L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 8-15 novembre

persuasione

 

 
Promemoria per gli schizzati: questo week-end, come ogni week-end di metà novembre da qualche anno a questa parte, le plasticose pareti dell’hangaresco Palanord ospiteranno l’annuale ritrovo per sociopatici, psicopatici e serial killer mancati noto ai più come Mostra Mercato del Disco & CD, l’El Dorado per i collezionisti di vinile vecchio, la Shangri-La dei cercatori di bootleg più ossessionati e caparbi, la madeleine proustiana per eccellenza per i vecchi bacucchi che ai tempi belli si tiravano le pippe sulle foto di Mina pubblicate su Ciao Amici, ma anche una delle ultime roccaforti rimaste per chiunque si ostini a voler comprare musica incisa su un supporto fisico (che sia CD LP o nastro magnetico è un dettaglio) e, per farlo, voglia uscire di casa e interagire con una persona, fosse anche il più allucinante e monomaniaco dei clerk. Alla mostra del disco ci sono tutti gli spacciatori di supporti fonografici che contano, e anche un paio di quelli che non contano (di solito bancarelle di anziani spaesati che cercano di smerciare improbabili collezioni di liscio o musica leggera italiana salvate in extremis dalla putrefazione in qualche solaio e/o ereditate da qualche lontanissimo parente americano mai conosciuto): c’è il tedesco col mullet e il suo stand di CD di metal classico che da solo occupa più di metà della parete (con accluso ghettoblaster perennemente acceso a sparare senza soluzione di continuità l’opera omnia di Yngwie Malmsteen o dei Warlock), il filiforme Stefano Musso e il suo inesauribile forziere delle delizie dark-ritual-ambient-wave dai paesi più improponibili e sottosviluppati, i due toscani col catalogo integrale della SST a prezzi da seconda ipoteca sulla casa, i metallari milanesi che non mettono mai il prezzo sulla merce (così se vedono che hai la faccia dello sprovveduto ti sparano una cifra assurda) e così via, una girandola di facce che ormai consideriamo parte della nostra infame vita di drogati di dischi. Dalle 10 alle 19 questo sabato e domenica venite a farvi dissanguare insieme a noi (e a Red Ronnie, cliente fisso e affezionato da quando ho memoria).
E ora passiamo ai concerti: inizio col botto questa sera, lunedì 8 novembre, al Nuovo Lazzaretto con i Vibrators in karaoke spinto, assieme a Be-ones e Zona Popolare (dalle 22, il prezzo dovrebbe aggirarsi sui cinque euro). Martedì ci sono i Crystal Castles all’Estragon (dalle 22, venti euro); sappiate giusto che live fanno ancora più schifo al cazzo che su disco, e tanto la studentessa di design con la pettinatura strana che avevate puntato la darà a qualcun altro. Lasciate perdere. Mercoledì c’è Kepi Ghoulie con la chitarrina al Nuovo Lazzaretto, il fatto è che al Sidro Club suonano i Gravedigger 5 (dalle 22, otto euro più tessera random): chiunque si trovi nel raggio di 200 kilometri non ha scuse. 
Giovedì 11 Vasco Brondi suona al Teatro Comunale di Ferrara; noi siamo invidiosi e andiamo a vedere gli Anathema all’Estragon (ventotto euro con The Ocean di spalla, inizio con le galline intorno alle 20.30). C’è anche una seratina low-fi al Modo Infoshop a orario aperitivo e gratis: bella lì.
Venerdì 12 da decisioni irrevocabili: detto che Adrian Belew al Bronson è stato ANNULLATO (ma non disperate e tenete comunque da parte la droga perchè tornerà presto), ci sarà comunque da scegliere tra i Torche all’Atlantide (assieme a Bologna Violenta e Choriachi, dalle 22 e qualcosa mi dice che non si starà larghi) o i Bellini allo Scalo San Donato (a seguire djset funky, gratis fino alle 22.30 poi cinque euro, tessera valida soltanto lì obbligatoria). Sabato 13 l’apocalisse: Einsturzende Neubauten all’Estragon per lo show del trentennale (dalle 22, l’unica cosa che rompe il cazzo è il prezzo: trentadue euro), Cathedral al Rock Planet (dalle 23, biglietto venti euro), Shining (quelli depressi, non i segaioli jazz) al TempoRock (ma non è dato sapere prezzo nè orario, almeno per ora), ZEUS! al Calamita (nel paese dove è nata Orietta Berti, anche qui prezzi e orari top secret) e per finire Age, Giuda e Kontatto all’Atlantide (dalle 22, cinque euro). Domenica non sarà da meno: seconda serata del Neubauten remember all’Estragon (dalle 21, diciotto euro), Tricky al Link (lui ne vuole venticinque) e i punkettini Uncommonmenfrommars al Nuovo Lazzaretto. Pesante.

