La gigantesca scritta LOAL: la macchina spara insulti di Mel Gibson

Murtaugh non l'avrebbe mai fatto.

 
Le premesse le conoscete: in questi giorni la reputazione di Mel Gibson è stata totalmente e irrimediabilmente demolita dalla serie di telefonate che l’ex compagna ha registrato e consegnato agli sbirri, poi finite su Internet chissà come. C’è di tutto in quegli agghiaccianti monologhi, in cui Gibson pare un Henry Rollins prima maniera nel pieno del più brutale dei suoi psicodrammi: accuse a 360 gradi, lamentazioni da Laurence Olivier che recita Shakespeare sotto acidi, minacce di morte da fare impallidire colossi della violenza domestica tipo Patrick Bergin in A Letto con il Nemico. Ma anche: tirate sessiste che il più crasso degli scaricatori di porto si vergognerebbe, apocalittiche esplosioni di furia distruttiva per un pompino negato, e tanto per gradire una spolveratina di razzismo gratuito (prima erano gli ebrei, ora sono i negri). Una galleria degli orrori assolutamente perturbante, offerta in mondovisione dai soliti bloggers americani senza scrupoli e con diversi metri di pelo sullo stomaco (con Perez Hilton che probabilmente vince a mani basse la gara di chi si finge più disgustato). A sdrammatizzare (si fa per dire) ci pensa quel mattacchione di eBaum, che sul suo sito omonimo ha piazzato, con invidiabile tempismo, una soundboard tutta dedicata alle ingiurie dell’iracondo e iperventilante Mel; per i più creativi c’è anche un contest, attivo fino a venerdì prossimo: in palio cinquanta dollari e simpatici gadget a tema per chi assemblerà la concatenazione di insulti più creativa. Mani al mouse dunque, e vinca il migliore!

Clicca qui per utilizzare la soundboard di Mel Gibson.

oldies but goldies: Neil Hamburger vs. King Buzzo

Questa è un po’ vecchia ma vale la pena ricordarla. Nel 2006 King Buzzo è stato ospite del programma Poolside Chats with Neil Hamburger, lo stand-up comedian più rivoluzionario, anarchico, perturbante e lunare dai tempi di Andy Kaufman – per molti versi perfino superiore. Lui (King Buzzo) è stato probabilmente l’unico ospite capace di tenere testa al conduttore, perchè se quest’ultimo è un vero matto, in egual misura il primo è un autentico dissociato. Ne è venuto fuori, più che un programma, una pièce beckettiana in piena regola. Giorni fa ho trovato per puro caso su youtube questo riassunto, assolutamente da non perdere se si vuole danneggiare irreparabilmente la propria salute mentale: