È incontrovertibile, ma non è sempre stato così. Ai tempi dei Sumeri, “sega” si diceva SAMGAMME e perlopiù era usata dai falegnami (il mestiere più diffuso a Sumer). Il problema è che, come ben tutti sanno, in Mesopotamia e in particolare a Sumer non c’erano alberi, così che gli abitanti del luogo dovettero adattarsi a fare tutto con l’argilla, e quanti non seppero imparare il loro mestiere – quasi nessuno, visto che i mediorientali notoriamente non sanno fare un cazzo e per questo si meritano il falso ritiro di Obama – morirono tristemente di fame. Questo portò all’estinzione dei Sumeri, verso il duemila avanti Cristo (equivalente al quattromiladodici prima di Gufazio, il cui avvento è previsto notoriamente tra poco più di due anni), e l’inizio della brutta fama delle seghe. I presagi babilonesi parlavano chiaro: “Chi leccherà una sega di bronzo guarirà”, vale a dire: “Moriranno tutti”. E fu così. La sega rimase così inutilizzata sotto alle sabbie dell’attuale Iraq, uccidendo Alessandro Magno – che era pure frocio – ai tempi della sua conquista di Babilonia. Gli Arabi di Abd al-Rahman si armarono di seghe d’oro e vennero sconfitti a Poitiers da Carlo Martello, chiamato così non per via dell’utensile ma nel senso di “piccolo Marte” (ove Marte sta per NERCHIA). Nessuna sorpresa visto che era figlio di Pipino. Ma, travolgente umorismo a parte, il fatto è chiaro, dalla Francia la sega si diffuse in tutta Europa, dando il via alla notoria sfiga del nostro continente. In tempi moderni, la questione venne affrontata scientificamente. Freud disse la sua, e di lì a poco morì cieco a Londra. Hitler venne sconfitto dai Russi, che loro malgrado impararono l’arte e vennero sconfitti dagli Afghani e dagli Americani che, venuti a contatto con la sega letale, riportarono tutto a casa in Iraq, uscendone sconfitti e venendo perdipiù conquistati da un re negro incapace. Il generale McChrystal l’ha detto chiaro a Rolling Stone: teach them how to saw, and we’ll win this fucking war (è stato rimosso). Saw Delight dei Can rimase il loro album meno venduto, e i coraggiosi che ancora oggi si avventurano a comprarlo si ritrovano lo stereo invaso da un’insopportabile musica di merda. Nel suo Psychopathology of All-day Sawing (Harvard University Press : Cambridge, Mass. 1978; trad. it. YA BASTA!, Mondadori : Milano 1989), Noam Chomsky metteva in relazione linguistica le seghe e la zega. John Rawls confermava (Justice as Pipp: A Reconsideration, Zone Books : New York 1981) e un appunto inedito di Bertrand Russell, ritrovato alla sua morte, mostrava ancora una volta che il grande filosofo gallese c’era arrivato prima di tutti, Sumeri a parte: “That’s why I lived to 98”, diceva, “I never touched my fucking cock (in fact I barely had one)” [“Ecco perché ho vissuto 98 anni: la filosofia analitica mi ha portato buona salute e appetito”]. La risposta alla domanda è quindi SÌ, CERTO, TUTTI LO SANNO, e Bastonate è il posto giusto per saperUN VIRUS RARISSIMO HA APPENA ATTACCATO I NOSTRI SERVER E QUESTO BLOG IMPLODERÀ IN QUARANTASETTE SECONDI A PARTIRE DA ORA