INTERNET E LA PIETRA FILOSOFALE
“Ehi, ma [entita’ X] ha un sito!”, Altavista, “ma figurati se qualcuno riuscira’ mai a fare un motore di ricerca che batte Altavista”, consultare le directories di Yahoo come le Pagine Gialle, AskJeeves, rotten.com, il Progetto Prometeo dell’Universita’ di Torino con TUTTE le sigle dei cartoni animati (rigorosamente non Fininvest), Geocities, quel banner del cazzo con l’ape che ronzava che cliccavi ogni volta solo per farlo smettere, i file MIDI, gente che produce e scambia midi come se fossero mp3, i siti con i midi in background, Mahir, Mahir che dieci anni dopo denuncia Borat perché e’ effettivamente quasi uguale, Emotion Eric, “MAMMA CAZZO BUTTA GIU’ IL TELEFONO CHE SONO CONNESSO!!!”, lo scherzetto in javascript con la pagina che ti apriva all’infinito l’alert su cui cliccare OK che per chiuderla dovevi forzare la chiusura del browser da tastiera, la connessione ISDN che era tipo l’equivalente internet di avere un Commodore 128, la connessione gratuita di Libero installata a tutti i parenti e gli amici dei parenti, i dialer che per vedere i porno dovevi fare un’internazionale a Cuba, il rischio che il sito sbagliato ti installasse un dialer a tradimento anche se non avevi visitato siti porno (o almeno cosi’ raccontai a mia madre alla prima bolletta con due chiamate a Cuba), lo scam nigeriano che una volta un mio amico gli ha risposto ed e’ riuscito a farsi mandare una foto del mittente che tra l’altro si firmava Tommy Aku come L’Uomo Tigre II (storia vera), le discografie imparate e studiate da allmusic.com, entrare nei negozi di dischi con gli appunti presi da allmusic.com, fare il figo spiegando ai tuoi amici che Trillian unisce MSN, ICQ e tutti gli altri instant messengers del cazzo in un software solo che pero’ pesa come una mattonata.
INTERNET E LA CAMERA DEI SEGRETI
Kazaa, la rilevanza di software che ti permettevano di scaricare un sito intero con un solo click, quegli utenti di Soulseek che per scaricare da loro gli dovevi chiedere il permesso, la new economy, il boom dei portali, Jumpy, Ciaoweb, Kataweb, Clarence, Wainer Valido, lo Sgurz, Splinder, registrare chat.splinder.com e una serie di nomi generici simili nella speranza che mi offrissero dei soldi per riaverli indietro (storia vera), il forum di quel Santo di cui non ricordo il nome dove la gente si scambiava centinaia di torrent di horror rari e che ha dovuto chiudere perché dei pirla insistevano a condividere anche The Ring di Gore Verbinski attirando gli avvocati della Paramount, convertire gli mp3 con Winamp, masterizzare i cd con Nero, craccare il plug-in di Nero che ti masterizza direttamente gli mp3, Shawn Fanning eroe del nuovo mondo, scoprire in questo preciso istante che Shawn Fanning ha tre anni meno di me, i Metallica contro Napster, Napster of Puppets, Napster che fa causa agli Offspring perché sostenevano Napster vendendo una maglietta col logo di Napster ai loro concerti, l’evaporazione del concetto di sostenere. Il primo album integrale scaricato in mp3 nel giro di due/tre notti, gli Smashing Pumpkins che mettono in download gratuito Machina II e quando esce In Rainbows non se lo ricorda nessuno, Pitchfork quando aveva la colonnina fissa a lato con la legenda dei voti, il gioco in Flash “Picchia l’albanese” che fa scoppiare uno scandalo nazionale fino a che non si scopre che in realta’ era un gioco fatto in Turchia chiamato “Picchia il tuo amico”, le ore passate a finire The Emo Game e i soldi che gli darei ancora oggi affinché completino il terzo capitolo, il portafoglio di Pulp Fiction con scritto “Bad Motherfucker” comprato su asseenontv.com.
