels abbia mai messo mano, ma bastano la firma e due pennate da paura (tipo la conclusiva Open Letter) a fare un mezzo capolavoro. 7.9

TED LEO AND THE PHARMACISTS – THE BRUTALIST BRICKS (MATADOR)
Ieri sera al concerto dei Low Anthem (7.7) ho incrociato il banchetto della Casa del disco e ho provato a vedere se c’era per comprarlo a scatola chiusa (9.9 a me) e andare nella fotta. Non l’ho visto (5.1), e il tizio che era al banchetto con me s’è inculato il disco nuovo dei Magnetic Fields (7.2). Per mezzo secondo ho pensato di pigliarmi l’ultimo Pan Sonic (8.3), ma ho ripiegato senza alcuna ragione plausibile sul primo disco dei Baroness, per i quali non ho mai provato nulla oltre il 5.2.

BUCKCHERRY – ALL NIGHT LONG (ELEVEN SEVEN)
Ridendo e scherzando sono al quinto disco, il che mi suscita un rispetto che va davvero molto oltre il quinto disco in sé. 6.3