L’agendina dei concerti Bologna e dintorni: 2-8 agosto

 

La settimana comincia col trentennale della strage di Bologna per la prima volta disertato dalla rappresentanza politica, privandoci così anche di quel magrissimo risarcimento che poteva essere insultare faccia a faccia qualche pezzo di merda venuto a prenderci per il culo dalle stanze del potere. A Bologna non c’è praticamente nulla, la città è deserta, i locali chiusi, la programmazione estiva in piazze e giardini terminata inesorabilmente allo scoccare della mezzanotte del 31 luglio; pare che il Bolognetti sia aperto, ma da un paio d’anni la gestione fa schifo al cazzo e tanto vale restare in casa a fissare le pareti. Everything still, everything silent, as after the rain. Ci sarà da fare del nomadismo tra Ferrara e la Romagna per intercettare concerti degni di nota; per i fricchettoni irriducibili in tonaca presa alla Caritas e sandalo sul piede lercio si comincia martedì 3 agosto con un appuntamento imprescindibile, ovvero gli spinellanti Sleepy Sun al bagno Hana-Bi a Marina di Ravenna. L’ingresso è gratuito, la droga ve la dovete portare dalla comune. Mercoledì 4 i riesumati Frigidaire Tango suonano al What Is Rock?, festival nei pressi di Ferrara a entrata libera courtesy of Bersani & soci, che hanno sempre a cuore il divertimento dei giovani (si fa per dire) compagni; la buona notizia è che, a differenza di altre carcasse tornate a far danni senza un perchè (mi viene in mente la scriteriata reunion dei bolsissimi Names, ma l’elenco potrebbe andare avanti per giorni), i Frigidaire Tango sono ancora in ottima forma e la loro esistenza ha un senso anche oltre il contesto del tristo amarcord per reduci bolliti. Per i fan dei Wilco invece ci sono gli Shearwater, ancora al bagno Hana-Bi. Giovedì 5 il gioco si fa duro al Velvet di Rimini con Converge e Kylesa, venti euracci e passa la paura; il problema è che se in questi giorni la temperatura si rialza saranno cazzi amari, il locale è al chiuso e a favore di sole e l’aria condizionata un’utopia. Venerdì 6 di nuovo all’Hana-Bi per una data che ha il sapore del regalo (per i dissociati): nientemeno che i KTL di Steve O’Malley e Pita, gratis e con un impianto all’altezza delle loro manicomiali esigenze. Il consulto dall’otorino poi ovviamente è a vostro carico, ma posso personalmente garantire che saranno i soldi meglio spesi della vostra vita. Sabato ci sono i Voivod in data unica al Rock Planet, che è climatizzato e andrebbe tutto alla grande non fosse che l’impianto di aerazione viene azionato – o NON azionato – seguendo criteri assolutamente randomici; ai Brutal Truth due anni fa andava a tutta birra, mentre mi hanno raccontato che ai Baroness il mese scorso era spento e dentro faceva ancora più caldo che fuori (dove, ricordiamolo, faceva trentasette gradi perdipiù con un tasso di umidità da sfiancare una mandria di tori a Pamplona): giocare alla roulette russa con Christopher Walken, a questo punto, sarebbe meno rischioso. Non mi risulta che ci sia qualcosa in giro domenica.

L’agendina dei concerti (Bologna e dintorni) – Giugno (parte 4)

Foto courtesy of eBaumsworld

 

Agendina in anticipo di un giorno per segnalare che questa sera, a partire dalle 19.30 e assolutamente gratis, al Modo Infoshop si esibiranno Geoff Farina e Chris Brokaw; il pretesto è la presentazione dell’album The Angel’s Message to Me, collaborazione tra i due di stampo primitivista-folk-untempoquieratuttacampagna, ma vista la generosità, l’entusiasmo e l’assoluta caratura artistica e umana di entrambi i personaggi è lecito aspettarsi un concerto non meno che fluviale. Lunedì per i più artisticanti in ascolto l’appuntamento è dalle 20 alle 24 (per i più piccini dalle 18.30 alle 20) nella suggestiva cornice di Villa Aldrovandi Mazzacorati con il festival perAspera; poi via a ingurgitare MD a secchiate sulla via per Riccione, c’è Martin Buttrich all’Echoes. Lui è un grandissimo e i suoi live set (nei quali utilizza quasi esclusivamente apparecchi analogici) sono assolutamente da paura, vederlo in azione è pura estasi e i suoni che crea si insinuano nel cervello per non uscirne più (se non previa lobotomia). Martedì, per la serie “ma esistono ancora?”, a grande richiesta i Down By Law al Blogos; eroi minori di quel punkettino-poppettino-zuccherino inerte e fastidioso che ai tempi del liceo sollazzava chi tra noi non capiva un cazzo di musica, rispuntano fuori da chissà dove per l’ennesima operazione nostalgia per gonzi. Ognuno ha quel che si merita. Mercoledì all’XM24 un nuovo capitolo della rassegna MeryXM; la parte musicale è nuovamente ad appannaggio del grande Giorgio Simbola e l’ingresso come sempre gratuito. La data dei Death Before Dishonor + Wisdom In Chains di giovedì, originariamente fissata al claustrofobico Nuovo Lazzaretto, è stata spostata al Voodoo Club di Comacchio; ma la cosa non vi interessa comunque perché sarete tutti a Ferrara per LCD Soundsystem e !!!, potrei scommetterci il culo. Venerdì una simpatica doppia; ai giardini di via Filippo Re (gratis) i Diaframma propongono i grandi classici di duecento anni fa oltre al più recente e paccianesco repertorio tutto a base di inculate e schifezze da depravato, e sicuramente (tanto finisce presto) si fa in tempo anche a fiondarsi all’Atlantide per Sanguedischi Fest (Lady Tornado, Vulturum, Si Non Sedes Is e Altro). Sabato non c’è un cazzo e potrete gettarvi a corpo morto in qualche Malebolge a caso a Marina; occhio però a conservare un briciolo di energia perché domenica, nel loro primo tour europeo di sempre, all’XM24 suonano i Dysrhythmia. E questa notizia, non so voi, ma a me ha restituito il sorriso per tre giorni.