INTERNET E IL PRIGIONIERO DI AZKABAN
I primi blog, i primi blog in italiano, attendere con pazienza la prima volta che un telegiornale o quotidiano nazionale dica la parola “blog”, la parola “blogosfera”, la parola “blogstar”, Leonardo che racconta il G8 sul suo blog in diretta dai computer della scuola Diaz (e per fortuna scappa in tempo), commentare il 9/11 su ICQ, Still Ill e qualcuno che si disturba a tracciarne l’IP e forse pure a menarlo, il gif animato con la hamster dance, Numa Numa, lo Star Wars Kid, la 14enne fumata dello spot dell’Apple Switch, il drama prairie dog, ipnotizzarsi davanti al loop dei Loituma con la tipa manga che sventola un radicchio, Magnotta (R.I.P.), quella volta che Syria improvvisamente linkò una lunga lista di blog musicali a caso diventando di colpo un idolo indie senza motivo e svelando il vero livello dell’integrita’ etico-morale della scena, Beppe Grillo che passa un anno o due a lamentarsi che beppegrillo.it non e’ di proprieta’ sua e poi finalmente se lo compra (cifra ignota), registrare i domini .it mandando dei fax a Pisa, i domini .biz e .eu che dovevano rimpiazzare i .com, Fark, Mr. Skin, Ain’t It Cool News che si ostina a non fare un redesign dal ‘98, oh ma voi vi ricordate quando leggevate Macchianera???
INTERNET E IL CALICE DI FUOCO
mIRC, scaricare i dischi da mIRC che serviva una laurea, napster, audiogalaxy, la chat di napster, dieci ore perse il primo giorno che scopri il Centro Culturale San Giorgio, quaranta ore perse la prima volta che leggi scaruffi.com, Scaruffi che chiude sui Beatles con non avevano nulla da dire e infatti non lo dissero, Scaruffi che mette il primo disco dei Type O Negative tra i 50 più grandi dischi rock di ogni tempo, Scaruffi che chiosa sugli UNSANE dicendo nessuno come loro sa mettere in musica l’assenza di Dio, il resto della scheda di Scaruffi sugli UNSANE, Scaruffi che dice che Zen Arcade è la Divina Commedia del punk, Scaruffi, i flame della gente che dice che Scaruffi non capisce un cazzo di musica, i flame della gente che diceva che Scaruffi non aveva mai ascoltato la maggior parte dei dischi di cui parlava, il forum di Ondarock, Audiogalaxy, Audiogalaxy nei primi momenti in cui iniziarono a bloccare le search tag e la gente rinominava i gruppi in modi alternativi per farli risultare tipo KOARN o OFSPRING o LEEMP BISCUIT o OAESIS, i siti totalmente in flash, hotmail.com, libero.it, Wordart, Il leak del disco degli Audioslave che in realtà erano dei premaster di merda bruttissimi, il leak del disco dei System of a Down che poi divenne Toxicity, il leak degli scarti delle session di Toxicity, i System of a Down che mettono online gli scarti delle session di Toxicity a nome STEAL THIS ALBUM e il batterista dei System of a Down che dice che quello è il suo disco preferito.
