ANTIMTVDAY #10 (e tutto quello di cui potrebbe parlare un pezzo con questo titolo)

(Tuono Pettinato. Non so se sia mai stata disegnata una locandina più bella)

Per sapere cosa si è, bisogna aver chiaro cosa non si è.
(Laghetto, Uomo Pera)

Trent’anni fa, quasi esatti, iniziavano le trasmissioni di MTV Usa. Era una rete che trasmetteva video ed è finita per diventare la massima espressione televisiva della nostra generazione, intendendo per nostra qualsiasi generazione compresa tra –boh- i 15 e i 25 anni nel momento delle trasmissioni.

Nel ’97 nasce MTV Italia. L’anno successivo avviene la prima edizione dell’MTV Day, un festival gratuito in cui una serie di artisti alternativi italiani (pescati tra quelli che vendono più copie) si esibiscono al Parco Nord di Bologna. Nel 2000 il pubblico alternativo dell’MTV Day si cura di bottigliare i Lunapop (rei probabilmente di rubare la scena agli altri artisti che si avvicendano sul palco, gente tipo Elisa e Ligabue). Nel 2002, dopo un anno di buco, sul palco dell’MTV Day si alternano Afterhours, Piero Pelù e Meganoidi. A circa cinque chilometri di distanza, nello stesso momento, ha luogo un festival punk chiamato AntiMTVday: in cartellone Laghetto, Fine Before You Came, Settlefish, Anna Karina, Nativist e gente simile.

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Cose su cui riflettere. O no.

Inizia così, per me. Un pezzo twittato dal mio capo che linka al blog di Andrea Girolami, che è quello che tra gli altri cazzi ha inventato Pronti Al Peggio(quindi insomma, parlando di TV/musica gli si dà credito). MTV Brand New era -più o meno- un canale di Sky che ospitava musica meno allineata. Al suo posto entra MTV Rocks, canale inglese specializzato in musica -suppongo- rock la cui playlist attuale contiene alcune delle cose più tristi, bolse e immorali mai immesse sul mercato discografico. Sostanzialmente un carnaio.

Giusto ieri m’ha chiamato a casa una venditrice di Sky mettendomi al corrente di un’offerta vantaggiosa.  In questi casi la tentazione di mandare affanculo le aziende via telefono (chiamano a ore pasti, diocristo) è sempre fortissima, ma tutte le storie che girano sulle condizioni di lavoro a ‘sti centralini mi hanno imbambolato e convinto ad ascoltare la richiesta e non finire la telefonata dicendo grazie preferisco continuare su youtube, sta di fatto che anche stavolta ho preferito evitare di fare abbonamenti a Sky o cose -ma sto convincendomi, due mesi dopo lo switch off in Romagna, che un decoder per il digitale terrestre sarebbe utile.

Il dibattito riguarda una serie di questioni culturali di base. La prima è che si passa da un canale italiano a un canale anglofono. La seconda è che se ne vanno dei posti di lavoro. La terza riguarda qualche massimo sistema a caso tipo cosa sia giusto promuovere dove a livello musicale in TV.

Nei commenti al post Andrea scrive “non è una questione tanto di licenziamenti quanto di scomparsa di un marchio che era nato in italia e che aveva caratterizzato un certo mondo più e meglio di come poteva succede all’estero“. Questa è una. Un’altra è l’uscita a gamba tesa di dj Pikkio sul suo friendfeed, che copio testualmente:

dobbiamo metterci il cuore in pace e pensare che mtv è sempre stato un esercizio puramente commerciale, non basta una stagione di pochi anni a rendere un canale del genere un avanguardia culturale, è sempre stato solo e puramente commerciale. E fa venir voglia di fumare crack.

Poi c’è tutto il discorso più generale legato alla promozione della musica su canali non musicali, un concetto legato alla produzione di immagini e quant’altro. Recentemente la mia morosa mi ha segnalato che l’ultimo (ORRIBILE, il capslock è un dovere morale) singolo di Fabri Fibra contiene una citazione/plagio da Funk-a-Un di Neffa. A parte tirarmela perchè la mia morosa sgama le citazioni/plagi da Chicopisco, sono andato a vedere il video e CRISTO DI UN DIO in mezzo a tutto un giro di rappusi e strappone che ballano appaiono scritte tipo “ci sono 5 programmi di musica in TV e 4 hanno il televoto”.

Suppongo che il dovere morale di un appassionato di musica con una connessione internet sia sbattersene bellamente i coglioni e passare oltre. Personalmente sono nato e cresciuto in una realtà musicale complessa e stratificata, oltre che in un paesino ai piedi delle colline. La seconda cosa ha significato che nella mia valle non si riuscisse a prendere Videomusic nè (più tardi) MTV, e questo probabilmente mi ha impedito di diventare un fanatico di Interpol o Arcade Fire. La prima ha significato che potevo ascoltare dischi a caso e beccarne comunque un sacco di validi. Un amico mi passava le VHS registrate di Sgrang, molte belle cose ma anche no -e i gruppi mi è toccato scoprirli comprando le riviste e scambiando le cassette. A parte quello il legame a doppio filo tra musica e immagini per me se ne sarebbe potuto tranquillamente andare a farsi fottere e/o si è sempre limitato alle copertine dei dischi. Mi viene solo da notare che MTV Brand New aveva aperto nel 2003, e gli anni da allora al 2010 non mi sembrano essere i migliori che ho vissuto, musicalmente parlando. Tra le varie opzioni a cui mi viene da pensare oggi, considerati i tempi che corrono e le opzioni che ho (tipo la Blogotheque, che è gratuito e fatto meglio e divertente e COMUNQUE non ho mai voglia di guardarci) la soluzione-Pikkio mi sembra comunque la più sostenibile. MERSH. Naturalmente scriverci un post non è il modo migliore per manifestare che te ne sbatti, ma mi piace avere un animo contraddittorio.