
Lo streaming di oggi è quello del nuovo disco degli Horrors. Il nuovo disco degli Horrors somiglia vagamente a un disco dei Simple Minds prodotto da Phil Spector (alla radice quadrata): synth etereo senza pezzi con la lacca che sembra uscire fuori dal mangianastri e via andare. Per certi versi è incredibile: questi qua sono partiti tipo quattro anni fa suonando voodoo-garage-blues alla Cramps in versione artsy fartsy (il video del loro singolo era diretto da Chris Cunningham) e sono diventati i Simple Minds prodotti da Spector alla radice quadrata. Per altri versi invece è credibilissimo: nel suo aver completamente rinunciato a dare un filo logico al discorso (già Primary Colours era un maldestrissimo tentativo di vampirizzare il revival dello shoegaze mascherato da disco coraggioso) imbastisce questa sorta di austerità sbracata da gruppo di operetta post-wave cum frangia così fuori da ogni logica che in confronto ai due dischi precedenti ci fa la figura di un album fatto col cuore. Che naturalmente non riuscirà a reggere artisticamente per tutto il lasso di tempo tra la messa in streaming e la pubblicazione ufficiale (lunedì prossimo), ma quantomeno ci rende curiosi in merito a quale sarà la prossima incarnazione della band di Faris Badwan . Io punto due euro sul grunge.