Navigarella (di questo post non vi dirò nulla perché da oggi è vostro e non più mio)

È morta Nora Ephron, rocciosissima sceneggiatrice/regista responsabile di roba tipo Harry ti presento Sally, Insonnia d’amore e C’è posta per te e perfino di un film decente tratto da un blog, Julie&Julia. Lo so che di questi tempi va di moda me

Sempre parlando di film, l’altro ieri era il trentennale di Blade Runner. Per l’occasione vi ricordiamo che anche se è più difficile da trovare in divx, la versione corretta da guardare è l’originale rimaneggiata e non quella sòla da puristi di merda del director’s cut.

Sempre parlando di film, pare che The Amazing Spider-Man (il reboot a cura del regista di 500 giorni insieme) faccia schifo al cazzo. Lo so perché lo ha detto Federico Bernocchi su Studio. Senza spostarci di sito, c’è una bella cronaca pagina-per-pagina di Cinquanta sfumature di grigio, che pare essere un bestseller e/o un caso letterario d’altri tempi.

A proposito di casi letterari d’altri tempi, ieri è uscito anche il secondo romanzo di Rossella Rasulo, una blogger diventata scrittrice e che pare scriva roba alla Moccia (da cui immagino il cuore illuminato in copertina). Piuttosto divertente il modo in cui lo presenta: “Di questo libro non vi dirò nulla perché da oggi è vostro e non più mio. Sarete voi, se vorrete, a dirmi qualcosa di lui.” Il libro si chiama Mi piace vederti felice. Conosco un tizio che colleziona ogni minchiata mai scritta dai blogger italiani, e voglio dire proprio TUTTE, dice che ha anche La mamma di Psycho per dire.

Se invece vi sentite costruttivi c’è un libro di fantascienza da compilare per Barabba, le regole per la partecipazione stanno qui e insomma, si va avanti. La nostra opinione in proposito è che bisogna mettere un piedino dentro tutto quello che fa Barabba perchè loro sono i meglio di tutti.

Andiamo sulla musica: la scorsa settimana è uscito un nuovo disco dei Manowar, per i quali il ciclo delle rivalutazioni è passato giustamente da band più perculata del sistema solare a ultimo baluardo di un’attitudine incontaminata e senza compromessi che ad ogni nuovo ascolto si rinnova. Una cosa piuttosto figa è che la risantificazione dei Manowar, soprattutto dalle parti di quello che m’immagino sia il nostro bacino di utenza, sia passata perlopiù dal fatto che sono il gruppo preferito dei Wolf Eyes. Il disco si chiama The Lord of Steel e l’etichetta è quella di Joey de Mayo, il cui nome è ispirato a Wagner.

Parlando della stessa identica cosa, i Dinosaur Jr hanno un disco in uscita a settembre, e se dovessi scegliere UN SOLO gruppo autenticamente heavy metal in circolazione non c’è dubbio che preferirei J Mascis e Lou Barlow a Eric Adams e Joey de Mayo. Ricordiamo che l’ultimo disco dei Dinosaur Jr si chiamava Farm ed è ancor oggi di una bellezza clamorosa. Il disco solista di J Mascis su Sub Pop era anche quello piuttosto carino, ma a conti fatti dopo mesi e mesi di ascolti siamo stati più che felici di riporlo sullo scaffale e tornare ad ascoltare i dischi elettrici.

Uno che ha mollato in tronco l’heavy metal è stato John Baizley. Il nuovo disco dei Baroness è una tega in doppio CD di cui qui potrete sentire un’anteprima. Anticipato da una pletora di chiacchiere stile lo spirito si erge guerriero sotto una coltre di suoni mai così pacificati e/o non tutti potranno comprendere la nuova visione dei Baroness, ed inteso essere una specie di Dark Side of the Moon della band di Savannah, suona in realtà come la versione spompata e triste di un disco poco ispirato dei Cripple Black Phoenix, cioè più o meno la cosa peggiore che si possa ascoltare di ‘sti tempi eccezion fatta per la vecchia che vive accanto a casa mia.

Notizie più buone vengono dalle spiagge di Drugapulco. Il nostro eroe Com Truise ha in uscita a luglio un disco di scarti per il quale persino quei democristiani di Stereogum hanno parole di scherno per la prima volta da tipo SEMPRE, eccezion fatta per Lana del Rey. Qui un assaggio.

Se vi siete (giustamente) stancati di fare degli aperitivi e volete farvi un pranzo intero, c’è in streaming il nuovo Old Man Gloom. Tutti dicono che è figo, ma io ho una paura boia e per ora non l’ho toccato manco con i guanti.

Ultimo punto: i nastroni estivi. Quando arriva giugno i blog musicali iniziano a buttar fuori delle compilation con le quali (immaginiamo) educare il pubblico, metterlo a parte delle loro ardite ricerche su e giù per Soulseek e mettere a punto la playlist perfetta per il viaggio da casa alla spiaggia più vicina; la nostra l’abbiam sparata l’anno scorso e non abbiamo intenzione di menare troppo il torrone. Abbiamo Polaroid, Stereogram, Rockit e un sacco di altra gente (vorrei linkare perlomeno Frigopop ma al momento è down). La mia preferita per quest’anno è quella di MusicLetter: pigliano una quindicina di pezzi in download dai siti delle etichette, li linkano nel loro sito (salva oggetto con nome, mi raccomando) e ci aggiungono una copertina scritta tutta col font che sta nei titoli di testa di Drive. Finchè non è uscita fuori internet non avevamo idea di quanti geni camminassero in terra.