INTERNET E L’ORDINE DELLA FENICE
Il forum di metal.it, rockol, freakout online, sentieri selvaggi che scriveva I CORPI in tutte le recensioni, la notte dei cloni nel forum di metallus forse verso il 2002, il forum di Metallus che si spacca in due e vengono create le varie affiliazioni, rumenta, metalwillneverdie.net con uno staff composto quasi per intero da degli imolesi più qualche transfugo in giro per l’Italia tra cui appunto io e che quindi era la miglior webzine di tutti i tempi, un tizio che sempre nel forum di Metallus interviene sugli Ulver dicendo “abbastanza carini i primi, merda tutto il resto”, un tizio sul forum di Metal.it che diceva che la discografia di ognuno dovrebbe estendersi a 50 titoli massimo per poterli ascoltare e conoscere al meglio, la gente che sul forum di Metallus si stava organizzando per bottigliare i Rammstein perchè li avevano messi headliner al Gods of Metal slittando gli Slayer al secondo posto (poi vennero cancellati per avvelenamento del tastierista), un flame sul forum di Metal.it o Metallus sulla canzone Another Life degli Skylark che un utente sosteneva ci fosse una stecca durante l’assolo di basso ed intervenne tutta l’intellighenzia dell’epic metal italiano sulla base di conoscenze personali, rispetto reciproco, minacce ed inviti ad andarsi a ristudiare la scala temperata, MetalManiacs, HMPortal, Metalitalia, Truemetal.it, Moonlight, un’intervista di Tony Aramini di Moonlight a Chris Spencer nella quale Chris Spencer metteva in chiaro che Jon Spencer in realtà non era suo fratello, il bootleg dei Replacements al CBGB’s scaricato da Napster che è il più bel disco live di sempre, scaricarsi due pezzi di ogni artista italiano su Vitaminic, Myspace, Myspace che l’anno dopo era diventato supacool, la foto di Tom Anderson piegato che è la foto più iconica mai esistita su internet (essendo che Beppe Grillo che s’incazza è preinternet e che Carmine è un identikit), Myspace che l’anno dopo ancora non ci voleva avere manco più a che fare Tom Anderson, i video di Aphex Twin in Windows Media, Real Player, Winamp, la directory di foto porno che mi aveva messo nell’HD il tizio che mi aveva assemblato il primo computer e intitolato SECSI, il computer assemblato, organizzare la protesta al G8 di Genova via Arianna o Virgilio o cose così, i CSS, il driver della scheda video, pitckforkmedia.com molla 0,6 al primo disco di Andrew WK, NUKKARE, MSN Messenger, Astalavista dove scaricavi i crack, i crack funzionanti (uno su dodici più o meno), Outlook Express, Eudora, la gente che impostava gli autoreply sul client di posta dando origine in un paio di casi a catene di sant’antonio in cui l’autoreply rispondeva a se stesso in CC per un paio di mila volte, Netscape Navigator, scrivere /ME nelle chat che metteva il tuo status in terza persona singolare, ICQ e il tuo ID che era un numero di otto cifre, la chat di Napster, un mio amico (ok, ero io) che si era intortato una ragazza su Napster e poi s’è scoperto che era un uomo, un altro mio amico (ok, ero sempre io) che si fingeva donna sulla chat di Napster, un altro mio amico (questo era un altro davvero) che chattava con le tipe, organizzava gli incontri, andava agli appuntamenti e se la tipa era brutta non si presentava.
