L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 2-7 novembre

chette possino caricatte

 

e insomma Genesis P-Orridge ha sbroccato di nuovo (del resto è così che funziona: o sbrocca per qualche motivo del cazzo oppure finisce in ospedale per manutenzione alle protesi), quindi se questa sera volevate andare a darvi un tono all’Arena del Sole per il concerto dei Throbbing Gristle sappiate che manca il freak principale; rimangono comunque Sleazy, Cosey e Chris che – ne siamo sicuri – scateneranno un casino infernale con i loro laptop antagonisti. Se invece non ve ne frega un cazzo del baccano o di farvi passare per Grandi Artisti che ne capiscono di musica, tenete presente che c’è William Parker in città: alle 18 parteciperà alla presentazione del libro a lui dedicato al Modo Infoshop, e in serata si esibirà al Take Five. Mercoledì dalle 19 di nuovo al Modo Infoshop una conversazione tra lo psicosciamano Antonello Cresti e il mucchiesco Aurelio Pasini in occasione dell’uscita di Lucifer Over London, sulfureo tomo sui più dissociati e occultistici sperimentatori della Perfida Albione; ingresso vietato a chi non ha in casa almeno un LP originale dei Coil.
Giovedì è la serata per i b-boys: all’Estragon i Public Enemy in karaoke belligerante (dalle 22 per venticinque euro), allo Zuni il cogitabondo Kaos One in dj-set nostalgico (si replica il 18 novembre).
Venerdì trasferta a Faenza per il Japanese New Music Festival: Yoshida dei Ruins, Makoto & Atsushi degli Acid Mothers Temple insieme per sette differenti installazioni che coprono praticamente tutto lo scibile musicale tra acid rock lisergico, psichedelia free-form, improvvisazione totale e manicomiali inserti free grind da mandare in pappa il cervello anche alla buonanima di Ken Kesey (che è vivo e lotta insieme a noi). Per gli intellettuali che vogliono rimanere in zona c’è Jamie Lidell al Locomotiv, ovvero in un qualunque altro locale di Bologna e dintorni che NON sia il Locomotiv, questo perchè settimana scorsa tutti i concerti in programma sono stati dirottati verso altre locations e nell’immediato non sussistono indizi che possano portate a ipotizzare un’inversione del trend; come si dice, more news to come (forse)… in ogni caso, dopo tutti al Link per il nuovo live – rigorosamente in analogico – del grandissimo Mathew Jonson, uno che se solo provate a nominargli Traktor prima vi sputa in faccia poi vi versa la stricnina nella bottiglietta d’acqua piena di MDMA.
Sabato ancora al Link per l’evento mondano dell’anno, serata imprescindibile per froci tossici e intelligentoni: Caribou e Four Tet l’uno dopo l’altro e poi di nuovo Caribou in dj-set, dalle 23 alla modica cifra di venticinque euro. Infine, domenica ci sarà da scegliere tra Liars + John Wiese al Locomotiv (ovvero ovunque nell’universo tranne che al Locomotiv) oppure il British Steel Festival all’Estragon, dal primo pomeriggio per trenta euri una colata di metallo incandescente direttamente dagli eighties britannici più fetidi, birraioli e proletari; in mezzo ci sono anche i nostri Crying Steel. Non so voi, ma io corro a lucidare le borchie del chiodo di mio nonno.

Oldies but goldies: Danzig canta Shakira

ora la mia testa è così.

 

A proposito di Danzig, questo video gira da anni, era già popolarissimo e probabilmente lo conoscerete più che bene, ma io l’ho scoperto adesso e mi sto pisciando addosso dalle risate. Chiunque sia l’artefice è un fottuto genio. Danzig è un mito. Buona settimana a tutti.