Calboni sparava balle così mostruose che a quota 1600 Fantozzi fu colto da allucinazioni competitive.


Sabato scorso ero in viaggio in autostrada e durante una sosta pisciata-panino-acqua-caffé all’Autogrill ho avuto il piacere di vedere un indie che leggeva Libero comodamente seduto da solo ad un tavolino. L’ho insultato pesantemente ma lui non ha sentito nulla perché alle orecchie aveva auricolari + Ipod a volumi da lesione permanente al timpano, ed allora ho capito tutto. Ho avuto l’illuminazione. Non poteva sentirmi perché stava ascoltando il rock per culattoni dei Drums (un valente collaboratore di Rumore li ha definiti così nella recensione di un gruppo rock perdente chiamato Cheap Time, dunque deve essere per forza vero che i Drums fanno rock per culattoni – anzi per ”culatoni” come ha scritto il valente collaboratore di Rumore) e voleva far finta di essere aperto mentalmente visto che l’impero berlusconiano è lì lì per crollare.

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QUATTRO MINUTI: Daft Punk- Tron Legacy O.S.T. (un leak preso a caso in rete, sicuramente un fake)

VIA

La colonna sonora di Tron Legacy a cura dei Daft Punk deve ancora uscire nei migliori negozi di dischi ma sarà sicuramente qualcosa di talmente superiore al resto dell’umanità che risulta bellissimo pure un fake trovato a caso navigando in rete. Che poi non sono proprio sicuro che sia un fake, magari è davvero la versione ufficiale messa in rete dagli stessi Daft Punk per prenderci per il culo tutti (nessuno escluso), però quello che vien fuori ascoltandola più volte è che quei synth distorti, quelle progressioni/ripetizioni di riff sempre uguali a sé stesse (otto minuti di un brano che in cui non cambia nulla stenderebbero chiunque tranne il sottoscritto), quelle drum machine caracollanti puzzano di fake lontano un miglio. Eppure suonano che è una meraviglia. E poi i titoli. I Daft Punk sono grandissimi anche quando fanno i fake di loro stessi.

 

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