INTERNET E IL PRINCIPE MEZZOSANGUE
Frontpage taroccato, Office taroccato, Dreamweaver, Paint Shop Pro, Corel Draw e altri programmi tutti taroccato, Soulseek, spulciare i file della gente su Soulseek, Download Containing Folder su Soulseek che ti faceva scaricare inavvertitamente una cartella di duecentomila file, certi utenti fichissimi di Soulseek con nomi tipo ULTRASROMA orse maiuscolo che possedevano qualsiasi disco harsh noise mai inciso dall’uomo, gli utenti soulseek che ti scrivevano NO FILES SHARED = BAN anche se il più delle volte era lo stesso soulseek ad avere problemi di visualizzazione o a resettarti la cartella per oscuri motivi o forse ero io, WinMX, Kazaa, Emule, i torrent, la prima ADSL, spedirsi i CDR via posta con la gente amica, il disco internet di John Frusciante del quale metteva di tanto in tanto un paio di pezzi a caso senza ricordarsi quali pezzi aveva messo il mese prima e ci vollero anni per completarlo, un flame forse su Fastidis in cui qualcuno cercò di mettere in croce gli Encore Fou per aver accettato di suonare di spalla agli At The Drive-In in una data che costava sulle trentamila lire, le case discografiche che combattevano la pirateria digitale con i CD a copia controllata non rippabili che però il più delle volte per lo stesso motivo non giravano nello stereo e ti dovevi scaricare il disco in mp3 e masterizzarlo per poterlo ascoltare. Il Power Point come concetto, i Power Point porno da venti mega che gli amici ti mandavano sulla casella di posta, il Power Point NON porno sempre da venti mega che manco ti riuscivi a dare una toccatina, la tecnica di scaricare i sample su Tiava e metterli in una playlist di Media Player per riuscire a finire con calma, gli eseguibili divertenti sempre per posta che a volte erano divertenti e altre volte erano virus, le catene di sant’antonio, i quiz su di te da forwardare a tutti quelli che conosci, la newsletter di Frontiers che mandava foto da quattro mega l’una, la prima tariffa flat di Wind (tipo centomila lire al mese superbazza che la notte lasciavi andare slsk e la mattina avevi scaricato un disco), i parenti che si lamentavano con tua madre perché il telefono era sempre occupato, la soluzione supersmart di installare una seconda linea solo per ricevere telefonate, il forum di Fastidis con il menu a tendina orribile, il forum di movimenta che un po’ riprendeva Fastidis ma non quanto Sceneboot che arrivò un pochino dopo, Arianna, Virgilio, Altavista contro Yahoo, il codice html come concetto, i siti con il puntatore del mouse che si animava alla cazzo, il newsgroup, i rettiliani, l’allarme-pedofilia, il forum del Mucchio, Movimenta, Rockit, Punkadeka, IdBox, Celebritypictures, AskMen, i siti da cui potevi scaricare il calendario di Max che la metà della gente al mio paese si faceva un computer e una connessione internet per scaricarsi il calendario di Max, il calendario Pirelli troppo artistico, Jenna Jameson che era una specie di internet a sè, trollare i siti cattolici con i forum aperti, il guestbook come concetto, mandarsi le foto in chat senza conoscere il trucco della foto dall’alto introdotto ai tempi di myspace.
INTERNET E I DONI DELLA MORTE
le catene di sant’antonio con quell’immagine che rimaneva uguale per due minuti e poi saltava fuori un mostro brutto e una botta di rumore bianco che ti faceva saltare in aria le casse, ti conviene collegare il computer allo stereo che comprare delle casse di merda, l’uscita TV, lo scanner che si installava in certi computer e non in altri, il driver di qualsiasi cosa, il masterizzatore con programma di masterizzazione apposito che se da mp3 passi a CD durante il pezzo c’erano dei glitch fastidiosissimi che in certi casi miglioravano le canzoni, fare i mailorder senza Paypal e carte di credito, le prime aste su Ebay, TicketOne, assicurazioni online quasi sicuramente inesistenti, voli online quasi sicuramente inesistenti, ICAP giochino rompicapo scemissimo et viralissimo, i siti su altervista su Kurt Cobain con le poesie delle ragazzine che speravi qualcuno craccasse e inserisse a buffo le foto dell’autopsia dello stesso Kurt Cobain scaricate su