
Che cosa vuol dire musica di qualità?
(a questo punto parte istantaneamente Musica è di Eros Ramazzotti, dieci minuti di puro delirio psichedelico per un Eros mai più così coraggioso)
Quale metro di giudizio devo usare per capire se la musica è di qualità oppure no? Dico, quando un artista propone musica di qualità e quando invece propone roba non di qualità? Come posso giudicare se la musica è di qualità oppure no? Mi devo basare sulla qualità della produzione? Sulla freschezza della scrittura? Per essere di qualità la musica deve proporre per forza soluzioni sonore inedite oppure se una cosa è fatta bene lo è a prescindere dalla novità della proposta? Ed testi, devo considerare anche quelli o non importa? E se un artista inizia a vendere tanto ed ha successo smetterà automaticamente di fare musica di qualità oppure no? Un disco registrato artigianalmente con mezzi di fortuna può essere ugualmente di qualità?
Queste ed altre mille domande mi sono sorte spontanee domenica scorsa nel momento esatto in cui ho acceso la tv ed ho visto ospite a Domenica In un Franco Califano mai così simile ad una salma. Non c’è un nesso preciso tra Califano e la musica di qualità (semmai c’è un nesso preciso tra Califano e la coca di qualità, ma essendo contrario all’abuso di droga non dovrei permettermi di scriverlo), però la questione resta aperta ed io ho riflettuto a lungo per trovare una risposta e chiarire una volta per tutte a me stesso cosa è musica di qualità e cosa è musica di cui si può fare tranquillamente a meno (leggasi musica di merda). Credo che sia un dubbio comune a tanta altra gente, o forse no. Beato chi non ha mai dubbi perché vive bene.
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