Rotten, Rotten a pagamento, aprire il primo blog con le recensioni dei dischi lunghe un SMS, Phil Anselmo che posta un video-shock in cui piange per la morte di Dimebag Darrell e accusa velatamente le riviste heavy metal di avere fomentato la divisione dei Pantera, Phil Anselmo gives white pride speech forse primo video in assoluto visto su Youtube, Lugaresi benzinaio di Cesenatico primo e unico freak del web di cui seppi prima che lo diventasse, la stampante che funzionava sempre e consumava tutti i rotoli, non si può andare avanti così orca m***nna, il Corso di Bestemmie, la seconda parte del Corso di Bestemmie, i sequel apocrifi infiniti del Corso di Bestemmie tutti tristi brutti e totalmente inferiori al primo Corso di Bestemmie, Lugaresi non il benzinaio ma Edmeo che per gentile concessione di mp3 via mail minacciava un giornalista, Germano Mosconi, i video porno o erotici o inesistenti di Pamela Anderson, Colin Farrell, Carmen Electra, Miss Violetta Beauregarde, Paris Hilton, Sara Tommasi e tutti gli altri che i nostri amici (ok, noi) hanno scaricato dopo settimane di ricerche frenetiche e ci hanno insegnato sempre e solo la grande verità che il porno, come il cinema e la ristorazione, bisogna lasciarli in mano ai professionisti, Tuttowrestling, il blog di Beppe Grillo che era il blog più letto al mondo, Beppe Grillo che sponsorizza Skype negli spettacoli dal vivo, il blog di Luttazzi che era il blog di Beppe Grillo per chi cercava la qualità, i leak delle sigle dei cartoni rippati in mp3 a una qualità così merdosa da sembrare dischi black metal della prima ora, tenere il computer spento per dieci giorni perchè ha il virus, la prima bolletta Telecom quando hai installato il modem, un amico che realizzava gli skin di Winamp personalizzati e voleva farne un lavoro, lavorare su internet, the fart button (PRESS IT, YOU KNOW YOU WANT TO), quelli che organizzavano i flashmob, i domini .tk che erano gratis e sembravano aver liberato internet.
INTERNET E I DONI DELLA MORTE (PARTE 2)
La prima volta che lessi un ad con scritto tipo HORNY SLUTS IN FORLIMPOPOLI, l’mp3 di una cover di Chop Suey! suonata da Avril Lavigne probabilmente sbronza che sembrava un pezzo degli Impaled Northern Moon Forest, Cubase, la prima volta che lessi internet guru addosso a qualcuno che con tutta probabilità lo diceva di se stesso, Netscape Navigator, non sapere cosa fosse un Goatse, il video dei gattini che suonavano Lightsabre Cocksucking Blues, Carmine AKA Have you ever dreamt of this man? che a un certo punto un paio d’anni fa stava per diventare un film, Twitter in terza persona singolare, quella volta che aprì il sito di Roadrunner Italia testimonianza che il crossover italiano stesse per diventare la cosa nuova che passava in radio, i neonazisti negazionisti di sedicenni che ti impezzavano in chat chiedendoti ma te dì la verità: l’hai mai vista una camera a gas in funzione?, quelli del signoraggio bancario e delle scie chimiche, i fan di Chomski, la gente che ti invadeva la casella con cose che non faevano ridere scaricate da bastardidentro e che peraltro se avessero il mio attuale indirizzo email lo farebbero ancora, il primo giorno su archive.org che fai notte a cercare il vecchio internet, il primo disco scaricato con l’ADSL al lavoro su archive.org che si chiamava the internal adventures of Fubsan, le petizioni contro i Bonsai Kitten che ogni tanto saltava fuori una petizione nuova, le petizioni contro Google a pagamento, Myspace a pagamento, Facebook a pagamento, Twitter a pagamento, Napster a pagamento e la connessione ADSL gratuita, chi giurava che Telecom avrebbe coperto con l’ADSL l’intero territorio nazionale entro il 2003, il paese di origine della mia morosa di tipo 3000 abitanti che da 12 anni stanno inviando petizioni semestrali per avere l’ADSL che il paese lì di fianco sono 2000 persone e l’ADSL ce l’hanno da 10 anni e passa, l’ADSL che arriva nel mio paese pre-collinare con i commerciali che giravano le case millantando un numero limitato di utenze collegabili, il primo operatore di telefonia che ti chiamò all’ora di pranzo prospettandoti un futuro senza il canone Telecom.